Un generale e la sua truppa di femmine .... In attesa

31 1 6
                                    


Un generale e la sua truppa di femmine .... In attesa

Sono sul terrazzo del mio appartamento, osservo la carrozza preparata dai miei soldati per trasportare il cardinale Richelmy ben lontano dalla mia casa. Vedo la piccola scorta pronta, persino il colonnello D'Agout ha deciso di partecipare alla spedizione. Non fossi bloccata qui dalla gravidanza, mi sgranchirei volentieri con una bella cavalcata!
Sento Andrè avvicinarsi alle mie spalle, mi abbraccia leggero, appoggiando le sue mani sulle mie, sulla balaustra del terrazzo. "Oscar ... " sento la sua voce, un soffio tra i miei capelli, mentre Beau si appoggia ai miei piedi. Sento il calore del suo corpo, il suo pelo morbido sui miei piedi. Sorrido, Sophie, Andrè, Beau ... il mio mondo.
"Guarda Andrè! Finalmente il Cardinale va via! Adesso toccherà a Madame Batista!"
"Oh si, e onestamente ne sono solo felice! Pensa a quanti problemi in meno per tuo padre!"
"E per te, mio caro. E per quella sgualdrinetta che ha cercato di infilarsi nel tuo letto!" aggiungo sorridendo mentre Baeu si aggira tra le nostre gambe.
"Oscar, lo so che vorresti essere a capo della scorta ..."
"Ah si?! Ma dimmi come fai a saperlo?" Domando sorridendo.

Andrè sa leggermi dentro, nell'anima.

"Lo vedo da come sorridi, dai tuoi occhi ... "
"E pensare che mancano ancora molti mesi alla nascita della nostra creatura." mi tocco il ventre. "È gonfio, dovrò passare ai pantaloni con i laccetti." Sentenzio rassegnata all'evento.
"Non è gonfio ... contiene una vita. E' una cosa magnifica, non credi anche tu?" domando mentre appoggio una mano sul suo ventre, accarezzandola leggero, lento.

Oscar non è abituata a queste cose, lei è libera, vuole correre, tirare di scherma e cavalcare. Lo so.

"Beh si ... c'è una nuova vita. Chissà se sarà un maschio o una femmina?! ... Sai, comincio ad essere curiosa." guardo mia figlia. "Anche se sarà una bambina non significa che sarà di compagnia a Sophie. Guarda me e le mie sorelle, non abbiamo nulla in comune."
"Tuo padre ti ha tenuta lontana dalle tue sorelle ... ma i nostri figli cresceranno liberi e felici. In quanto al sesso ... per la salute mentale di tuo padre spero che sia un maschio ...."
Vedo Andrè sorridere. "Come darti torto. Se fosse una femmina mio padre impazzirebbe ... questa sua ricerca dell'erede è estenuante." mi porto il dito alla bocca e con tono giocoso sussurro: "Scccch non farti sentire dal mio povero padre! Ih ih ih ... in tutta onestà non mi dispiacerebbe se fosse un maschio, mi piacerebbe fare questa nuova esperienza ma lui non deve saperlo!"
"Ih ih ... non posso darti torto ... anzi ... sai, potremmo attendere alcuni giorni dopo la nascita per comunicare a tuo padre il sesso ...." aggiungo sorridendo, mentre vedo che Oscar sorride, con aria dispettosa, lo stesso sguardo che aveva da bambina.
"Ma lo sai che ci ho pensato anch'io! Però qualche giorno mi sembra troppo, sai è per via del nonno, non vorrei che rimanesse stecchito a causa del nostro scherzetto."
"No aspetta ... tuo nonno rimarrà qui fino al parto? Tu ... tu ne sei sicura? Cioè, non è che mi dispiaccia però ... troppe generazioni di Jarjayes ... insomma ...."
Osservo Andrè. " Hai un'aria preoccupata, forse temi che se fosse una femmina questa volta sarebbero ben due i Jarjayes a rincorrerti per tutto il palazzo?"
"Cosa?!"
"Mio nonno non andrà via finché non avrò la creatura."
"Quindi dovremmo attenderci mesi di brontolii ... e bastonate?!"
"Magari brontolii per me e per te invece tante bastonate se non sarai stato capace di dargli l'erede! Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah ... Oscar ... ti scongiuro, mi basta già tuo padre ... se ci si dovesse mettere anche tuo nonno ... potrei sfoderare la spada per difendermi!"
"Contro mio nonno?! Ma sei impazzito?! Lui è il capostipite della famiglia! Ah ah ah ...."
"E allora? Dovrò pur difendermi ... o vorresti rimanere vedova?!"
"Non potrebbero mai ammazzarti, tu servi! Ah ah ah ... hai il compito ingrato di dare l'erede alla famiglia ah ah ah ..."
"Eh, ma se fallissi ancora i tuoi avi potrebbero accanirsi contro di me ... non trovi? Ed io devo essere pronto a difendermi!"
"Andrè! Ah ah ah ... scusami ma la tua espressione è magnifica, impagabile direi!"
"Ah ah ah ah" scoppiamo a ridere mentre vediamo il cardinale uscire dal castello, ingobbito, e salire sulla carrozza, con il suo piccolo seguito di prelati, segretari ed altro personale.
"Bene ... e uno se ne va!"
"Avanti il prossimo, anzi le prossime ah ah ah ..."
"Oh si ... ma adesso Madame ... Voi dovreste occuparvi un poco del Vostro povero marito ... non trovate?!" aggiungo con tono impertinente.
"Con molto piacere! Rispondo posando un piccolo bacio sulle sue labbra. "Uhm ... ti amo Andrè ..." sussurro a fior di labbra, mentre assaporo le sue.
"AAAAUUUUUUUUUUUUUUU"
Beau attira la mia attenzione. "Si può sapere cosa ti prende? Perché ululi?"
"AAAAAAAAUUUUUUUUUUU"
Lo osservo mentre ulula alla vista della carrozza che parte ed esce dal cancello del castello.
"AAAAAAAAUUUUUUUU"
"Magari è felice?!"
"Oppure lo sta salutando! Ah ah ah .."
"Ah ah ah ah ah! Vieni qui madame Grandièr ... voglio che tu sia felice ..." poso un bacio sulla pelle del suo collo, "Appagata" poi un altro, un poco più in basso, "Soddisfatta!" ed aggiungo un altro bacio sempre un poco più in basso.
Sento la voce calda e sensuale di Andrè, le sue labbra sulla mia pelle, le sue mani scendere in una leggera carezza, mentre mi sfila la veste da camera. Poi di colpo mi solleva, mi prende tra le sue braccia e mi posa con attenzione sul letto.
"Andrè ..."
"Oscar ... ti amo da impazzire ..."
"Anche io Andrè ... " sussurro mentre Andrè mi bacia, mi accarezza. Lo amo, lo amo da impazzire.




La carrozza esce dal cancello, svolta verso sud e trotta veloce fino a raggiungere lo stradone di Francia, poi svolta ad est, in direzione della capitale, Torino. Ci vorrà una mezz'ora per raggiungere la porta di accesso alla città, sempre che la stessa sia aperta e il cardinale riesca ad accedere oltre la cinta muraria.
Intorno a noi la strada è illuminata solo dalla luna, alcuni cespugli affiancano la strada.
"Gerard ... speriamo di raggiungere le porte di Torino in fretta e senza problemi!"
"Alain, mi sto guardando intorno, non c'è nessuno però ho un brutto presentimento."
"Ah no ... in caso di assalto io questo pazzo non lo difendo, sappilo!"
"Magari ti guadagneresti un posto in paradiso ih ih ih ..."
"Non credo proprio Gerard ..."
"Su su, non fare quella faccia ah ah ah ... Alain dovresti guardarti allo specchio, hai una faccia ah ah ah ..."
"Ho la mia faccia ... Gerard!"
TONF TONF TONF
"Hai sentito?!"
Mi svolto di scatto. "Si, certo che ho sentito!"
"FERMATEVI!! ARRENDETEVI!!!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaWhere stories live. Discover now