Carovana verso il convento

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Carovana verso il convento

Collegno, Palazzo Jarjayes
Corro veloce verso la scalinata, vedo scendere mia sorella e con tono agitato dico: "Madamina, Madamina! ... Sta arrivando una carrozza!"
"Una sola? O tante? Perchè noi aspettiamo tutta la famiglia, al gran completo!"
"Una, una! Madamina, la carrozza è tutta d'oro! Non ho mai visto nulla di simile!"
"Povera me! E chi sarà adesso? AhHHH!! Non c'è pace da quando è passato qui il Padrun!! Povera me!"
"Ahh spero che ilPadrun arrivi più tardi possibile! Io non sopporto la divisa che mi costringe a portare."
"Zitto!! Sei sciatto!! Il padrun ha ragione!!! Devi essere più ordinato, Michele!! Oh, ma guarda, la carrozza si è fermata. E adesso ...... povera me!"

Osservo per bene questa carrozza, tutta lucida, nera, con stemmi, volute e decori vari tutti in oro. Enorme, piena, opulenta. Con due cocchieri, quattro valletti con cappelli piumati i testa, ottocavalli bianchi che la trainano. Che sia il Sua Santità il Papa, venuto qui per riportare sua Eminenza il Cardinale de Jarjayes sulla retta via?

"Madamina guarda lo stemma ... Ohhh non ho mai visto una cosa simile! Ma chi sarà?"
"Mah ..... è lo stemma .... dei Borboni!! Dei Borboni di Napoli!!! NOOO!!! Non è possibile!!"
" Cosa?! Vuoi dire che ospiteremo il re delle due Sicilie? Oh ma ..." con le mani mi stiro la mia giacca sgualcita, mi guardo le mani, sussurro: "Meno male che sun pulite!"
"Ma come fai a presentarti così!! Michele!!"


Vediamo un valletto scendere dal retro della carrozza, sistemare il predellino e aprire la porta. Un'ombra si affaccia, un uomo, con un bastone da passeggio dal manico bianco, una mano guantata di viola con su un grosso anello, una giacca bianca, riccamente decorata, eccessiva. E lo vedo, il naso, il naso enorme, che rende unico il Re delle due Sicilie. Scende deciso, quasi saltellando. Dietro di lui si affaccia un altro uomo, riccamente abbigliato, una parrucca incipriata in testa e due occhi azzurri, gli occhi dei Jarjayes.


"Uè ... e jamme Claude, finalmente siamo arrivati a lu tuo palazzo e ci putimmo ripusà!" (possiamo riposare)
"Ah si, venite Maestà! Casa mia .... è casa Vostra!!" Rispondo allegro. "Casa mia .... in realtà questa casa è di mio nipote Augustin, ma tanto lui non ci viene mai, è troppo preso dal suo esercito!Per mia fortuna, direi!! Ih ih ... se fosse qui, io non potrei godermi questa casa!"
"Che meraviglia a cussì putimmo(così possiamo) fa baldoria! ... Diremo a lu valletto di portarci due femmine con le tette grosse come piace a nuje!"(noi)
"Oh si, Maestà! Ma perchè solo due? Noi siamo ancora giovani!!" Poi mi avvicino al valletto, tutto sgualcito, lo osservo per bene ed aggiungo: "Ehi tu, vieni qui! È così che accogli il tuo padrone?"
"Ehmm ... ecco ... non Vi aspettavamo ..."
" Ma Voi chi siete?"
"Come sarebbe .... io sono Claude Reynier August de Jarjayes! Il più grande amatore di tutti i tempi."
"COFF COFF"
"Ehm ... dopo Sua Maestà il Re qui presente."
Spalanco la bocca, esce appena un suono: "Ohhhh ...."
"Ohhhhh .... cosa! Animo, ragazzo. Porta dentro i nostri bagagli e fai venire la servitù. Voglio parlare con chi comanda, qui!"
Giovanna avanza e con atteggiamento fiero ribatte: "Sono io che comando, ovviamente dopo il Generale Jarjayes ..."
"Bene, quindi Voi siete .... uhm .... madame Dalmasso .... Uhm ... ma io Vi ricordavo più vecchia!! Però, portate bene gli anni! Uhm ... dovreste avere all'incirca ..... settant'anni!"

Osservo per benino questa donna, non è il mio tipo, troppo secca, troppo fredda e troppo austera!

"Cosa?! Io non ho settant'anni! Prego, ne solo cinquantacinque!"
"Uhm .... " Mi avvicino, la osservo per bene, faccio un bel giro attorno. Occhi neri, capelli raccolti in uno chigon, occhiali, "Uhm ... ma allora Voi siete la figlia dei Dalmasso! La zitella!!! AAHHHHHH!! Devo dire che siete venuta su benino .... un po' secchina per i miei gusti ....."
"Ohh ma cosa dite?"
"Dico dico ..... che dovete prepararci due belle stanze, sontuose, eleganti, profumate! Due bagni, magari potreste anche venire a lavarmi la schiena! Su su ... animo .... Giovanna, se ben ricordo!"
Ferdinando continua divertito: "E mandateci due bagasce!"
"COSA?!!! DUE .... DUE .... AAAAAHHHHHHH!!!" Urlo disperata mentre mi faccio un veloce segno della croce! Questa casa è invasa dal demonio.
"OèSignurì! Capisco che siate na zitellona ma non credo che non avite mai visto nu bel maschione! E Jamme, nu fate chillà faccia! (Suvvia non fate quella faccia)
"AAA!!! Michele! Occupati tu di loro, io devo andare a cercare aiuto! AAAAHHHHH!!!"
"Aiuto?! Ma chillà è scema! ... Uè Claude, credo ca la zitellona faccia finta. Su entriamo ca tengo famme e poi voglio na bella femmina", guardo lusevitore e continuo: "UèMichè trovaci le bagasce, falle sfamare, falle lavare e poi mandale in camera!"
"Sissignore, agli ordini Signore!" Batto i tacchi a terra, non vorrei che anche questo fosse un militare .... allegro però.
Vedo scappare la governante e dico a gran voce: "Giuà (Giovanna) c'è sta lu bidè?"
"AAAAAHHHHH!!!" Corro nella cappella, mi inginocchio ed inizio a recitare il rosario. Da quando Sua Eminenza ci ha lasciati, qui va tutto male.

Cammino a passo spedito ne lu salone e domando a lu servitore: "Michéuè ... che le prende a sorete?" (tua sorella)
"Eh, vedete, non si è ancora ripresa dalla dipartita del Cardinale Jarjayes!"
"Come come?! Lu cardinale je muort?" (è morto)
"Si ... il Cardinale non è più tra noi ..... ha preso .... un'altra via ..... sniff ...."Tiro su con il naso, cercando di trattenere le lacrima. "Quanto mi manca il mio cardinale!"
Claude domanda: "E così il povero Armand è morto! Ma come è successo?"
"Morto? No no .... monsieur Armand è vivo .... è il Cardinale ad averci lasciato .... sniff ...... tutta colpa del padrun!"
"Ohhhh ma allora je muort o je vivo?"(è morto o è vivo)
"Il Cardinale è morto, il Conte Armand è vivo, vivo, vegeto e prolifico, se posso permettermi, Signore!"
"Ije nu ti capisco! Ma come parli? E SPIEGATI NA VOLTA P' SEMPRE!"
"Ecco, Sua Eminenza non c'è più perchè Monsieur Armand è tornato alla vita laicale. Sniff .... il passaggio del padrone ha scombinato tutto. Prima qui era tutto sereno, due volte alla settimana veniva in visita la Marchesa ed una volta si recava il Cardinale da Ella. Tutto ordinato. La domenica veniva celebrata la Santa Messa nella Pieve di Collegno, in settimana invece nella cappella del castello, tutte le sere. Ma da quando è passato il padrone .... tutto è cambiato. Niente più Marchesa, niente più Cardinale ... sniff ......"
"E a cussj (così) il nostro Cardinale ha lasciato i voti per una femmina ... però! Ah ahah ... Uè Claude, so sicuro che sta Marchesa deve essere na bella gran pezzo di femminone!"(femmina)
"Ah, lo spero bene! Rinunciare al papato per una racchia sarebbe stato un sacrilegio!!! Che poi, noi Jarjayes siamo dei buongustai!"
"E tienne ragione!"(hai ragione)








Abbiamo trascorso gli ultimi due giorni in viaggio, senza sosta. Abbiamo dormito all'addiaccio, nelle tende da campo che i soldati del Colonnello D'Agout, ci hanno preparato. O meglio, hanno preparato per quegli smidollati che ho per generi, perchè alla mia tenda ..... ci penso io, così come Oscar e Andrè provvedono alla loro. Oscar e Andrè .... non riesco ad assicurarmi che facciano ciò che voglio che facciano. In certi momenti credo che Andrè sia talmente appagato dalla nascita della mia nipotina .... che non provi più certe necessità ... ludico-ricreativo-riproduttive.
Sono in carrozza con la mia Marguerite, è quasi sera e tra poco dovremo raggiungere un convento in cui chiedere ospitalità.
Sbuffo, inquieto, pensieroso.

"Uff .... Marguerite, come fai ad essere così tranquilla, tu?"
"Non vedo perché non dovrei essere tranquilla!? Il viaggio, anche se faticoso, sta andando bene, Tu piuttosto perché sei così agitato?"Rispondo tranquilla mentre osservo mio marito.

È tutto il giorno che sbuffa, accavalla le gambe, poi le sposa, poi le incrocia. Non sta fermo un attimo, è agitato, neanche fosse un leone in gabbia.

