Un ritratto

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Sono seduta al pianoforte nel salotto in compagnia di mia madre e le mie sorelle.

È passata un settimana dal matrimonio dello zio e di Elena.

André è occupato tutto il giorno con il controllo dei documenti delle proprietà di famiglia. Sono giorni che esce per parlare con il nostro notaio. Ed io qui mi annoio, non posso tirare di scherma, né allenarmi con la pistola; non posso andare a cavallo ed inizio pure a fare fatica ad avvicinarmi al pianoforte.

E tra una settimana ci sarà il matrimonio di Catherine.

"Uff...." sbuffo rumorosamente.

"Oscar cos'hai? Non stai bene?"

Sento la voce pacata di mia madre, la guardo mentre posa il suo ricamo e mi osserva con preoccupazione.

"Sono stanca! Madre, non faccio altro che dormire e poi ripenso alla decisione che mio padre ha preso! ... Madre cosa ne pensate a proposito del nostro trasferimento oltre Alpi?"

"Credo che tuo padre abbia valutato con attenzione l'attuale situazione. Io ho piena fiducia in lui!"

"Si, però ... Madre, ma ci pensate? Dovremmo spostarci come se fossimo una carovana! ... Avremo al seguito tanti neonati e molte donne. Senza contare che sarà un viaggio lungo e pericoloso! ... Madre, appena avrò messo al mondo la mia creatura, dovrò riprendere i miei allenamenti."

"Oscar...il parto non è una cosa da poco. Avrai bisogno di riposo!! Piuttosto...tra poco arriverà la sarta per decidere gli abiti per il matrimonio di Catherine. Hai già deciso cosa indossare?"

"Si, certo! Oh un mucchio di abiti nell'armadio, sceglierò il più adatto, o meglio, quello che mi renderà meno grossa."

Un'altra festa, un altro abito femminile da indossare, un'altra occasione in cui esporre la mia pancia al pubblico. Ed io mi vergogno.

"Ah no, appena arriva penseremo anche a te!! E non credere di sottrarti!!"

"Zia Oscar!!! Cuginonaaaa!!!!"

Sentiamoci la voce squillante di Carlo irrompere nel salotto.

"Ciao Carlo! Dimmi, cosa ti succede?"

"Ziaa!!!" dico allungando due spade di legno.

"Mi insegni?!!"

"Ecco ... io ... mi dispiace Carlo ma dovrai chiederlo allo zio Augustin oppure allo zio André!"

"Loro non ci sono mai!! Vi prego Ziaaaa!!!"

Vedo due occhietti vispi ed un sorriso a cui proprio non si può dire di no.

"Aspetta Carlo! ... Dirò a Gerard di darti qualche lezione, sai, lui è stato un soldato e potrà darti qualche lezione!"

"Gerard non c'è, è uscito con lo zio Andrè. Non c'è neppure Alain, è uscito con lo zio Augustin ... e non c'è neppure mio padre .... è andato non so dove con mia madre" rispondo tutto fiero di me.

Mia madre ribatte: "Carlo, tua cugina non può accontentarti, dovrai attendere che lo zio Augustin e gli altri rientrino."

"No no no no!" Dico pestando i piedini a terra. "Me lo avete promesso!!! Vi pregoooo!!!"

"E' inutile che tu faccia i capricci. Carlo, non è possibile!"

Sento entrare nella saletta altre bimbette, capeggiate da Marguerite, la figlia più piccola di Joséphine. Indossano tutte i pantaloni ed hanno in mano delle spadine di legno.

"Zia Oscar, anche noi vogliamo imparare!! Per favore!!! Non Vi faremo stancare ..... "

"Marguerite, dov'è tua madre?"

Avventura sulle Alpi - parte secondaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang