Un matrimonio notturno

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Un matrimonio notturno

"Andrè, Andrè! Come va il tuo didietro? Vuoi che ti spalmi un poco di unguento?" domando preoccupata per il mio povero amore infortunato.
"No, grazie ... sto meglio! Su Oscar, vai a prepararti, si sta facendo tardi! ... Chissà perché là fuori stanno urlando?"
"Non ne ho idea .... anche se sono sicura che la zia c'entra! Sei sicuro di stare bene? Ed il raffreddore? Vuoi fare un bel fumento?"
"No, no, lo farò domani."
"Non vuoi proprio che mi prenda cura di te! Hai forse paura?!" domando con tono di sfida mentre cerco nei cassetti tutti l'occorrente. "Biancheria, calze di lana, reggicalze, camicia lunga, corsetto ..... uffa, quante cose!"
"Tutti accessori che servono alle donne! Ih ih ..."
"Ti piace vedermi alle prese con questa roba, vero?"
"Si, non lo nego. Mi piace vederti con in mano tutta questa biancheria femminile, imbronciata e scocciata.
"Ecco .... io preferisco gli abiti maschili! Se mi sacrifico ad indossare tutte queste .... trappole, è solo per te. Vedi di ricordartelo, maritino mio!" Dico puntando il mio dito contro il suo petto.
"Si, certo ma ... Oscar, non puoi presentarti in abiti maschili in determinate occasioni, senza contare che sarai una dei testimoni."
"A me non interessa affatto. Sappi che se metto una gonna ... lo faccio solo per te! Quindi ..... voglio una ricompensa per la fatica!" Guardo mio marito con sguardo deciso ma ammiccante, sorridendo maliziosa.
"Ricompensa? E quale?"
Mi avvicino piano al mio Andrè, mi alzo un poco sulle punte dei piedi e sussurro al suo orecchio: "Secondo te, cosa posso desiderare io?"
"Ecco ... io ... non saprei ..."
"Davvero?" poso un dito sul petto del mio Andrè ed inizio a girargli attorno, piano, con passo lento, sfiorando la sua pelle. Lo sento ansimare un poco, inizio a vederlo sudare. Allora non gli sono indifferente, devo solo trovare il modo di sedurlo. Forse Joséphine ha ragione .... ci vuole tattica, come in battaglia.

"O ... Oscar ... cosa fai ... lo sai che ci aspettano!"
"Ci aspettano .... appunto .... aspettano" Sono vicino al mio Andrè, sento la sua pelle liscia sotto alle mie dita. Lo guardo negli occhi, passo una mano tra i suoi capelli, lo accarezzo, poi piano poso le mie labbra sulle sue.
"Ti .. prego Oscar .... io ...non ..."
"Tu ... non ,.... cosa? Tu si ..... "
"Io vorrei ma ..." il mio ventre si appoggia a quello gonfio di mia moglie, sento muovere la creatura, mi allontano di scatto e dico: "Scusami Oscar, debbo andare nella toilette."
"Eh no! Non ti scuso affatto!! Scegli Andrè, o ti metti a funzionare, come marito intendo, o ti sfido a duello! E non sto scherzando!"

Vedo mia moglie furiosa stringere i pugni mentre mi parla. Ha un tono di voce deciso, secco ed autoritario.

"Cosa?! Questa poi! Tu mi sfideresti a duello! Ma ..."
"Ma cosa? Allora? Sono diventata così poco attraente? Eppure a me non sembra ... insomma ..tu prima hai reagito ... lo so che questa pancia mi rende goffa .... e so anche che sto diventando come Jo .... sarà la gravidanza .... in ogni caso devo sfogarmi, quindi puoi scegliere tu il come: il letto e o la sala d'armi!"

Oh no e adesso? Cosa le dico? Io la amo da impazzire, lei è bellissima ma .... Quando sento la nostra creatura muoversi nella sua pancia .... Niente. Mi passa qualsiasi idea.

TOC TOC

"Oscar, sono io Joséphine, apri! Anzi, entro!" dico facendo irruzione. "Oscar, non indovinerai mai cosa ho scoperto ..."
Mi volto di scatto verso mia sorella mentre vedo Andrè approfittare della disturbatrice per correre nella toilette. Accidenti a Jo ed al suo pessimo tempismo.
"Joséphine!! Tu .... tu .... accidenti a te! Ecco!"
"Io cosa?!! ... Senti questa! Oscar tieniti forte e ascolta! Il Cardinale Sepe può vantarsi di funzionare meglio di nostro zio Armand ..."
"Oh ... Joséphine! A me certe cose non interessano! Ma tu, proprio questa notte hai deciso di trascurare tuo marito?!" domando indispettita.
"Eh no, io non ho ancora finito. Il nostro Cardinale ha ben dieci figli, dieci ... capisci?! Altro che Armand de Jarjayes!"
"Però .... è molto più prolifero di te! Joséphine, dimmi, vorresti forse raggiungerlo?!"
"Oscar .... non è possibile prevedere ciò che accadrà. Il mio motto è: sarà ciò che Nostro Signore vorrà."
"Uhm ... sarà ... ma tu non me la racconti giusta. Ora però scusami, devo ancora vestirmi ... e terminare una certa discussione con mio marito. E ti assicuro che se non mi asseconderà ... rimarrò vedova!"

Le parole di mia sorella mi fanno sorridere.
"Tu vedova?!! Noooo!!! Non ci credo! Ah ahah ..."

"Non guardarmi così e soprattutto non ridere, non è questo il momento! Oh no! E pensare che debbo anche decidere cosa indossare!"
"Va bene, va bene!! Ti lascio .... a tuo marito! A dopo sorellina!!!"
"A dopo Joséphine! Dico mentre vedo mia sorella lasciare sorridente la mia stanza. "André! ... André!"

Sono nella toilette a cambiarmi d'abito quando sento la voce di mia moglie: "Oscar ... mi sto cambiando ..."
"André ... ma io ..."
Faccio capolino e continuo: "Ti ricordo che a breve dovremo prendere parte alla cerimonia ..."
"Si, lo so!"
"Oscar, è meglio se cominci a prepararti!"
"Capitano Grandièr, qui gli ordini li do io. Vi ricordo che siete un mio sottoposto! Comunque, avete ragione, vado a vestirmi!" dico rassegnata mentre apro l'armadio. "Ma guarda cosa mi doveva capitare! ... Prendere parte a un matrimonio nel cuore della notte, e tutto per colpa di quell'esaltata della zia Clotilde! .... Vediamo quest'abito ... azzurro, come il colore dei miei occhi ... André lo preferisce ed io lo voglio accontentare nella speranza che mi trovi attraente! .... Vediamo le scarpe ... si queste vanno bene, sono le più comode ...pure le scarpine metto, pur di piacergli! Accidenti, ma da quando sono diventata così?!"



"Mafalda ..."
"Dimmi Bartolomeo!"
"Debbo recarmi nella stanza di Madame Joséphine, nostra figlia è lì."
"Aspetta caro, vengo con te! Voglio vedere nostra figlia prima di raggiungere la cappella, voglio vedere cosa ha indossato."
"E va bene, andiamo!"



Sistemo l'ultima ciocca di capelli della sposa e dico: "Ecco ... adesso sei perfetta!"
"Grazie Joséphine, sono commossa per ciò che fai per me!"
"Su, su mia cara .. pensa che tra poche ore diventerai la Contessa de Girodelle! Ih ihih ...."
"Ancora non riesco a crederci ... io la moglie di Victor!"
"Ah ahah ... Su, ragazza mia, non fare quella faccia, infondo lo sei diventata qualche ora fa o sbaglio? Ih ih ...."
"Siiii .... oh Joséphine solo con te posso parlare liberamente, sei l'unica che mi capisca!"
"Lo so, cara! In questo palazzo sono tutti così noiosi!" rispondo sorridendo. Una famiglia di bacchettoni ..... eppure è così bello fare certe cose!!
"Sapessi quanto sono felice!"
"Invece lo immagino! Ih ih ... Elena, voglio darti un consiglio..."
"Dimmi!"
"Visto che tu e Victor vi sposate, in via del tutto eccezionale, senza ricevimento e quant'altro, ecco io avrei un suggerimento ..."
"Quale?"
"Appena rientrerete dalla cappella fuggite!"
"Fuggire! E per andare dove?"
"Non certo a casa dei tuoi futuri suoceri o qui a palazzo! Sai, qui anche i muri hanno orecchie!"
" E dove dovremmo andare?"
"Nel casino di caccia dei Jarjayes! Aspetta ... adesso ti do la chiave. Sai, ne conservo una copia ..."
"Ma Jo ... io ..."
"Oh ragazza mia, vedi di darmi ascolto!" Ribatto mentre apro il cassetto del secrétaire per prendere la chiave e porgergliela. "Ecco! Non mi resta che augurarti buon divertimento!"
Prendo la chiave, la infilo in tasca e dico: "Grazie Joséphine, sei un angelo!"
"Oh mia cara ragazza, sono ben lontana dagli Angeli! Ih ih ... Con Charles mi trasformo in un diavolo! Ah ahahah ..."
"Joséphine! Ah ahahah ..."


Mia moglie ed io lasciamo la nostra camera e percorriamo i corridoi fino a raggiungere la camera di Madame Joséphine, busso.

"Marchesa, possiamo entrare?"

"Elena, è tuo padre!"
"Si. Povera me, spero che non mi rimproveri ancora."
"E tu lascialo dire, tanto presto sarà tutto finito! ... Avanti Conte! Prego entrate!"

Apro con vigore la porta, mia moglie ed io facciamo il nostro ingresso e scrutiamo severamente nostra figlia. Elena ci sorride, ci viene incontro e dice: "Madre, Padre, spero che il mio abito Vi piaccia!"
Bartolomeo ribatte: "Ma hai indossato un abito bianco! Elena, quest'abito non ti si addice! Dovevi sceglierne un altro, magari nero!"
Vedo Joséphine venirmi in aiuto: "Ma cosa dite Conte?!! State scherzando o cosa! Elena è una ragazza bellissima ed ha tutto il diritto di andare all'altare con un abito bianco. E poi ne abbiamo già parlato!"
"Ma Marchesa ..."
"Marchesa un bel niente! Siete ospite di mio padre e di conseguenza ospite di questa casa ed io in qualità di una dei testimoni degli sposi esigo che sia IO a scegliere l'abito per la sposa. Obiezioni?"
Mia moglie sussurra: "No ... no Marchesa, come desiderate!"
"Perfetto!"
"Contessa Mafalda dovreste raggiungere gli altri alla cappella mentre Bartolomeo ... emm ... mi concedete di chiamarvi così oppure preferite che Vi chiami conte di Costigliole?"
"Bartolomeo va benissimo Madame!"
"Perfetto! Dunque Mafalda andate di sotto, le vetture sono pronte. Elena e Bartolomeo saranno gli ultimi ad arrivare!"
"Si ... si ... come desiderate Marchesa ..."
"Suvvia ... chiamatemi Jo!"
"Si ... certo .. Jo! ... Caro, ci vediamo dopo."
"A più tardi mia cara!"
Rimango solo con mia figlia e con tono severo dico: "Il tuo ... coff .. coff ... fidanzato ... forse è meglio chiamarlo marito, si è già diretto in chiesa con la sua famiglia, adesso tocca a noi!"
Sorrido appena e sussurro: "Padre, almeno ditemi se sono bella ..."
Scruto severamente mia figlia e ribatto: "Non è un vestito che rende belli. Elena, ti ho insegnato che la vera bellezza è quella che abbiamo dentro!"
Bacio timidamente mio padre e sussurro: "Grazie Padre ..."

Assisto alla breve conversazione tra padre e figlia e sorrido felice.

TOC TOC

"Jo ... sei ancora qui?"

Sussurro: "E' Charles. E' venuto a prendermi!" dico aprendo la porta. "Entra caro!"
"Buongiorno Conte di Costigliole!"
"Umm ... Buongiorno Marchese!"
Guardo mia moglie e sussurro: "Sei splendida come sempre ..."
"Grazie Charles!"
"Sei pronta per recarci alla cappella?"
"Ma certo caro! Dimmi, sono già tutti lì?"
"Si, tranne noi, visto che hai aiutato Elena a prepararsi." Guardo la sposa e dico: "Scusatemi Elena, sono stato scortese ... siete bellissima ... sono sicuro che non appena Victor Vi vedrà, rimarrà senza parole!"
"Grazie Marchese!"
Sorrido a mio marito e dico: "Charles, meglio andare!"
"Si, Jo." Dico porgendo il braccio a mia moglie.

Vedo i Marchesi di Liancourtlasciare la stanza, guardo mia figlia e, con modi burberi, le porgo il braccio e dico: "Andiamo!"
"Si ... Padre ..."



Entro nella cappella per controllare che sia tutto in ordine, in attesa che arrivi la sposa. Victor è con noi. L'imperatrice mi si avvicina e dice: "Generà, in tutta onestà non ho mai presenziato a un matrimonio notturno."
"Nemmeno io Maestà ... ma ormai mi sto abituando a tutto." rispondo un poco sconsolato.

Osservo il generale, è vestito in maniera impeccabile, ha indossato la sua alta uniforme, con le mostrine lucide e la spada sul fianco. Perfetto anche se ha dormito ben poche ore.

"Generà quando parlate a cussìvuje mi fare murì! Ah ahah ... e nu mi guardate in questo modo! Ho detto che la Vostra espressione mi piace, mi fate morire! Ah ahah ..."
"Maestà Vi assicuro che a breve sarò io a morire, visto che non ho un attimo di pace!"
"Avite raggione Generà!"

"Oscar hai l'aria stanca ... mi dispiace amore mio! Non vorrei che ti sentissi male ..."

Guardo Andrè, mi sta osservando con un poco di apprensione. In effetti ho un poco di stanchezza ... è stata una lunga giornata, abbiamo dormito pochissimo ed ora siamo qui, nella cappella, per celebrare un matrimonio notturno.

"Ma no, André! E poi, non appena torneremo a palazzo andrò immediatamente a dormire!"
"Spero che Elena non tardi ..."
Vedo venirmi incontro mio nipote George. "Zia Oscar ..."
"George ..."
"Zia avete visto le due future consuocere come si guardano? Sembra che vogliano sfidarsi a duello! Ih ih ..."
"Ti prego nipote, ci manca solo uno scontro tra le famiglie!"
"Umm ... Zia, sinceramente mi meraviglio di Voi, eppure per anni avete frequentato Versailles, quindi sapete come vanno queste cose o sbaglio?"
"No, non sbagli, ma io spero che tutto vada bene."
Andrè esclama: "Guarda Oscar! Sta arrivando la sposa al braccio di suo padre!"
George, ribatte: "Che il Signore ci assista!"

"Armand, ma lo sai che sei così buffo! Ih ih ..."

Osservo per bene mio marito. Ha indosso una sottoveste candida, ricamata, con sopra una tonaca rossa ed i paramenti sacri. E' buffo ... mio marito ... indossa ancora una volta la sua uniforme. Però è bello ...... il rosso gli dona molto.

"Anna .." rispondo in un sospiro, spalancando le braccia.
"Scusami caro ma ... è così strano vederti vestito in questo modo! Ed io che pensavo di non vederti mai più visto indossare questi abiti!"
"Nemmeno io Anna. E pensare che a quest'ora ... tu ed io ..."
"Armand, ti prego siamo in chiesa ..." dico un poco scandalizzata.
"Lo sooo! Io volevo tanto trovarmi nel nostro letto ... soli .." Dico guardando negli occhi mia moglie.
"Armand!! Non guardarmi così! ... Tuo zia ci sta guardando male!"
"Uff ... anche mia zia!"
"Armand guarda! .. Sta arrivando tuo fratello"
Mio fratello mi viene incontro e dice: "Armand, la sposa è arrivata!"
"Lo vedo Augustin ma Marcello non è ancora pronto, vado a vedere!"
"Ma come! La sposa è arrivata e il tuo amico non è ancora pronto?! Ma che razza di prete è?!"
"Ti prego Augustin, considera che quel povero uomo si è occupato delle confessioni e quella in particolar modo di Victor è durata più di due ore, senza contare che si è occupato anche delle confessioni dei testimoni e della sposa. Non credi che sia stanco?"
"Si, forse hai ragione, ma tu vai a vedere se è pronto. Su cosa aspetti? Sbrigati!"
"Si, adesso vado! .. Scusami Anna ..."
"Non preoccuparti Armand, raggiungo Marguerite."
"Su su Armand, muoviti! E smetti di guardare con bramosia tua moglie, almeno adesso che indossi l'abito talare e siamo in chiesa!"
"Prendimi anche in giro fratello, tanto tu non puoi capire!"
"Suvvia! Pensa che tra qualche ora sarà tutto finito e tu potrai stare con tua moglie, a Carlo ci penserò io."
"Sempre se lo vorrà?!"
"Lo vorrà, lo vorrà ... Ih ih ... Su dai muoviti! VAI! Veloce!"
"Si, si ... vado ..." dico allontanandomi a passo marziale.


Sono al braccio di mio padre ed entriamo in chiesa. Scruto da lontano il mio Victor che è in compagnia della sua famiglia, mia madre e mia zia Giovanna.

Appena vedo arrivare il Conte di Costigliole e sua figlia vado loro incontro e dico: "Ben arrivati! Elena siete splendida! Mio nipote Victor è un uomo fortunato."
"Grazie Generale!"
"Il Cardinale Sepe non è ancora pronto, so che non è usuale ma penso che sia il caso di salutare gli altri, prego Bartolomeo, raggiungiamoli."
Rispondo bruscamente: "Tanto questo è un matrimonio alquanto strano!"
"Su, su Bartolomeo, l'importanteè che i ragazzi si sposino e siano felici."


MI volto verso l'ingresso e vedo Elena entrare al braccio di suo padre. E' bellissima con indosso un vestito chiaro, ricamato con dei sottili fili dorati. Ha un'ampia scollatura che lascerebbe scoperte le spalle se non ci fosse un pizzo bianco a coprirle fino a raggiungere il collo. Le maniche sono lunghe fino al polso e cadono in uno stretto svolazzo che raggiunge quasi terra. La gonna è ampia, morbida e vaporosa e ondeggia al suo incedere.
La vedo sorridere felice, con i suoi occhi nocciola spalancati, la pelle candida con le gote appena arrossate, i capelli raccolti in una elaborata acconciatura.
Quanto è bella ... ed è ormai mia moglie, ai miei occhi, per il mio cuore e per il mio corpo.

Elena ed io arrestiamo il passo e il Conte di Girodelle mi dice: "Buon giorno quasi consuocero!"
Mia moglie ribatte con tono stizzito: "Ma quale buongiorno! Mia figlia ha perso la sua virtù a causa di quel ... mandrillo di Vostro figlio."
"Mio figlio è un uomo!! È Vostra figlia che avrebbe dovuto resistere!!!"
"Resistere?!!! Vi ricordo che Vostro figlio è un uomo navigato!"
"Certo!! Lui ha esperienza e competenza!!!"
Mi porto il ventaglio alla bocca e rispondo indignata: "Ohh ma che orrore! .... Bartolomeo, non avremmo dovuto accettare la proposta del Generale Jarjayes. Lui sapeva tutto e si è guardato bene ad omettere la questione, è tutta colpa sua!"
"Cara....a me dei suoi trascorsi poco importa .... mi interessa il presente!!"
"Ma Barty, cosa dici? E se avesse contratto una malattia venerea?"
"Oohh...sarebbe già morto!"
Ascolto le parole dei futuri suoceri di mio fratello, avanzo e ribatto: "Un momento! Noi siamo una famiglia rispettabile. E mio fratello non è nè un mandrillo e tanto meno ha mai contratto una malattia venera. Mi sono spiegata?"
"Madame......queste faccende non Vi riguardano!!"


Entro nella cappella al braccio di André. Purtroppo mi ha convinta a mettere questa trappola....in cambio mi ha promesso di dedicarsi a me per tutto il giorno.
Sento i discorsi di queste squinternate, sono senza parole.
"Madame Mafalda!! Ma se proprio Voi a Collegno mi avete domandato delle competenze ehm.... intime .... di mio cugino!!!"
Ascolto le parole del mio ex Comandante, ho l'impressione di sprofondare per l'imbarazzo, guardo mia madre e protesto: "Cosa avete fatto? MADRE!!!! Ma come avete osato chiedere una cosa simile a madame Oscar?"
Arrossisco e ribatto imbarazzato: "Ma Vi rendete conto di ciò che asserite? Abbiate un poco di rispetto con il sottoscritto che tra qualche minuto diventerà Vostro genero!"
Monique ribatte: "Ben detto fratello, fatti rispettare!"
"Un genero molto vissuto!!!"
"Se volevate un uomo meno vissuto per Vostra figlia, potevate sceglierle un marito più giovane, un ragazzo e non un uomo come mio fratello!"
"Un ragazzino non è..... competente!! Ma Vostro fratello lo è fin troppo!!!"
"Appunto Madame!!! Piuttosto vedete di accontentarvi! E poi, li volete o no dei nipoti? Ebbene, mio fratello sarà in grado di darveli, vista la sua esperienza."
"O forse ha già figli sparsi per l'Europa intera?!!! Aaaahhhhh!!!"
Mio fratello ribatte: "Madame!!!! Ma cosa dite?! Con tutto il rispetto verso mia moglie, e si, perché ritengo Elena già mia moglie, Voi siete davvero offensiva! Date l'impressione che non siate la madre della mia Elena!"
"Aahh...fate poche storie mio quasi genero!!! Voi avete un passato .... ingombrante!!"
"Ma Voi ne eravate a conoscenza e mi avete accettato come fidanzato di Vostra figlia!"
"Io non ne ero a conoscenza!! Madame Oscar vi ha dipinto come un bravo ragazzo!!!"
Vedo la mia Oscar accigliarsi e ribatte severamente: "Un momento Madame! Voi mi avete chiesto se Victor fosse una brava persona ed io Vi ho semplicemente riferito ciò che penso!"
"Ma non mi avete detto che ha dei trascorsi così..... vivaci!! Insomma, fare esperienza è una cosa, acquisire competenze anche .... ma provare tutti i letti di Francia è davvero .... eccessivo!!!"
"MA BASTA!!! SIAMO IN CHIESA!!! VERGOGNATEVI!!!"
Sentiamo la voce dello zio Armand redarguirci con rabbia!!!
Girodelle ribatte: "Cardinale, io davvero non ne posso più! Prego officiate il mio matrimonio"
Mafalda ribatte: "Ma cosa dite Victor! Anche se il Conte Jarjayes indossa la veste di chierichetto, dimenticate che è un uomo sposato?!! E pensare che la sera che ci siamo conosciuti nella contea Sabauda ci avete presi tutti in giro! Vi eravate camuffato da Cardinale quando avevate già una moglie!"
Monique ribatte: "E ha fatto bene! Madame, il mondo avrebbe perso un grande uomo!"

Vedo mio padre sfilarsi un guanto e colpire in pieno volto il mio povero Victor e dire con tono altero: "Ora basta!! Esigo soddisfazione!! Girodelle, Vi sfido a duello, ora subito!!"
"Conte Bartolomeo, il mio onore mi impedisce di incrociare la mia lama con quella del padre della donna che amo."
"Me ne frego del Vostro onore!!! Muovetevi o giuro che questo matrimonio diverrà un funerale!! Il Vostro!"
"Bouuuu ... nooooil mio Victor!! Ahhhhbouuuuu..."
Monique ribatte con rabbia: "Ma siete per caso impazzito? Come Vi salta in mente di sfidare a duello mio fratello?!"
"MADAME!"
"ORA BASTA! Non potete trattare in questo modo mio fratello."

"Marguerite, ma che diavolo sta succedendo? Ma Costigliole è davvero impazzito?"
"Caro, meglio intervenire se non vogliamo che il Cardinale Sepe impartisca l'estrema unzione al povero Victor..."