"Ma possibile che tu non lo capisca? Loro .... loro ...... ma insomma, Marguerite, io ti desidero, sempre, anche ora. E guarda che mi contengo solo perchè c'è la nostra nipotina ..... se fossimo soli .... in questa carrozza ....."

Saprei ben io come ingannare il tempo, penso tra me e me mentre osservo un sorriso malizioso illuminare il viso di mia moglie.

"Augustin, possibile che tu debba pensare sempre a una cosa?!
"Io penso alla mia discendenza! E ci dovresti pensare anche tu!!!"
"La nostra discendenza è sulle mie ginocchia." rispondo guardando la piccola. "Vedi come è bella! ... Bella come suo padre!"
"Ecco .... appunto ..... io invece voglio uno Jarjayes! Il mio François! E quei due invece cosa fanno? Dimmi .... cosa fanno? Eh?! ... E che somigli a me! Lo voglio biondo con gli occhi azzurri!"
"Uff....prova a fare richiesta a tuo nonno Augustin ..... " Rispondo scoppiando a ridere, mio marito è sempre più fissato!
"E non ridere che spaventi la piccola! E poi cosa c'è di stranonello desiderare il proprio erede uguale a me? ... Forse Oscar non mi somiglia? ... Se non fosse stato per quel piccolo dettaglio ... eh ... sarebbe stata identica al sottoscritto ..." sento la carrozza sobbalzare a causa di un grosso ciottolo. "Maledizione! Ma i vetturini non guardano la strada?!"
"BAUUUU AAAUUUUU"
Osservo il cucciolo, salta sul sedile accanto a me e Augustin.
"Ti sei spaventato, piccolo?!"
"Accidenti a questo cane! ... Ma quanto rumore fa!?"
"Lascialo stare in pace! È solo un cucciolo ..... che controlla la sua padroncina!"
"Ma non è possibile che dove va Sophie deve esserci lui! Eppure il cagnaccio dovrebbe riconoscere Oscar non la piccola, visto che André ha avuto la bella trovata di fare questo strano regalo a sua moglie!" Vedo il cagnaccio attaccarsi alla mia gamba facendo uno strano movimento con il corpo. "Cosa?! Ma ..." lo spingo con forza e protesto: "Marguerite, il cane è confuso ... crede che la mia gamba sia la cagnaccia di quella pompom."

Scoppio a ridere, allegra.

"Oh Augustin, il cucciolo ti vuole proprio bene!" Osservo Sophie, sorride felice mentre con le manine cerca di afferrare Beau.
" Ma quale bene?! ... Il cagnaccio ha le sue necessità e non sa come fare! Ma dico, il cane è di Oscar, che stia sulla sua vettura!"
"Ma Oscar è a cavallo! Non vorrai fare correre questo povero piccolo cucciolo! Guarda come è carino!!"
"Ma perché no? Lo potrebbe legare alla sella così si stancherebbe e dormirebbe per tutto il viaggio!"
"Augustin!! Sei davvero insopportabile!!! E vedi di non assillare Oscar e André!"
"No, no ... certo che no!"



Cavalco accanto al Colonnello D'Agout e dico: "Signore, dopo giorni di viaggio, notti all'addiaccio e sui pagliai, spero davvero che questa volta ci diano un letto confortevole."
"Mi dispiace solo per Madame Jarjayes! Una donna del suo rango costretta a viaggiare senza comodità!!"
"Si, certo ma anche noi uomini, non credete che abbiamo bisogno un poco di comodità?"
"Noi siamo soldati ...... non è di certo un problema dormire all'addiaccio! Ma per le donne ...... sono tutte abituate alle loro case comode!! Ovviamente....non mi riferisco al Comandante, lei è di un'altra stoffa!!"


Maledizione! Sono sicuro che i miei capelli stanno cadendo a causa di tutte queste missioni! Appena arriveremo al convento, chiederò a uno di quei monaci una cura ... magari sono a conoscenza di qualche antica pozione! ... Debbo sbrigarmi in fretta prima che Elena si accorga del mio problema.


Osservo Victor mentre si passa una mano tra i capelli, povero esercito, se tutti gli ufficiali fossero così....


"Oscar, non sei stanca?"
"No, però .... che strano, ho un leggero ma insistente mal di schiena."
"Mal di schiena? Vuoi andare in carrozza? Ormai manca poco al convento, almeno credo"
"No, no! E' da tanto che non vado a cavallo e non voglio rinunciarci"
"Uhm .... e allora ..... facciamo una piccola gara?"Domando con tono allegro, mentre vedo un sorriso dipingersi sul volto della mia Oscar.
"Una gara? Si, VAI!" Urlo le ultime parole prima di lanciare César a galoppo.


Sento due cavalli al galoppo, d'istinto mi posto e mi volto. Arriva il cavallo del comandante, seguita a distanza dal marito. Corrono via veloci, sembrano allegri come dei ragazzini.

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora