Una notte senza fine

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Una notte senza fine

Sono nell'anticamera della mia stanza in compagnia di mia moglie. Mi accascio sulla sedia e sussurro: "Carlo sta dormendo?"
"Si, Armand! Ma dimmi cosa sta succedendo?"
"Oh Anna, io non so come faccia mio fratello a sopportare tutto questo .." dico sconsolato, mentre sciolgo il nastrino che lega i miei capelli.
"Armand, dimmi cosa succede?"
"Tra mia zia e gli ospiti di palazzo non c'è pace!"
Tendo le mani a mio marito e ribatto: "Su, caro, andiamo a dormire ..."
Mi alzo dalla sedia, abbraccio mia moglie e sussurro tra i suoi capelli: "Oh Anna, come vorrei mettermi a letto con te ma da soli, senza Carlo!"
"Armand, ti prego!"
"Lo so, Anna ... non sono un buon padre, credo di essere solamente un buon marito, spero..."
Mi allontano appena da mio marito, lo guardo negli occhi e dico: "Non dire sciocchezze! Sei il padre e il marito migliore del mondo ed io ti amo..."
"Anna ... anch'io ti amo .." dico baciandola con passione.
Sussurro nell'orecchio: "Armand, possiamo andare in bagno ...."
"Uhm .... magari!! Dai, proviamoci!" dico sorridendo afferrando la mano di mia moglie.
"Oh Armand, ho l'impressione di essere tornata indietro nel tempoa quando ci nascondevamo in sacrestia..."
"Già .... adesso siamo passati alle toilette! Poverini noi!"
"Non abbiamo mai pace!"
"E poi non abbiamo molto tempo, dobbiamo sbrigarci!"
"Per via di Carlo?"
"Anche..."
"Spiegati!"
"Stanotte ci sarà un matrimonio ed io sarò il chierichetto di Marcello."
"Ma come ... un matrimonio nel cuore della notte? Vuoi dire che Victor ed Anna si sposeranno adesso?"
"Esatto. Su avanti, sbrighiamoci!"
"Ih ih ... Si ... si Armand ... finalmente!"
"Eh no ... finalmente lo dico io!"
"Armand! Ah ahahah ...."

TOC TOCTOC

"Oh no! Ma quando ci lasceranno in pace! Giuro che non ne posso più!"dico esausto.
"Già ... anch'io comincio a stancarmi. Armand ti voglio!"
"Anch'io ti voglio Anna ... su lasciamo tutti fuori dalla toilette e pensiamo a noi!" dico baciando con bramosia mia moglie.


"Armand, Armand ... apri ti prego!"

"Oh .... Anna ... facciamo finta di nulla!"
"Oh Armand ..."
"Ignora cara, ignora .." dico sussurrando sulla sua bocca.

TOC TOCTOC

"Armand, apri! Non stai dormendo lo so. Dai, sbrigati!"

"Armand, è il Cardinale Sepe, ma ... meglio non aprire!" dico entrando nella toilette abbracciata a mio marito.


"Armand ....Armand, amico mio! Devo parlarti!! Aprimi per favore!"

Chiudo la porta della toilette e sussurro: "Non ci sono per nessuno."

"Armand!!!! Aprimi!!"


Mi alzo dal letto, mi stropiccio gli occhi, infilo le ciabatte e apro la porta.

"Cardinale Sepe, siete voi! Cercate mio padre?"

Guardo con affetto questo bimbetto, con indosso la sua camicina da notte e stretto al petto il suo orsacchio.

"Oh Carlo, si. Lo sto chiamando. Perdonami, non avrei voluto svegliarti!"
"Non ha importanza. Comunque se cercate mio padre adesso gli dico che siete qui. Sapete, si è chiuso nella toilette con mia madre."

Sento la voce tranquilla di questo bimbo, dire come se fosse la cosa più normale del mondo, che suo padre e sua madre si sono chiusi nella toilette. Sono davvero stupito.

"C... cosa? E tu, come fai a saperlo?!"
"Le grida degli ospiti mi hanno svegliato ma non mi sono alzato dal letto perché ho freddo e i miei genitori pensano che io stia dormendo."
"Hai fatto bene figliolo, meglio che torni a letto, potresti prendere freddo e ammalarti ..."
"Si ma prima vado ad avvisare mio padre ..."
"No, forse meglio non disturbarlo ..."
"Ma no! Tanto mio padre non perde occasione di rimanere solo con mia madre..:"
"Ma Carlo ..."
"Ih ihih ... ascoltate! Prima i miei genitori si sono intrattenuti nell'anticamera e poi li ho sentiti chiudersi in bagno. Aspettate, adesso vado ad avvertirlo che lo cercate." Dico precipitandomi dietro la porta della toilette.

Guardo con stupore questo ragazzino, è davvero sveglio! Credo proprio che darà parecchio filo da torcere al mio amico.Chissà la faccia che farà Armand .... Ih ih

TOC TOC


"Anna ... Anna ... sei bellissima! Su vieni ... togliti la camicia!"
"Si .. si ... Armand!" dico sciogliendo il primo laccetto.
"No, aspetta, voglio aiutarti!"


"PADRE!!!!! CI SONO VISITE PER VOI!!! USCITEEEE!" urlo forte, per farmi sentire. "Qui nessuno mi risponde. Che stia dormendo nella toilette?"

Sono avvinghiato a mia moglie, quando sento la voce di Carlo.
"Oh noooo! Anna, ti prego, dimmi che è un incubo!"
"Purtroppo non è un incubo perché è la realtà! ... Su su caro. Essere genitori è anche questo!" rispondo allontanandomi e aprendo la porta della toilette.
"No, Anna aspetta .. non farlo!"

"MADRE!!! C'E' QUI UN SIGNORE CHE CERCA MIO PADRE!! ... USCITE!!"
"Sniff ... sniff .... nooo ... non ne posso più!"

Avanzo nella stanza seguita a distanza da mio marito, vedo il Cardinale Sepe nell'anticamera, mi avvicino mentre Carlo mi affianca, felice e allegro.

"Eminenza! Perdonate, di cosa avete bisogno?!"
"Scusatemi Madame, ma ho bisogno di parlare con Vostro marito."
"Ma certo! Armand, forza!" dico decisa, rivolta verso la porta della toilette.
"Sig ... arrivo!" dico facendo il mio ingresso nell'anticamera.
"Armand! Finalmente! Ho bisogno del tuo aiuto!"
"Marcello ... cos'altro succede?" domando accomodandomi di fronte al mio amico.
"Ho appena terminato la confessione di quel giovane .... Victor! Due ore di confessione!! Ma non è possibile!! Armand .... quel ragazzo è ... è .... davvero, sono senza parole!"
Carlo ribatte: "Cardinale, i miei precettori mi hanno insegnato che il sacerdote è tenuto al segreto della confessione, Voi non dovete raccontare nulla a mio padre anche se è stato un prelato."
"Stai tranquillo ragazzo, non intendo di certo infrangere i sacri voti!! Però tu .... dovresti andare a dormire!"Aggiungo le ultime parole guardando questo bimbetto dritto negli occhi. E' proprio un ragazzino sveglio.
Vedo Anna appoggiare le mani sulle spalle di nostro figlio e con tono suadente mormora: "Su, andiamo! Tuo padre e il Cardinale devono parlare da soli e poi è notte fonda, andiamo a dormire!"
"E va bene Madre. Buona notte Cardinale. Buona notte Padre!"
"Buona notte Carlo!"


"Certo che tuo figlio è un bel bambino, molto sveglio!"
"Oh Marcello, Marcello! Povero me ... sono un povero disgraziato!"
"Esagerato!!! Armand .... dimmi, tu cosa sai di quel ragazzo?!"
"Di quale ragazzo stai parlando?"
"Ma di Victor!"
"Ahh del Maggiore Girodelle! ... Poco. Però ho saputo che tempo fa ha chiesto la mano di mia nipote Oscar ma lei l'ha rifiutato ... credo che fosse già innamorata di suo marito. Però per una fatalità entrambi sono partiti per una missione, ovviamente con loro sono partiti anche André e mio fratello che,resosi conto dei forti sentimenti che Victor provava ancora per sua figlia, gli ha trovato moglie proprio per aiutarlo a dimenticare Oscar. Ma dimmi cosa è successo? Sembri inorridito o sbaglio?"
"Inorridito? No, molto di più! Quel ragazzo mi ha raccontato, in confessione, delle sue esperienze ... come dire ... intime, ecco. Una cosa .... ti assicuro che non ho mai sentito nulla di simile!"
Accavallo le gambe, e con tono sorpreso ribatto: "Dici davvero? ... Umm ... per fortuna che mia nipote ha rifiutato la sua corte, lei meritava di meglio!"
"Di sicuro ..... con l'esperienza che ha, saprà rendere felice la moglie! Però .... non avevo mai ascoltato nulla di simile!"
"Marcello, in tanti anni di confessionale, credimi, ormai non mi meraviglio più di nulla."
"Ne sei sicuro? Non posso scendere nei particolari ma credimi ... quel ragazzo è saltato di letto in letto! Con donne sposate! Temo persino che abbia figli in giro!"
Mi assicuro che Anna e Carlo si siano allontanati e sussurro appena: "Marcello, non so tu ma io ... io ... in gioventù ho fatto la stessa cosa. Mi riferiscoa prima di conoscere mia moglie."
"Armand .... io non credo davvero che tu abbia fatto tutto ciò che ha fatto lui, credimi. Io ti ho confessato ... ed ho confessato lui. Non c'è assolutamente paragone!" sentenzio deciso.
"Ma ... stai parlando sul serio?"
"Certo!"
"Santo cielo! ... Sono davvero contento che Oscar abbia scelto André! ... Ma dimmi, lo hai assolto?"
"Secondo te non avrei dovuto? Infondo ora comincia una nuova vita. E poi, mi ha confessato che sono anni che lui non ..... combinava nulla!"
"Cosa?! Ma ... certo che quell'uomo è davvero strano! ... Possibile che negli ultimi anni abbia vissuto in castità?"
"Così dice .... e tutto sommato non ho motivo di non credergli. Ma secondo te è davvero l'uomo adatto per quella ragazza?" domando un poco preoccupato. "Quella giovane è davvero ingenua, inesperta. Mentre Victor è un uomo bello e fatto, sotto tutti i punti di vista."
"Non saprei ma è evidente che Elena l'ama, lui ... non so."
"Non sai .... bene. Cioè male. Ma ora devo andare a confessare quella ragazza. Tu sai dove posso trovarla?!"
"Nella camera di mia nipote Joséphine."
"Allora vado da lei. A dopo Armand, ricordati che devi fare da chierichetto!"
"Si .. certo ... come potrei dimenticarlo?!"
Su, forza, non è mica una tragedia servire la Messa!"
"Marcello, a che ora ci sarà la funzione?"
"Dipende .... se anche Elena ci metterà due ore a confessarsi .... e poi devo confessare anche i testimoni! Chi saranno?!"
"Non saprei ..."
"Chiederò a Elena allora! Io vado .... augurami buona fortuna amico mio!"
"E tu, augurala a me!"
"A Te? E perchè mai? Ti sei appena sposato, cosa vuoi di più?"
"Si, vero ma .... Marcello sono mesi che .. che ... e dai lo sai! Non riesco a stare con Anna e non immagini che sofferenza! .. Beh .. questo te l'ho già detto! .. Sig ..."
Spalanco gli occhi sorpreso, davvero non me lo sarei mai aspettato dal mio amico. Sorrido, lo guardo e dico: "Io vado, a dopo Armand"
"A più tardi Marcello!" rispondo sconsolato.




Cerco la stanza di Madame de Liancourt, Armand mi ha detto che è la terza porta a destra, nel secondo corridoio. Questa casa è un vero labirinto! Spero di non perdermi. Dunque ..... di qua. Ecco, provo a bussare e speriamo che sia la porta giusta!

TOC TOC

"Elena, sei uno splendore! Sono sicura che il tuo abito da sposa non poteva renderti più bella!"

TOC TOCTOC

"Madame de Liancourt .... siete qui?" Domando mentre busso più deciso.
"SI Si ... un attimo! Adesso arrivo!"
"Madame, cosa vorrà il Cardinale?"
"Oh mia cara, si vede che non sai ancora nulla del mondo! Cosa vuoi che voglia se non ficcare il naso nella tua vita privata! Mi raccomando Elena, digli ciò che vuole sentire, nulla di più, intesi?"
"In che senso Madame?!"
"Nel senso che vorrà che ti confessi, ovvio! Uffa quanto sono noiosi questi sacerdoti!"

Sento la voce squillante di Madame, un poco acuta, con un tono alquanto ironico.

"Ah .... la confessione. Non ci avevo proprio pensato. Ma io .... dovrei forse raccontare di ... questa notte?"domando imbarazzata, io non intendo di certo raccontare certe cose, sono solo mie!
"Ma neanche per sogno! Mia cara, visto che non puoi evitarlo, raccontagli delle tue marachelle di bambina e vedrai che se ne andrà a cuor leggero."
"Farò come consigliate Voi" Rispondo mentre mi guardo allo specchio.
"Questo abito è bellissimo Madame!"


TOC TOCTOC

"Arrivo! Arrivo!" dico spalancando la porta."PregoEminenza, accomodatevi!"
"Grazie Madame. Mi è stato detto che la contessina è in Vostra compagnia"
"Certo! Ed è pronta per andare all'altare."
"Ma prima .... serve il sacramento della confessione. Voi di certo lo comprenderete Madame!"
"Beh .. io sinceramente comprendo poco questi generi di dettagli ma se è proprio necessario fate pure! ... Avanti Cardinale, prego ... potete accomodarvi su questa poltroncina."
"Grazie mille Madame, siete molto gentile. Mademoiselle Elena, prego."
"Ecco ... veramente io ..." Sussurro con smarrimento mentre cerco lo sguardo di Joséphine.
"Prima ho una domanda da farvi: avete già scelto chi saranno i Vostri testimoni?"
"Ecco vedete ... Victor ed io ne abbiamo parlato un po' di tempo fa e avevamo deciso che i nostri testimoni di nozze sarebbero stati i Marchesi di Liancourt, Madame Oscar e Monsieur André."
"Ah, bene. Mi fa molto piacere. Il mio amico Armand ha molta stima delle sue nipoti e dei suoi generi. Bene Marchesa, allora appena avrò terminato con Mademoiselle, e sono certo che data la giovane età sarà una cosa rapida, potrò confessare anche Voi!"
"Io confessarmi?!! Ma Eminenza io non credo di peccare! Sono una brava madre, una nonna speciale e soprattutto un'ottima moglie! Quindi non ho nulla da espiare. Bene, io Vi lascio con permesso, debbo prepararmi anch'io per le nozze." rispondo decisa e allegra. Che impiccioni che sono i sacerdoti, io di certo non intendo raccontare ad un estraneo i fatti miei. Miei e di mio marito, ovviamente.
"Non dubito affatto che Voi siate tutto ciò che avete detto, ma la confessione è necessaria. Vi attendo, e poi dovrete mandarmi anche Vostro marito .... e dirmi dove potrò trovare Vostra sorella con il marito!"
"Sig ... se è proprio necessario farci questa chiacchierata non mi tirerò certo indietro. Vado ad avvisare mio marito e mia sorella, a dopo Cardinale!" dico lasciando la stanza.
Mi volto e guardo mademoiselle Elena, è una bella ragazza, sorridente. MI pare però un poco agitata.
"Bene Mademoiselle, veniamo a noi!"
Intreccio nervosamente le mani e a capo chino sussurro: "Dite pure Eminenza!"
"Su su Mademoiselle, non avete nulla di cui avere paura. Ditemi un poco di Voi"
"Ecco io ... non saprei ... cosa volete che Vi dica?" domando intimidita.
"Uhm .... direi di iniziare dal principio. A quando risale la Vostra ultima confessione?"
"L'ultima volta mi sono confessata prima di partire per Parigi. Sapete, io mi confesso tutte le domeniche."
"Bene! Quindi siete una ragazza timorata di Nostro Signore. Ora ditemi, quali peccati avete commesso in queste ultime settimane?!"
"Ecco io ... nessuno."rispondo a bassa voce, imbarazzata.
"Davvero? Allora state peccando ora di presunzione."
"Come?! No, no Cardinale, io davvero non ho .... beh ... ecco ... credo che il mio unico peccato sia stato ... desiderare ardentemente il mio fidanzato ...Ecco ... io so di aver peccato ma io ..." mi sento avvampare. "Però ... ecco ... credo di aver indotto in tentazione il mio Victor."
"Davvero?" dico sorridente, non voglio spaventare questa giovane, hanno già fatto abbastanza i suoi familiari. "Ditemi la verità, siete pentita di ciò che avete fatto?"
"Ecco ... volete che sia sincera?"
"Certo"
"No. Non sono per niente pentita. Io amo Victor e lo rifarei altre mille volte! .. Oh Scusatemi Eminenza, so che ho commesso un grave peccato ma io ... non sono capace di mentire!"
"Meglio! La sincerità è alla base di un buon matrimonio. Ditemi, Voi lo amate?"
"Ma se Ve l'ho detto poco fa! Certo che lo amo!"
"Bene .... quindi direi che non c'è altro da aggiungere. Ma ditemi, durante il viaggio non avete commesso nulla? Non avete nulla da confessare?!"
"No, no ... io ... ecco ... stanotte per me è stata ... la prima volta ..."

