Nonno Reynier

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Nonno Reynier


E' primo pomeriggio, siamo in camera nostra, vedo Sophie giocare allegramente con suo padre, ride, afferra i suoi capelli, sento scandire i primi suoni, che emozione! Poi la mia attenzione si sposta su Beau, addenta una pallina che è caduta dalla culla della piccola, la rosicchia. Anche lui si diverte moltissimo.
André, seppure non ricorda nulla della nostra vita insieme, è tanto dolce con Sophie... possibile che dopo tanti giorni ancora non ricordi nulla? Devo escogitare qualcosa per stuzzicare la sua memoria, vediamo un po' ... magari gli farò credere che ama fare delle cose che in realtà non gli sono mai piaciute! ... Uhm ... sarebbe un'idea, voglio provarci!

Mi avvicino a mio marito, poso le mani sulle sue spalle, poso un bacio sulla guancia e sussurro: "André, che ne diresti di fare una partita a carte come hai vecchi tempi!?"
"Una partita a carte? Ma ... Oscar, tu ed io ... preferiamo gli scacchi! Questo lo ricordo bene!" Rispondo mentre Sophie mi sorride tutta felice, il nostro piccolo miracolo!
"Scacchi?! Ma no! Tu ami giocare a carte!"
"No no no! Non è possibile! Oscar ... non ricordo di esserci sposati, non ricordo neppure della nostra prima volta ... ma guarda che della nostra gioventù ricordo tutto!" Rispondo tutto fiero, certo che Oscar è davvero strana oggi.
"Si, ma poi ... dopo sposati abbiamo preso l'abitudine di giocare a carte."
"Ma ... ne sei proprio sicura? Mi pare ... strano. E poi ... che genere di gioco?"
"Eeeeeee ..."
"Eeeee ... vedi che neppure tu lo sai?! Lo sai che sei strana, Oscar?!" domando mentre la osservo un poco. Certo che è
"Ecco vedi ... non appena cominciavamo a mescolare le carte le posavamo sul tavolo perché ... perché tu, tu volevi fare altro!"
"Oh!! Quindi lo vedi che non mi piace giocare a carte?! Oscar, tu non stai affatto bene! Vuoi che chiamo Lasonne?!" Domando mentre la osservo per bene. "Oscar, oggi sei davvero strana, inizio a preoccuparmi un poco!"
"Ma no, io sto benissimo! Bene, se non ti va di giocare a carte almeno ... almeno aiutami a scegliere un ... vestito per la nostra passeggiata pomeridiana!"
"Un vestito?" domando spalancando gli occhi per lo stupore. "Tu ... vorresti indossare un abito ... femminile?!" domando sempre più sorpreso. "In questi giorni non hai di certo indossato abiti femminili! Oh, dannato bernoccolo!! Se solo ricordassi."
"Si, e anche un ombrellino per difendermi dal sole. Non voglio che il mio viso si sciupi!"
"Ah ah ah ..." Scoppio a ridere, Oscar con un abitino ed un ombrellino ... proprio non la vedo! "Se è quello che desideri ... facciamo scegliere a Sophie, almeno lei è femmina!" Rispondo continuando a ridere, non so perché ma l'idea di Oscar tutta agghindata ... non riesco proprio a crederci! "Ah ah ah ah!"
"Aspetta!" esco sul balcone, mi rendo conto che fa troppo caldo, storco il muso rientro e dico: "Ho cambiato idea, fa troppo caldo e tutto quel tripudio di gonne non lo sopporterei! André, meglio che indossi i miei vestiti abituali!" poi mi guardo. "Beh almeno sono già pronta e non debbo perdere tempo per cambiarmi."
"Perfetto! L'idea di una passeggiata mi piace molto! Oscar ... se non riesco a ricordare ... vorrei che fossi tu a darmi dei nuovi ricordi. Insomma, vorrei sapere cosa è successo. Voglio sapere tutto quello che mi sono perso!"
"Si, ma ..." osservo Sophie, si è abbandonata al sonno profondo tra le braccia di suo padre. "Si è addormentata! Beh a lei ci penserà la nonna o mia madre e noi andremo in giro per i boschi!"
"Va bene! Meglio prendere le spade però ... e forse anche un fucile, non vorrei che ci fossero animali feroci ... lupi, cinghiali o ... Orsi!"
"Hai perfettamente ragione! Mai aggirarsi disarmati!"
"Bene, allora andiamo! Portiamo Sophie da Madame e ... lui?!" Domando indicando Beau. "Se lo portiamo con noi ... dovremo legarlo prima che assalga altre cagnette!"
"Lo lasceremo qui, farà compagnia alla piccola."
"Perfetto! E speriamo che non scappi ... sai, il Generale non ha preso proprio bene la notizia dei cinquanta cuccioli! E neppure la governante!"
"Effettivamente sono tanti. André, magari dovremmo parlare con Lassonne, magari ci procura delle erbe per rendere innocuo Beau ah ah ah ..."
"COSA?!! No no no ... è la sua natura! E poi ... non vorrei che tuo padre decidesse di ... rendere innocuo anche me ... lo sai che è tutto strano!" Aggiungo le ultime parole un poco preoccupato.

Adesso che Oscar è mia moglie non intendo di certo starle lontano ... anzi ... ho certe idee da mettere in pratica! Vent'anni di sogni da realizzare!

"Vorresti dire che se arrivassero altri cinquanta cuccioli a palazzo, tu non avresti alcun problema ad accoglierli?"
"Beh ... meglio se non arrivano. Suggerirei di ... controllare meglio Beau! Io credo che sia ... attivo solo in un determinato periodo, ci basterà evitare che esca da solo! Non trovi?"
"Ma è scappato!"
"E noi diremo alla servitù di tenere i cancelli ben chiusi! Non dirmi che è in grado di arrampicarsi sugli alberi per scappare! Il muro di cinta è alto oltre due metri!"
"Potrebbe scavare e andare oltre."
"Scavare? Ma ... no no ... dai! E' troppo piccolo!! Mi pare ... impossibile!"
"E invece l'ho visto fare."
"E va bene ... sarà fatto come vuoi tu, Oscar" Rispondo rassegnato ad obbedire ai suoi ordini, tanto è quello che ho sempre fatto ... e non ricordo nulla di diverso.
"Bene, adesso che ne diresti di passeggiare?"
"Si, andiamo!" Rispondo mentre prendo la mia spada e la sistemo alla vita.

Vedo Oscar sistemarsi la spada e poi prendere in braccio Sophie, dobbiamo trovare Madame e lasciarla alle sue cure. Il cucciolo si sveglia, sbadiglia e ci osserva. Apro la porta ed attendo che sia Oscar ad uscire per prima, poi richiudo e la seguo, un passo indietro.
Lasciamo Sophie e Beau alle cure di Madame, salutiamo e usciamo a piedi. Percorriamo alcune vie del borgo, molte persone ci salutano con deferenza. Raggiungiamo la Dora e ci addentriamo nella boscaglia che la circonda, passeggiando tranquilli.


André ed io percorriamo il bosco mano nella mano, di tanto in tanto ci guardiamo, ci abbracciamo e scambiamo qualche bacio.
Abbracciati, continuiamo ad avventurarci nel basco, sussurro: "André possibile che ancora non ricordi gli ultimi anni della tua vita?"
"Sembra assurdo anche a me. Ogni tanto ho come delle visioni, degli attimi in cui vedo qualcosa, delle sensazioni ... ma poi, nulla. Mi dispiace Oscar. Mi potresti raccontare qualcosa di noi?!"
Rallento il passo, mi perdo nel suo sguardo, sussurro appena: "Che inconsapevolmente ti ho sempre amato."
"Davvero?!" Domando un poco emozionato.
"Si ..."
"Oscar .... raccontami del nostro primo bacio!" Domando emozionato, lei mi ha sempre amato ... è un sogno!
"E' successo a Venezia e alcuni soldati volevano arrestarci ah ah ah ..."
"COSA?!!!" Ma ... perchè? ... O Signore, farci arrestare per un bacio ... è davvero strano! Il mondo è pieno di persone che si baciano, anche in mezzo ad una strada!"
"Ma come!? Possibile che non lo immagini? Forse durante le nostre passeggiate indosso abiti femminili?"
"Eh ... aspetta! Vorresti dire che ... ci hanno scambiati per due ... sodomiti? Tu e dio?!" Domando tra lo scandalizzato ed il preoccupato.
"Esatto! Su, non fare quella faccia! Ah ah ah ..."
"Ma ... Oscar!! Come fai a ridere di una cosa così ... grave!" Rispondo mentre con una mano mi massaggio un poco il bernoccolo.
"Oh beh lo dici adesso ma ti assicuro che non la pensavi così ah ah ah ..."
"Quindi ... ho riso anche io?" Rispondo mentre sorrido. Chissà quanto deve essere bella Venezia ... se solo ricordassi qualcosa! "E ... dimmi ... mi hai chiesto tu di sposarti o ... l'ho fatto io?"
"Oh beh ... indovina!?"
"Di sicuro tu! Ah ah ah!" Scoppio a ridere, ha sempre deciso tutto Oscar ........
"Ah ah ah ..."
"Ma no, Andrè!! E' stato ... emozionante! Dunque ... eravamo ad una festa da ballo al palazzo del Doge, ci siamo allontanati, abbiamo raggiunto un cortiletto interno e tu ..." sento la voce incrinarsi un poco per l'emozione di questo bellissimo ricordo, "Tu ... ti sei messo in ginocchio e mi hai chiesto di sposarti! Mi hai anche fatto dono di questo anello ... lo riconosci, vero?!"
"Io ... si ... apparteneva a mia madre ... oh Oscar ..."
"Ah, ma non è finita!"
"No?!"
"No!!! Mio padre! Sgrunt! Ha rovinato tutto!! Ci ha spiati, nascosto dietro ad un cespuglio!! Ci spia sempre!!!"
"Sempre?! ... Oscar cosa intendi quando dici che tuo padre ci spia sempre?"
"Sempre!! Ci spia passando nei passaggi segreti! Lo ha fatto a palazzo Jarjayes e lo fa anche qui. Senza contare le volte che ci ha seguiti, credendo di passare inosservato! Sai ... ci sono momenti in cui vorrei che andassimo a vivere in una casa tutta nostra, lontano dalla mia ingombrante famiglia!"
"Oscar, non vorrai dirmi che ... che ... ci spia mentre io e te ..."

Mi rendo conto che Andrè è visibilmente imbarazzato, mentre io, al pensiero che mio padre ci ha spiati, sento salire una certa rabbia.

"SIIIIII!!! Ho dovuto mettere degli asciugamani davanti agli spioncini!! E' un guardone!! Ecco cos'è!!"
Tiro su gli occhi e sussurro: "Ma è assurdo! Ma il Generale non era così, perché si comporta in questo modo?"
"Uhm ... secondo mia madre, Joséphine e Marianne ... ecco ... è ... geloso" sussurro piano mentre mi sento arrossire. "Mio padre è geloso di me! Capisci? Ho ... trentatré anni!! Non sono pochi!" Sbotto decisa.
"Geloso di te?! Ma ..." la guardo intensamente. "Geloso di te?! Io davvero sono basito da ciò che mi racconti .. e poi ... scusami ma non sei più una bambina."
"Esatto! Ma per lui ... sono suo figlio, maschio, quando gli fa comodo, e figlia, femmina, quando improvvisamente si rende conto che vuole ... come dire ... proteggere il mio onore! Di sicuro non lo ricordi ma ... dopo la nostra prima notte ... mio padre ci ha scoperti ... nudi, abbracciati, nel nostro letto! E da lì è diventato geloso! Mi ha scoperta come figlia ..." aggiungo un poco imbarazzata dal ricordo di quella magnifica notte ... e del risveglio un po' complicato!
"Nudi!? Oh ma che imbarazzo! Basta, Oscar, ti prego non dirmi più nulla altrimenti non sarò più capace di guardare tuo padre negli occhi, è ... è troppo imbarazzante!"
"Oh si, ammetto che è stato molto imbarazzante ... ma ti assicuro che quello che è accaduto tra di noi è stato ... bellissimo" aggiungo le ultime parole emozionata mentre mi avvicino ad Andrè e prendo la sua mano tra le mie, mentre siamo a passeggio in questo magnifico boschetto, sulle rive del fiume Dora.
"Oscar ..." sussurro appena il suo nome. Mi guardo intorno, vedo un vecchio casolare. "Vediamo se siamo fortunati, vieni con me!" Tiro con audacia la sua mano.
"Andrè!!! Ah ah ah ah!" Scoppio a ridere allegra mentre mi lascio trascinare dall'audacia del mio Andrè. Lo vedo sorridermi felice, come si fosse alleggerito per un attimo dal peso della sua amnesia.
Mentre la porto via con me, continuo: "Non voglio pensare a nulla, voglio stare con te senza pensare a niente e a nessuno!"
"Uhm ... mi pare un ottimo programma!!" Rispondo sorridendo mentre Andrè spalanca la porta e mi trascina su un mucchio di fieno ed inizia a baciarmi con foga, dolcezza, passione. Mi allontano appena. "André non hai nemmeno controllato se siamo soli! Ah ah ah ..."
"Certo che l'ho fatto, solo che tu nemmeno te ne sei accorta!" la bacio ancora. "Mi fai impazzire, mi fai sognare .... ti voglio ...."
"Oh Andrè ... anche io ti voglio ... ora" Aggiungo mentre lo abbraccio e lo trascino su di me, mentre sento le sue mani, un poco tremanti, che iniziano a sbottonare la mia camicia. Sembra emozionato, sento le sue labbra sul mio collo, scendono piano, piano ... piano. Mi lascio andare a lui, al suo amore.





Dietro i cespugli ci sono alcuni malviventi, il primo dice: "Quei due damerini sono entrati da parecchio tempo ma cosa staranno facendo?!"
"Roberto, sai cosa ti dico?! E chi se ne importa!? Hai visto i loro abiti?! Sono dei ricconi e con loro avranno un bel po' di monete e noi le porteremo via!"
"Certo! E poi ... secondo me quei due se la intendono!!! Ih ih ih"
"Ehhh ma tu sei davvero perverso!"
"Perverso io?! E allora spiegami che ci fanno due uomini appartati in un casolare per così tanto tempo? E poi più son ricchi e più son porci!"
"Esatto!! Potremmo sorprenderli mentre sono in attività! Non opporranno di certo resistenza, saranno due femminucce!!! E noi ... li lasceremo nudi! Ih ih ... dovranno fare ritorno alla loro dimora così ... nudi! Tanto fa caldo ..." Scoppio a ridere al pensiero della mia perversione.
"E allora andiamo a divertirci!"
"ANDIAMO!!!!!!!" Urlo mentre conduco i miei compagni all'assalto del casolare, un vecchio fienile usato solo di rado.






Dopo l'amore, stringo a me la mia Oscar, mi sorride, mi dona un piccolo bacio e si alza. L'ammiro in tutta la sua bellezza. "Cosa fai, perché ti rivesti così tanto presto?"
"Perché sono e resto un soldato ... lo sai bene! Credi forse che la maternità ... e questa seconda gravidanza mi abbiano cambiata? NO!!! Ih ih ih!! E non fare quella faccia!!" Aggiungo mentre afferro la sua camicia e gliela lancio, con un gesto preciso e misurato.
Osservo Andrè che la afferra al volo, d'istinto.
"Oh, bene!! Siamo ancora noi due!"
Osservo il ventre di mia moglie e ribatto: "Comincia a vedersi, sinceramente fremo all'idea di vederti con il pancione."
"Io no! Io fremo all'idea di avere tra le braccia questa seconda creatura ... e tu ..." Mi avvicino e punto il dito contro il suo petto, "Bada bene a cosa farai! Due figli in due anni sono fin troppi per il mio carattere ... mascolino!! Sono stata chiara? Amnesia o non amnesia ... la produzione è sospesa!!"
"Ah ah ah ... si, si, ho capito!" mi alzo dal pagliaio e mi infilo i pantaloni. "Però sei così bella che ..." tocco una cioccia di capelli, l'annuso. "Uhm... lasciami sognare ancora un po'!"
"Oh si ... fino al parto non avremo problemi ... puoi sognare e ... mettere in pratica mio caro ... ma dopo ....." Mi avvicino con aria minacciosa al mio Andrè, lo afferro per la camicia e lo bacio. "Dopo, nessun errore" sussurro piano a fior di labbra mentre affondo con le mani nei suoi capelli.
Mi allontano appena dalla sua bocca, sussurro: "Nessuno. Ma adesso ... ti voglio ancora ..."
"Oh Andrè!!!" Rispondo mentre mi lascio trasportare dalle emozioni.
Poi d'improvviso sento la porta spalancarsi, mi irrigidisco, stringo con forza l'elsa della spada e mi volto verso la fonte del rumore.
Uno dei briganti irrompe con voce sarcastico: "Hai visto?! Avevo ragione io! Questi due se la intendono!"

"Andrè!! Credo che dovremmo sgradirci un poco!!" Aggiungo mentre estraggo la spada dal fodero e mi preparo ad un poco di divertimento.
Porto la mano sulla spada, l'estraggo, mi guardo intorno, sono in tre, credo che da solo riuscirò a farcela. Prima mi metto davanti a mia moglie e le dico: "Oscar fatti da parte, a loro ci penserò io!"
"Ah no!! Non penserai di divertirti solo tu!! Egoista!! Ah ah ah ah!!"
"Oscar ma tu non puoi!"
"A si, perché no?" Ribatto sarcastica.
"Non mi pare adatto durante la gravidanza battersi contro dei malviventi! Avrò perso la memoria, ma non di certo la ragione!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaWhere stories live. Discover now