Sorrido alle parole di questa ragazza, è davvero gentile ed educata.

"Mademoiselle .... credo che non abbiate altro da raccontare. Non posso assolvervi, perchè Voi non siete pentita. Ma infondo amare non è mai un peccato .... però dovrete recitare due Ave Maria"
"... Si ... certo ... lo farò Eminenza!"
"Bene ... allora potete andare .... potreste essere così gentile da mandarmi Madame de Liancourt ... o il marito?!"
"Si, certo Eminenza!" rispondo imbarazzata, lasciando in punta di piedi la camera.Che strano cardinale, mi sarei aspettata una reazione ben diversa alla mia confessione .... E invece quest'uomo mi comprende. Davvero uno strano prelato.


Percorro il corridoio in cerca di Joséphine e suo marito, mi chiedo dove saranno ....

"Charles vieni con me!" dico prendendo per mano mio marito.
"Dove vuoi portarmi cara?"
"Nello studio o in un qualsiasi angolo del palazzo, l'importante è concludere ciò che avevamo cominciato."
"Ma Jo, è tardi, sono stanco e poi non mi hai appena detto che dobbiamo prepararci per un matrimonio notturno?"
"Certo. Però il prelato sta confessando Elena, la ragazza è già bella è pronta per andare all'altare ed io sono già vestita. Charles come vedi ci rimane del tempo."
"Ma Jo io davvero sono stanco, preferirei dormire una mezz'ora..."
Metto le mani sui fianchi e ribatto con tono severo: "Charles de Liancourt, ti proibisco di invecchiare. Lo sai che finché io sarò in vita dovrai essere forte e vigoroso."
"Ma io lo so, non credo di averti mai deluso ... beh ... a parte in quel periodo in cui abbiamo viaggiato ..."
"Appunto! Non deve mai più accadere una cosa simile. Su presto, andiamo!"
"Ma dove?"
"Nello studio. E' il luogo più vicino."
All'improvviso dento la voce della giovane Elena.

"Joséphine ...."
Mi volto faccio un respiro profondo e dico: "Cosa c'è cara? Possibile che tu abbia già finito di confessarti?"
"Ecco ... si. Però sua Eminenza desidera vedere sia Voi che Vostro marito ma ovviamente uno per volta."
"Me e Charles! E cosa vuole da noi?"
"Confessarvi."
"Confessarci! Ma perché? Mica siamo noi a sposarci!"
"Si .. però .. ecco Joséphine, con tutto ciò che è successo non Vi ho ancora chiesto da farmi da testimone e così ..."
"Cosa?"
"Forse Vi dispiace?"
"Ma no, certo che no. Ma mi dispiace dovermi confessarmi. Sai l'ultima volta che l'ho fatto è stato con lo zio Armand, poveretto per poco anche i pochi capelli scuri che gli sono rimasti non diventavano bianchi! Ma dimmi, come mai hai scelto come testimoni proprio me e Charles, forse Oscar e André non ti vanno bene? Sai con loro il Cardinale ci metterebbe meno tempo e così si affretterebbero le tue nozze."
"Veramente io ... desidero che anche Oscar e André siano i miei testimoni di nozze ..."
Guardo mio marito, sospiro e dico: "Charles, mi dispiace caro ma ci rifaremo dopo la funzione, adesso debbo andarmi a confessare."
"Emm .. ti prego cara, non scandalizzare il povero Cardinale!"Aggiungo sorridendo, già immagino cosa potrà raccontare mia moglie.
"Charles, è il cardinale a volermi costringere alla confessione non io, quindi peggio per lui! ... Elena, Sepe è in camera mia?"
"Si, Vi sta aspettando."
"Bene, andrò da lui. A noi due Cardinale, adesso vedremo chi confesserà le sue debolezze se io o tu." Dico dirigendomi in tutta fretta nella mia stanza.


Sono seduto comodamente su di una poltroncina nell'attesa che arrivi la marchesa, quando all'improvviso sento fare irruzione nella stanza.

"Eminenza, Elena, mi ha appena detto che volete confessarmi ..."

Mi alzo per accogliere Madame, un vero tornado che entra nella stanza.

"Si, figliola, è indispensabile, visto che sarete una dei testimoni di nozze."
"Perfetto, facciamo presto perché ho una faccenda da sbrigare!"
"A quest'ora della notte Madame?"
"Certo, a quest'ora della notte."
"Ma cosa mai avrete da fare nel cuore della notte?!"
"Davvero lo volete sapere Eminenza? Ne siete davvero sicuro? Vedete, non vorrei che Vi scandalizzaste e non mi assolveste."
"Scandalizzarmi?" domando curioso.
"Certo! E poi non ditemi chenon Vi ho avvisato!"
"Nulla mi scandalizza ormai Madame!"
"Ne siete davvero sicuro? Vedete, non voglio responsabilità se magari Vi doveste venire un malore a causa della mia confessione!"
"Ma cosa avrete mai fatto di tanto grave!!! Su su .... raccontate!!!"
"Di tutto Cardinale, di tutto!"
"Bene. Vi ascolto" rispondono sistemandomi meglio nella poltroncina.
"Volete che cominci io? Potete anche chiedere Eminenza e badate, ascoltatemi senza farmi uno dei Vostri sermoni, io non devo agitarmi, per la mia creatura."
"Cominciate pure!!"
"Bene ... Eminenza credo che Voi non sappiate che la creatura che porto in grembo è la settima ...."
"Beh....sette figli non sono pochi....ma ci sono famiglie più numerose. E avere figli non è un peccato!"
"Umm ... mi fa piacere che concordiate con me. Ma ditemi Eminenza, secondo Voi non è nemmeno peccato intrattenersi con il proprio marito?"
"Certo che no!! E non ditemi che Vostro zio Vi ha detto il contrario!"
"Mio zio? Lo zio Armand?!! Ma come potrebbe, visto che è noto a tutti che prima che si innamorasse di Anna è stato un grande amatore!"
"Ma noi stiamo parlando di una famiglia!! Voi siete una moglie fedele, spero!"
"Ma che domande! Certo che lo sono. Cardinale, io lo faccio ... ehmm ... scusatemi , volevo dire, mi intrattengo SOLO con Charles, che sia ben chiaro! Infatti, poco fa ci avete interrotti, quindi come avrete intuito ho una certa fretta, sbrighiamoci!"
Spalanco gli occhi davanti alla schiettezza di questa donna!
"Bene, dunque raccontatemi i Vostri peccati! Prima finite, prima quei due giovani si sposano e prima Voi tornerete alle Vostre attività muliebri"
"Perfetto! Ditemi Eminenza da dove Volete che cominci?"
"Da dove preferite!! Sono un sacerdote molto aperto!"
"Veramente non so .... se cominciare dalla scrivania di mio marito, sapete quella volta ho insistito che lo facessimo tra i suoi libri contabili e ho distrutto tutto e il povero Charles ha poi dovuto riscrivere tutto. Oppure quella volta che l'ho costretto a prendere freddo nelle cantine ... sapete, era gennaio e nevicava. Io desideravo tanto cimentarmi tra le botti di vino! Ma povero caro, prese un brutto raffreddore, rimase a letto circa un mese ed io non contenta l'ho torturato fisicamente per tutto il tempo, però non mi sono mai pentita!"Ah, che bei ricordi. Chissà .... Forse potremmo ripetere queste esperienze!
"Madame.....Voi siete una donna piuttosto .... fantasiosa, passatemi il termine. Però non mi pare che abbiate nulla di cui pentirvi!"
"Caspita! Non riesco a credere ciò che sento! Cardinale, siete moderno, nulla Vi scompone! Ma ditemi, se siete un amico fraterno di mio zio, evidentemente avete vissuto delle avventure con lui, non è vero?"
"Qui siete Voi a dover parlare, non io. Ditemi, avete conosciuto solo Vostro marito?"
"Un momento, adesso mi avete davvero incuriosita. Eminenza, siete o no complice delle avventure di mio zio?"
"Madame, più tempo perdete e più tardi tornerete tra le braccia del Vostro consorte. Quindi rispondetemi"
"Non ricordo la domanda, cosa mi avete chiesto? Comunque Eminenza sono sicurissima che anche Voi avete tanto ma tanto da confessare! Ih ihih ..."
"Vi ho chiesto se avete conosciuto solo Vostro marito"
"E Voi.... quante donne avete conosciuto?" dico guardandolo negli occhi.
"Madame...siete certa di avere fretta?!!" domando sornione, questa donna è davvero curiosa, impertinente e senza freni.
"MOLTA! Però adesso sono davvero curiosa di sapere ...."
"Ed io di ascoltare.....e soprattutto io non ho fretta!Quindi ....."
"E sia! Mio marito? Solo? Ma certo che domanda! E Voi?"
"E ditemi, avete atteso il matrimonio per....adempiere ai Vostri doveri?"
"Cardinale! Ma davvero credete che le coppie si sposino attendendo fino alle nozze?"
"Così vuole Nostro Signore" Rispondo aprendo le braccia. Che donna ... esuberante!
"Eminenza, l'unica che conosco che ha atteso fino al matrimonio è mia sorella Luisa, però è da vedersi se nel frattempo Maxim non si sia sollazzato in qualche bordello. Sapete come vanno queste cose, l'uomo o si diletta con la propria fidanzata oppure si accontenta di andare nei bordelli."
"Quindi Voi avete fornicato! Ecco, questo è un peccato. Ditemi, siete una buona moglie? Rispettosa, ubbidiente, sottomessa?!"
"Ho fornicato come ha fornica lo zio Armand e Voi immagino, ma soltanto con mio marito. E riguardo ad essere una moglie rispettosa, ubbidiente e sottomessa .. beh ... si ... credo di esserlo, soprattutto quando sono in sintonia con il mio Charles, non so se mi spiego?!"
"Uhm.....no, non Vi spiegate affatto!"
"Come no?! Eppure siete un uomo di mondo! Mi spiego Eminenza, sarò più esplicita .... se mio marito mi accontenta sempre e ovunque, sono una la moglie migliore di questo mondo ma se non dovesse funzionare a dovere allora divento una belva pronta a sbranare. Ditemi, questo è peccato?"
"Tecnicamente...non credo. E ditemi, Vi occupate della casa e dei figli con amore e dedizione?"
"Certo, io amo i miei figli e la mia casa e amo moltissimo i miei nipotini, anche se non trascorro molto tempo con loro, io preferisco stare più che posso con mio marito."
"Madame...dovreste accudire con gioia e amore i Vostri figli...e nipoti. Quindi siete nonna?"
"Si, sono nonna e accudisco con dedizione la mia famiglia. Soddisfatto? Ditemi Eminenza a Voi non manca avere una famiglia? ... Beh sempre se non ce l'avete! Data l'esperienza di mio zio, Cardinale con a carico quasi due figli, deduco che tra Voi casi simili non siano poi tanto isolati!"
"Uff....siete una donna curiosa!! E ditemi, siete una buona suocera?!!"
"Non quanto Voi Eminenza! ... Mia suocera? E' una brava donna altrimenti il mio Charles non sarebbe tanto amorevole con me. Oh si, io adoro tutto di lei, tutto ... o quasi ...."
"A parte il fatto che ho chiesto se Voi siete una brava suocera, tollerante e rispettosa della nuora.....cosa avete contro la madre di Vostro marito?"
"Le mie nuore? Scusate ma cosa dovrei avere contro le mie nuore? Sono ragazze perfette, mi rispettano, le rispetto. Mia suocera? Cosa non mi piace di lei? I profumi che adopera, puzzano. Ih ihih ... Ricordo che una volta Charles ed io l'abbiamo fatto nella sua stanza, sulla sua specchiera e ... paff ... abbiamo rotto tre bottiglie del suo puzzolente profumo ... Ah ahah ... Ancora adesso si chiede chi sia stato a rompere il suo prelibato profumo! Ah ahah ... Ahhh ma comunque ho deciso che glielo confesserò quanto prima che siamo stati noi, infondo sono passati quasi vent'anni d'allora!"
"E ditemi, siete anche una buona figlia?"
"Non vedo di cosa dovrebbe lamentarsi mio padre! Anzi, sono io che ho da ridire, visto che ha messo sotto torchio mio marito con i suoi allenamenti e per molto tempo melo ha reso impotente! Ahh se ci ripenso che sofferenza! .. Ecco, a tal proposito Eminenza perché non confessate anche mio padre? Magari comprende di aver sbagliato con sua figlia per avermi privato di mio marito e la faccenda non si ripeterà più."

Guardo Madame de Liancourt, è davvero una bella donna, vivace e onesta, un poco fissata su un certo argomento, ma nell'insieme simpatica e a modo.

"Madame .... con quale scusa dovrei confessare Vostro padre?"
"Ma non saprei! ... Il prelato siete Voi non io. Inventatevi una scusa, tanto immagino che nella Vostra carriera ne avrete viste e inventate delle belle o sbaglio?"
"Madame .... io non invento nulla. Bene, direi che con Voi ho terminato .... vediamo .... Voi non siete affatto pentita, questo l'ho ben compreso, per cui .... due Ave Marie e due Pater Noster! E mandatemi Vostro marito"
"Sinceramente non capisco di cosa dovrei pentirmi! Comunque recitare qualche preghiera non fa mai male, appena ne avròil tempo lo farò. A più tardi Cardinale! ... Ahhh dimenticavo, peccato che non mi abbiate raccontato dei Vostri trascorsi ... lo chiederò a mio zio magari mi dirà qualcosa sul Vostro conto! Ih ih ... Bene, dico a Charles di entrare!" dico lasciando la mia camera.
"Che donna ....." borbotto tra me e me. "Certo conoscendo Armand .... non dovrei stupirmi di nulla!"
Esco rapida dalla mia camera, raggiungo mio marito e dico: "Su, avanti Charles tocca a te! Però caro, fa presto che abbiamo qualcosa in sospeso."
"Certo cara, tanto non ho nulla da raccontare .... non mi sono mai pentito di qualcosa in vita mia!" rispondo sorridendo. "A dopo cara!"

E poi avrà già raccontato abbastanza lei ..... io cosa potrei mai aggiungere?

"Perfetto! A dopo caro! .... "vedo allontanarsi mio marito, ho un'idea, andrò da mia sorella Oscar, le dirò che dovrà confessarsi! Ih ihih ...

Mi avvicino alla camera di mia sorella, prima di bussare tendo l'orecchio e sussurro: "Non voglio disturbarli, magari sono impegnati ....no, è tutto tranquillo. A volte mi domando come siano riusciti a concepire, quei due o dormono oppure si guardano negli occhi! Bah ... comunque meglio bussare."

TOC TOC

"UHm ... Andrè .... hanno bussato" dico spingendo un poco mio marito. "Andrè!!! Hai sentito? Su ....."
"Ronf ... fiiiii ...... Ronf ..... fi ......."
"ANDRE'!!!"
"Oscar, ti prego ... lasciami dormire ... ronf ...." sento la voce bassa di Andrè, impastata dal sonno. Accidenti a lui!
"Uffa!!! Andrè .... sei un pigrone!" Dico alzandomi dal letto. Sposto tutte le coperte, che prenda freddo anche lui! Afferro una vestaglia di lana, infilo le pantofole e vado a vedere chi è che osa disturbarmi.
Raggiungo rapida la porta e la spalanco con rabbia!
Vedo spalancarsi la porta con forza e dico: "Accipicchia quanto sei irruenta! Su, calmati sorellina, lo sai che nel tuo stato tutta questa agitazione fa male?!"
"Joséphine!!! Cosa diavolo ci fai TU qui!!! MI ero appena addormentata!! Spero per te che tu abbia un buon motivo! Forza, entra! Fa freddo nel corridoio!"
"Sorellina cara, a volte invidio la tua freddezza! ... Comunque sono qui non certo per disturbarti ma per informarti sulle ultime novità. A proposito, spero che non ti abbia disturbata, non vorrei che il tuo bel maritino si arrabbiasse perché non ... si, insomma hai capito ..."
"Lascia stare Joséphine .... il mio bel maritino, come lo chiami tu, dorme beato, lui!!! Uff .... quanto lo invidio! E per il resto ..... è come Charles .... a riposo" dico scocciatalasciandomi cadere su una comoda poltrona.
"Non ci posso credere! Ma è strano, mancano ancora due mesi alla nascita della creatura, non dovrebbe essere un problema. Ma dimmi, forse André non sta bene? Si è forse inibito? Qualcosa di sicuro al nostro giovane moro sarà accaduto! Su avanti, parla!"
"Joséphine è .... imbarazzante anche solo pensare di poter dire certe cose ..... lascia stare ..... non importa" dico imbarazzata.
"Ma no, no, cosa dici?!! Tra sorelle è naturale parlare di certe cose! Suvvia Oscar, non tenerti tutto dentro, sono qui per aiutarti ..."
"E allora vieni, sediamoci nel salottino, tanto questa notte non si dorme!" Dico mentre ci accomodiamo nel salottino, per fortuna che Andrè prima ha ravvivato per bene il fuoco.
"Vedi Joséphine ... lui ... dice che ... la mia pancia lo spaventa" dico a bassa voce, un poco imbarazzata.
"Lo spaventa? ... Umm ... beh certo ... sei sempre stata magra come un fuscello che faresti impressione a chiunque! ... Guarda che pancione hai messo su?! Però da qui a dire che si spaventa mi pare un poco eccessivo."
"Anche a me pare eccessivo. Devo dire che la nostra creatura non sta mai ferma .... e la mia pancia assume forme davvero strane! Però Andrè .... dice che ha paura! Credimi ... non so cosa fare" Dico mesta ed imbarazzata.
"Semplice, saltagli addosso!"
"Non funziona!" disco scuotendo la testa, sempre più sconfortata.
"Come sarebbe a dire che non funziona?! Non sarà che ... che ... stando con te ha capito di essere attratto dagli uomini?"
"COSA?!!! Ma sei impazzita?!!! Joséphine!!!!"
"Impazzita io?!!! Semmai è André ad essere impazzito! Non ho mai udito nulla di simile! Certo con voi due tutto è possibile."
"Ma tutto cosa?!! Joséphine!!! Lui ha paura della mia pancia. Stop. Fine. Non ti permetto di dire una cosa del genere! Lui ama me!"
"Beh ... si ... in effetti ... Comunque devi porre rimedio al suo problema, devi stuzzicarlo, provocarlo, mi capisci? Insomma prendi tu l'iniziativa e non dargli scampo."
"Joséphine ... l'ho fatto. Lui reagisce ..... mi cerca e poi la mia pancia si muove e lui si spaventa e .... niente! Niente!! Ma dimmi .... come mai sei venuta qui?"
"Ohhh mia povera sorellina! ... Certo che sei in un guaio grosso, io al tuo posto sarei già impazzita."
"Adesso non esagerare Joséphine, sono solo offesa. E poi mi sento ... brutta"
"Brutta? Eh no, tu non sei brutta ma pazza!"
"Pazza?!! E questa come ti è uscita?"
"Se ti senti brutta allora sei pazza. Ma ti sei vista? Ti sei guardata allo specchio? Anche con questa pancia enorme sei bellissima e qualsiasi uomo avrebbe voglia di possederti."
"Qualsiasi uomo tranne l'unico che io voglio. E poi ..... mi sento goffa .... impacciata!"Mi sistemo meglio sulla poltrona, questo discorso è davvero imbarazzante.
"Ma che idiozia! Senti, il problema non sei tu ma André. Ma perché non parli con Lassonne? Magari gli da qualche intruglio per farlo funzionare contro la sua volontà."
"JOSEPHINE!! Io non voglio che sia contro la sua volontà! Per nessun motivo!"
"Ma quante storie! Se André ha bisogno di un aiutino perché no?! Comunque sono venuta per dirti che il cardinale Sepe vuole confessare sia te che André."
"Confessarmi? E perchè mai?!"
"Forse non hai peccati di cui pentirti? Ih ih ..."
Vedo mia sorrella sorridere maliziosa, so per certo a cosa fa riferimento. Ma certe cose riguardano solo me e Andrè!
"Cos'è, un'altra trovata di nostro padre per sapere le cose nostre?"
"No. Almeno per questa volta nostro padre è innocente come un agnello. Vedi, Elena ha deciso che tu ed io, con i nostri rispettivi mariti, dovremo essere i suoi testimoni di nozze, quindi tocca anche a te confessarti."
"Ah ... testimone di nozze! E sia .... mi fa solo piacere! Tanto più che sarà una cosa veloce ...."
"Si, credo che non ci metterai molto. Bene, adesso vado, magari Charles ha già finito."
"Dimmi ... il Cardinale verrà qui?!"
"No, ormai la mia stanza è diventata un confessionale, Charles ed io andremo in un'altra camera per riposare un poco prima della funzione."
"Uhm ... no no. Mandalo qui. Lo aspetto .... e adesso butto giù dal letto Andrè. Lo vedi? Lui dorme beato!! mentre io faccio fatica!"
"Vedo, vedo! Come vuoi, vado ad avvertire il cardinale di venire in camera tua! A dopo sorellina!"
"A dopo Joséphine!"
Mi alzo con fatica e mentre mia sorella lascia la stanza sussurro: "Ed ora a noi due, maritino caro ..... ti aspetta un altro dolce risveglio!"


Lascio la camera di mia sorella e torno nella mia mia, spero che Charles abbia davvero finito.

Arrivo nella mia stanza, apro la porta decisa senza curarmi del fatto che Charles potrebbe non avere terminato la confessione. Entro e vedo mio marito in ginocchio, accanto al Cardinale.
"Charles!! ma non hai ancora terminato? Accidenti ... alla fine hai un solo peccato da confessare: essere venuto meno ai tuoi doveri coniugali!!"
Sepe risponde: "Madame, Vi prego, abbiate rispetto per il sacramento della confessione!"
"Oh ... mai io ho il massimo rispetto. Cardinale potete farmi una cortesia?"
"Si, ma ... lasciatemi assolvere dai peccati Vostro marito ..."
"Dovreste benedire una certa parte di mio marito ... affinchè non smetta più di funzionare!"
"COME!!! Madame!"
"Cara, ti prego ... non mettermi in imbarazzo."
"Caro ... hai confessato il tuo unico peccato? Perchè tu sei un marito perfetto! Gentile, a modo, obbediente, servizievole. Una sola volta sei venuto meno ai tuoi doveri verso di me .... e questo è il tuo unico peccato!"
"Jo ... ecco ... io .."
"Madame abbiate la compiacenza di lasciarci ancora qualche minuto da soli. Come Vi ho già detto debbo assolvere Vostro marito."
"Be ... assolvetelo davanti a me, non c'è nessun problema!"
"Oh ma ..." tiro su gli occhi in segno di rassegnazione, alzo il braccio e con la mano faccio in segno della croce e sussurro: "Ego assolvo in nomine Patrii....."
"Bene Cardinale, ora potete raggiungere mia sorella Oscar, non so perchè ma ha deciso di attendervi nella sua stanza. Mi raccomando però, fate molta attenzione! Lei è armata, sempre. Nella sua stanza vedrete armi di ogni genere .... ma non fatevi impressionare, se la trattate bene è buonissima. Però, per quello che ne so, non ama molto i confessori."
Congiungo le mani, tiro su lo sguardo e sussurro: "Oh Signore, proteggetemi in questa lunga e caotica notte! E pensare che ero qui per le nozze del mio Amico Armand."
"Eh ... lo zio Armand ha una famiglia ... uhm ... ingombrante direi! Su su ... ora andate, prendete il secondo corridoio a sinistra, poi svoltate a destra e bussate alla seconda porta, quella che sul sovraporta ha lo stemma di famiglia. Non potete sbagliarvi. Ah ... in bocca al lupo Cardinale!" dico con voce squillante.
Poveretto, non vorrei essere nei suoi panni ... o forse si, per conoscere i segreti di mia sorella? Ma no, tanto lei non racconterà mai nulla.



Lascio la camera dei Marchesi e sussurro: "Che il Signore mi aiuti!"

Seguo le indicazioni della marchesa, giro, rigiro, alzo gli occhi e busso. O forse no, meglio se prima prego un poco, tanto madame non scapperà di certo.


Mi avvicino al letto, mio marito continua a dormire beato, accidenti a lui. Lo scuoto, lo spingo ma lui nulla.
"Uhm .... shh ... ronfiiiiiironfiiiiiii"
Provo a piegarmi e posare un piccolo bacio, chissà magari il bell'addormentato nel mio letto si sveglia.
"Uhm ... smack ...."
Nulla.
E allora passo di nuovo alle maniere forti!
"SOLDATO GRANDIER A RAPPORTO!!!"
Dormo profondamente quando ascolto il tono severo del mio comandante, scatto in piedi e senza pensarci mi metto sugli attenti e rispondo: "Agli ordini Comandante! ... Oscar ma ... si può sapere cosa ti prende? E' la seconda volta che mi svegli in modo rudimentale."
"Andrè, io ho provato a svegliarti con le buone, ti ho spinto, accarezzato, anche baciato. Ma tu nulla, dormi. Questo è l'unico modo che ho per svegliarti! Dormiglione!!"
Vedo Oscar sorridermi felice, sussurro: " Sono certo che ti diverta a svegliarmi in questo modo!"
"Io!"
"Si tu. Sembri essere tornata bambina, anche allora mi svegliavi di prima mattina con modi poco .... Gentili. Ecco, sei sempre la solita prepotente."
"Io prepotente?! André, almeno ti va di sapere perché ti ho svegliato?"
"Oscar, ma cosa ti succede? Forse è l'ora di recarci nella cappella? Ma dico, perché hanno tutta questa fretta di sposarli?!"
"No no .... non è ancora ora. Vedi, mentre tu dormivi beatamente è venuta qui Joséphine, che peraltro ha fatto un baccano infernale ma tu nulla, bell'addormentato, comunque .... tu ed io saremo i testimoni di nozze di Victor. Quindi tra poco verrà il cardinale Sepe per la confessione. E' tutto chiaro?"
"Oh no! Ma perché proprio noi?! Io non voglio confessarmi. E poi non ho nulla da dire al Cardinale."
"Neppure io ... ma non vedo alternativa .... quindi dormiglione .... preparati! Ah .. ovviamente io assisterò alla tua confessione" dico sorridente.
"Ed io alla tua! Ah ahah ..."

TOC TOCTOC

Certo che in questa casa non c'è mai pace! Che urla che escono da questa stanza.

"André, è LUI! Su presto! Vestiti!"
"Si si ..... faccio subito, tu intanto apri la porta! Accidenti, dove trovi le mie brache?!"
"Sono qui! ... Sulla spalliera della sedia. Ecco prendi!" dico lanciando i vestiti al volo.
"Grazie! Sei il mio amore!" dico mentre saltello su un piede per infilare i pantaloni.
"Oscar, sei sicura? A me sembrano i tuoi ....."
"I miei? Oh ... si, hai ragione! Ah ahah ... Aspetta ... questi sono i tuoi!" Dico lanciandoli. "Però, avrei voluto vederti con quegli enormi pantaloni! Ah ahah..."
"Enormi .... dai, adesso non esagerare! Solo ... hanno lo spazio per la nostra creatura!"

TOC TOCTOC

"Uffa! Possibile che il cardinale non voglia pazientare?! ... ARRIVO! UN ATTIMO!"

TOC TOCTOC

"Oscar, credo che non ti abbia sentito, meglio chetu vada ad aprire la porta!"
"Va bene .... vado! Tu vestiti!"
Raggiungo la porta con passo spedito e apro decisa.
"Cardinale, prego. Quanta fretta che avete!"
"Scusate Madame, ma dobbiamo affrettarci, visto che debbo confessare sia Voi che Vostro marito."
"Oh, non preoccupatevi, noi saremo velocissimi! Prego, accomodatevi in salotto! Mio marito arriva subito .... ah Cardinale, è permesso fare una confessione di coppia?"
"Ma cosa dite Madame?!! Non è possibile!"
"André, voglio che non mi lasci sola e che ci confessassimo insieme!"
"Oh su ... così faremo prima. ANDRE' sei pronto?!"
"Ancora un attimo! ... Sto mettendo le scarpe! Oscar, fa accomodare sua eminenza nel salottino!"
"Già fatto Andrè, ma non è il caso che ti fai bello. Io sono in vestaglia! Muoviti ... prima arrivi e prima finiamo! Ho appena concordato una confessione di coppia ....." dico sorridendo al cardinale.
"Madame, ma io non ho dato il mio assenso!"
"Ma io si, e Vi ricordo che qui comando io! E poi ... noi due siamo cresciuti assieme, quindi abbiamo peccati comuni"
"Madame, io non ho mai fatto confessioni di coppia, sarebbe la prima volta ..." rispondo imbarazzato, non voglio di certo contraddire una donna in stato interessante, e poi questa donna è davvero decisa, ha uno sguardo che fa paura.
"Ma io si, e Vi ricordo che qui comando io! E poi ... noi due siamo cresciuti assieme, quindi abbiamo peccati comuni"
"Madame, io non ho mai fatto confessioni di coppia, sarebbe la prima volta ..."
"C'è sempre una prima volta .... in alcuni casi la prima è anche l'ultima ... ma non sarà di certo il Vostro caso. Ditemi ... anche Voi sapete usare le armi?"
"Le armi? ... Ecco .. in gioventù anch'io ho avuto un precettore che mi ha insegnato ad operare la spada ma poisono entrato in convento e ... Madame, perché volete saperlo?" domando un poco preoccupato, che voglia sfidarmi a duello?
"Perchè io sono abituata a risolvere con le armi i miei problemi .... avete compreso vero?"
"Certo, certo Madame! ... Però questo non è il caso di utilizzarle .... dobbiamo pregare Nostro Signore affinché ci perdoni dei nostri peccati, in questo caso dei Vostri peccati ..."
"Nostri ..... comuni. Mi sono spiegata? Confessione di coppia! Chiaro? Andrè, forza, vieni e siediti qui. Ah ... potresti portarmi la mia spada?! E' accanto al comodino"
"Sssi si Madame ... co .. come desiderate!"
"Perfetto. Allora io mi siedo qui, sul divanetto, con mio marito accanto .... e la spada a portata di mano .... non si sa mai" Rispondo sorridente, odio le confessioni.
"Madame, anche Voi odiate le confessioni? Noto con dispiacere che la Vostra famiglia la pensi alla stessa maniera."
"Vedete ... io sono una persona molto riservata, come tutta la mia famiglia" dico mentre finalmente Andrè arriva, tutto ben vestito.
Siamo seduti di fronte l'uno all'altro, faccio il segno della croce, domando: "Chi vuole cominciare?"
Andrè ribatte: "A...assieme? Noi due assieme? Ma ..... si può?!" Domando un poco interdetto.
"Monsieur ... Vostra moglie è stata piuttosto .... convincente" Rispondo mentre guardo Madame.
"Cardinale, come la comprendo! .. Si, mia moglie è molto convincente!" rispondo sorridente.
"Bene ... quindi cominciamo? Sempre che per voi due vada bene. Sapete ... io dovrei anche vestirmi per questo matrimonio! E ho sonno ..... e la mia creatura continua a scalciare!"
"Si, avete ragione Madame! Purtroppo per me, non è la prima volta che celebro matrimoni notturni! ... Cominciamo! Ditemi Madame, di cosa Vi pentite?"
"Pentirmi? Io? Ma di nulla!" rispondo decisa.
"Ne siete davvero sicura?"
"Beh .... secondo Voi avere rubato la marmellata da bambina è un peccato? Rubato .... che poi era in cucina ... abbandonata su un mobiletto, ricordi Andrè? Tua nonna, quando l'ha scoperto, ci ha rincorsi per mezzo palazzo!"
"Ed io le ho prese anche al posto tuo, come sempre!Ahahahah ... Oscar devi ammettere che da bambina sei stata davvero terribile!"
"Adesso non esagerare .... beh .... insomma ..... anche uscire con i poni senza permesso ....."
"Sento ancora le urla di tuo padre! Ah ahah..."
Guardo questi due con attenzione, hanno vissuto praticamente in simbiosi, e si amano, tanto. Si vede.
"Bene, cioè male, questi sono peccatucci di bambini .... null'altro?!"
"Null'altro." risponde Oscar.
"Ne siete davvero sicura?"
"Cardinale, forse volete mettere in dubbio la mia parola?"
"Uhm .... no. Certo che no. Però .... se ho ben compreso siete un soldato. Avrete qualcosa sulla coscienza"
"Mi sono sempre difesa, nulla di più."
"E hai difeso gli innocenti! Ricordi il duello con il Duca di Germain?!" aggiungo facendo riferimento all'unica volta in cui ho avuto davvero paura.
"Aveva ... ucciso un bambino ... Cardinale, preferisco non ricordare. Andiamo oltre!"
"Sapete, talvolta parlare fa bene ..." rispondo con tono addolcito e comprensivo.
"Quando ne ho voglia, parlo con mio marito. Bene, adesso potete andare, visto che dovete prepararvi nuovamente per la celebrazione delle nozze di Victor."
"No no .... non credo proprio di avere finito! Ditemi .... mi sembrate una coppia molto unita"
"Lo siamo. Forse è peccato?"
"No .... però .... ho paura di chiedervelo ma .... avete atteso il matrimonio per ....." dico indicando la pancia di Madame.
Mi alzo in piedi aggrappandomi ad André e ribatto: "La questione non Vi riguarda. Andate a prepararvi per le nozze!"
"Oscar calmati. Tanto lo sanno tutti. Non c'è nulla di segreto. La nostra creatura è stata concepita prima del matrimonio. E nessuno dei due ne è pentito, anzi ...." dico cercando di calmare mia moglie.
"Quindi Monsieur Voi non siete pentito di aver violato le leggi di Nostro Signore?"
"Assolutamente no. Perdonatemi Cardinale, ma amare non può essere peccato"
"Se è puro amore no. Ops ... ma cosa mi fate dire!"
"Vedete .... quindi non abbiamo null'altro da aggiungere. Niente peccati. Quindi abbiamo finito Cardinale?!" Dico decisa, mentre sento la mani di Andrè stringere forte la mia.
Guardo madame afferrare la spada e sussurro: "Si, abbiamo terminato. Per accostarvi a Nostro Signore dovete recitare tre Pater Noster e tre Ave Maria."
"Certo Eminenza, lo faremo senza dubbio. Vi ringrazio per la pazienza ed il riguardo che avete avuto nei nostri confronti" Dico mentre stringo ancora la mano della mia Oscar, è davvero troppo agitata.
"A ... a più tardi ..." dico lasciando in tutta fretta la stanza. Certo che le donne di questa casa sono alquanto irruenti!
"Andrè .... ma mi spieghi perchè tutti si accaniscono contro la mia pancia?"
Mi avvicino a mia moglie, le tolgo la spada di mano, l'appoggio sul tavolo che è accanto a noi a noi, sussurro: "Amore non è il caso di agitarsi, infondo il Cardinale Sepe ha semplicemente fatto il suo lavoro."
"E il suo lavoro, come dici tu, è importunare le giovani donne in stato interessante?!" Dico un poco imbronciata.
"Dai, non pensiamoci e scegliamo i vestiti da indossare! Hai sentito? Siamo i testimoni! Che strano ... e pensare che sono stato gelosissimo di Girodelle e adesso addirittura sarò uno dei suoi testimoni di nozze."
"Il mio gelosone.....lo sai che ti amo, vero?!!" Dico in un sussurro posando le mie labbra sulle sue.
"Certo che lo so. Su, apriamo gli armadi e vediamo cosa potrà servire."
"Uhm....cosa vuoi che ci serva? Pantaloni, camicia, gilet....." Dico sorridendo.
"Un abito per te e pantaloni per me! Ah ahah ..."
Guardo male mio marito, un abito!! Ma perché tutti vogliono che io metta un abito?!!
"Uffa!!! Sei impossibile!!"
"Ah ahahah ..."
"Cosa c'è di tanto divertente?!! Io preferisco i pantaloni, ecco!"
Poso il braccio sulle spalle di mia moglie e portandola verso gli armadi, ribatto: "Mi piacerebbe che indossassi quello turchese, si intona con i tuoi splendidi occhi."
"Il completo maschile?!! Molto volentieri!!! Ah ahah ..."
Scoppio a ridere davanti all'espressione imbronciata del mio André. Temo proprio che dovrò indossare un abito femminile. Certo...se André mi guarda così.....



Esco dalla stanza di madame Oscar per recarmi nella mia stanza quando sento alle mie spalle la voce di suor Clotilde: "Cardinale Sepe!"
"Sorella!! Mi avete spaventato!!"
"Cardinale, credo che abbiate confessato i futuri sposi e i testimoni?"
"Certo Sorella!"
"Perfetto! Adesso tocca a Voi. Ho già avvisato padre Michel, Vi sta aspettando."
"Cosa?!! No no. Scordatevelo. Piuttosto, la cappella è pronta?"
"Ho provveduto a sostituire i ceri, i fiori sono freschi, visto che il conte Armand si è sposato solo stamattina. Ma Voi non potete certo indossare l'abito talare senza aver chiesto perdono a Nostro Signore dopo aver infranto il voto di castità."
"Sorella.. .ma cosa state dicendo? Io sono un Cardinale di Sacra Romana Chiesa, un elettore del Santo Padre!! Non Vi permetto simili affermazioni!! Chiedete perdono e chiudetevi in penitenza"
"Siete VOI che dovete chiedere perdono a Nostro Signore e non io! Cardinale, non vorrei che qualcuno ascoltasse la nostra conversazione, meglio appartarci nella stanza di padre Michel. Prego da questa parte!"
"Andate pure, io ho altro da fare. A dopo Sorella" Rispondo deciso, con tono secco e autoritario. Ma cosa vuole questa suora, possibile che non sapia che ella mi deve obbedienza? Ma io la scomunico, questa matta.
Vedo il Cardinale allontanarsi, urlo: "PENTITEVI!!! Altrimenti sarò costretta a fare uno scandalo!"
Mi volto, guardo questa pazza, alzo le spalle e mi allontano.
"CARDINALE! NON VI PERMETTERÒ DI OFFICIARE IN MATRIMONIO QUEI DUE GIOVANI, VOI SIETE UN PECCATORE!"
Sento la voce stridula di questa suora, completamente pazza, ma non intendo darle ascolto. Io sono un cardinale, un elettore del Santo padre. Lei è solo una povera suora, esaltata.
"Perfetto! Se volete che scoppi un altro scandalo e sia! Dirò a tutti che siete un peccatore impenitente, Voi Cardinale avete una donna con cui fornicate e BEN dieci figli! Se non volete che tutti lo sappiano andate immediatamente a confessarvi! PENTITEVI FORNICATORE!"
"Non intendo perdere tempo con le Vostre follie Sorella. Ricordatevi, umiltà e obbedienza!" Rispondo allontanandomi veloce.
"Visto che avete deciso, sono costretta a mettere al corrente della situazione non solo gli abitanti di questo palazzo ma anche alla Sacra Rota."
"Fate come credete Sorella! Io non ho nulla da nascondere!"
"Ano?!!! E la Vostra numerosa prole? Nemmeno quella avete da nascondere?"
"Sorella, finitela di importunarmi o potrei perdere la pazienza, Vi avviso"


Le grida della zia di mia padre mi distolgono da mio marito, mi allontano e dico: "Scusami caro, purtroppo non è serata, voglio capire perché quell'esaltata di mia zia stia urlando nel corridoio." Mi precipito alla porta e ascolto la loro conversazione e mi avvicino al Cardinale. "Eminenza, lo sapevo! Non poteva essere altrimenti vista l'amicizia che Vi lega con mio zio. Però .... avete ben dieci figli, nemmeno mio padre è arrivato a tanto!"
"Marchesa .... ma non avevate fretta di svolgere le Vostre funzioni muliebri? Su su .... avete poco tempo: tra mezz'ora Vi voglio nella cappella"
"Cardinale, le mie funzioni, come le chiamate Voi, possono attendere, mi intriga di più sapere dei Vostri figli. Ditemi, sono maschi? Femmine?"
"Marchesa, Vi scongiuro, ho da fare. Preparare un matrimonio non è un gioco. Su su ... andate!"
All'improvviso sento la voce dell'imperatrice: "E bravo a lu Cardinale, però! ... Cardinà avite (avete) battuto anche a chille e pourc (quel porco) di Ferdinando!"
"Signore ... ma in questa casa non si dorme mai?!" Domando rassegnato.
"Si vede ca site n'ospite ( che siete un nuovo ospite) nuovo! E no, qui si dorme poco."
"Oh Signore! Aiutatemi Voi! Ma in che casa sono capitato? E pensare che il mio amico Armand è sempre stato un uomo tranquillo, pio e devoto"
"Si cume no! Tranquillo ca namuliera (una moglie) e figlio a carico?! UèCardinà ma state scherzando?"
PENTITEVI, PENTITEVI TUTTI! .... AUGUSTIN!!!!!"

"Ronf ... fiiii .... ronf .... fiiiii"

"AUGUSTINNNNN!!!!" impreco bussando dietro la porta di mio nipote. "SU, SVEGLIATI!!!"
Mi sveglio di soprassalto, delle urla stridule giungono alle mie orecchie. Mi volto verso la mia Marguerite, anche lei è stata svegliata.
"Cara ... ma cosa starà succedendo? Non ne posso più! In questa casa non c'è mai pace!"
"Augustin, fin tanto che dal palazzo non andranno via i nostri ospiti, ovviamente anche zia Clotilde, qui non ci sarà mai pace!"
"Cara ... dal palazzo devono scomparire anche le nostre figlie! Da quando sono arrivate per il fidanzamento di Oscar e Andrè, qui non c'è più pace! Ti assicuro che non ne posso più. Domani caccio tutti, credimi!"
" E dove li vorresti mandare, sentiamo!"

"AUGUSTIN!!! APRI! TI HO DETTO DI APRIRMI!"

"Ma a casa loro, mi pare ovvio! Non ne posso davvero più!! Marguerite, io non apro, sappilo!"
"Ma cosa dici?! Sei per caso impazzito? Non puoi mandare via le nostre figlie, soprattutto con la situazione che il nostro paese sta attraversando."

"Ma cara ... io voglio solo un poco di tranquillità! E la notte vorrei dormire ..... domani caccio tutti!"

Continuo a battete i pugni, urlo: "AUGUSTIN!!"

"orrido e dico a Joséphine: "Madame, chista je ascite pazz! (questa è diventata pazza) Non capisco perché sta gridando allo scandalo?! Sarebbe opportuno portarla nu poco nei miei salotti e quelli di Versailles, poi voglio vedere se grida ancora allo scandalo!"
"Maestà avete perfettamente ragione. Il vero scandalo è vedere tutte quelle donne e quegli uomini libertini! In questa casa siamo tutte persone oneste e fedeli!" Rispondo decisa a sua MAestà.

Vedo il Cardinale Sepe allontanarsi, sussurro: "Cardinà è meglio che scappate, magari Vi risparmiate i sermoni de lu Generale."
"Grazie Maestà, credo che mi recherò nella cappella, dopo avere preso dalla mia stanza i paramenti sacri. Vi attendo tutti tra mezz'ora"
"Non mancherò. Cardinà sono sicura che prima della celebrazione delle nozze ne vedremo ancora delle belle."
"Spero proprio di no Maestà! Certo che questa famiglia è molto .... particolare!"
"AssajeCardinà, assaje! Scusatemi, come vedete non sono ancora pronta. Con permesso!" dico entrando in camera mia.

Avventura sulle Alpi - parte secondaWhere stories live. Discover now