Sono al braccio del mio Augustin, quando vedo Madame Battista avvicinarci, guarda mio marito e dice: "Geneeeraleee fate qualcosaaa, intervenite, altrimenti mia nipote rimarrà vedova ancora prima di sposarsi!"
"Bartolomeo....io ti capisco ... benissimo. Ma sfidare a duello Victor non servirebbe a nulla. Prima lasciali sposare ... poi potrai gettarlo nella fontana .... come ho fatto io con quattro dei miei sei generi!! E pensa che uno l'ho pure colto in flagranza .... o quasi!! Un vero scandalo!!!"
"Jarjayes ma dite davvero? Lo avete colto in flagranza di reato? Ohhh ma è vergognoso! Ditemi, chi è questo degenerato che ha osato farvela sotto il Vostro naso?"
"Eh .... il più giovane .... " Rispondo un poco imbarazzato, proprio il più giovane .... Il mio pupillo, allevato da me, nella mia casa! Ahhhh!
"PADRE!!! TACETE O GIURO CHE VI SFIDO IO A DUELLO!!! Anche con questa pancia!!!"
"ORA BASTA!!! PENTITEVI TUTTI, DANNATI FORNICATORI!"
Bartolomeo ribatte: "Madame Conte Oscar, non è il caso che Vostro padre aggiunga altro, ho inteso perfettamente di chi si tratta. ..."
Monique sussurra al mio orecchio: "Umm ... Victor, beata la bionda, lei si che è fortunata!"
"Smettila Monique! Ma ti pare il momento?"
"E' sempre il momento per ammirare quell'uomo!"

Il padre di Girodelle ribatte: "NON NE POSSO PIU'! VOLETE DAVVERO CHE MIO FIGLIO SPOSI ANCORA VOSTRA FIGLIA?"
Il Cardinale Sepe con le mani giunte ribatte: "Signori, siamo nella casa del Signore .."
Suor Clotilde ribatte stizzita: "Finalmente sento dire qualcosa di sensato!"
"E allora vogliamo celebrare queste nozze?!! Su forza, questa è casa mia e qui comando io!! Cardinale Sepe, sistematevi sull'altare. Voi due ... fornicatori, in ginocchio davanti al Cardinale!! Testimoni...ai Vostri posti!!! VELOCI!!!!"
"Nooo ... Prima che questo uomo navigato diventi mio generodovrò averesoddisfazione!"
"AHHHH IL MIO BAMBINO! GENERALE JARJAYES E' TUTTA COLPA VOSTRA!"
"Mia, Madame! E cosa avrei fatto?"
"Come cosa! Avete caldeggiato questa unione! Ahhhhhh"
Il dottor Lassonne sussurra: "Meglio che vada a prendere la mia borsa, tra poco ci sarà almeno un ferito."

"Basta!! A palazzo Jarjayes decido io dove e quando si svolgono i duelli. Ora c'èun matrimonio da celebrare ... il duello può attendere! In quanto te Victor, vedi di ricordarti che hai mancato di rispetto ai conti di Costigliole nella mia casa!!!"
"Avete perfettamente ragione Generale, ma oramai non posso tornare indietro..."
"Screanzato che non sei altro! Forza, sistemati davanti all'altare o giuro che assaggerai anche la mia spada!"
Sto quasi piangendo, vedo maltrattare il mio povero sposo, sussurro: "Ti prego Victor, vai! Tra poco sarà tutto finito..."
"Ma Elena ... davvero vuoi che mi batta prima del matrimonio? Lo sai vero che non posso battere tuo padre .... non sarebbe corretto nei suoi confronti" rispondo sincero.
"Ma no, cosa hai capito?! Victor, corri verso il sacrale ... perché ... io non ce la faccio più! Sniff ... sniff .."
"Subito Elena!" Rispondo afferrando la sua mano e correndo verso il sacrale della chiesa. Sono felice, come non lo sono mai stato prima!

Vedo mia figlia correre mano nella mano con il suo ... fidanzato, urlo: "GIRODELLE!!! MI PAGHERAI ANCHE QUESTA!

Con tono concitato dico al mio amico Cardinale: "In vita mia non ho mai assistito a nulla di simile!"
"Nemmeno io amico!"
"Forza Marcello, meglio muoversi."
Assito sorridente a tutta le scena, Victor sembra essere diventato un ragazzino.
Mi volto verso Andrè, gli sorrido felice, lo guardo nei suoi splendidi occhi verdi e sussurro: "Andrè .... almeno noi abbiamo avuto una cerimonia normale .... non mi lamenterò più delle stranezze di mio padre ...."
"Ih ihih ... Nemmeno io amore mio. Te lo giuro! Ih ihih ..."
Appoggio il braccio su quello di mio marito e piano ci avviciniamo al sacrale, a fianco di Victor, come vuole la tradizione. E' curioso, saremo i testimoni di nozze di un uomo che poco più di un anno fa aveva chiesto la mia mano ....
Mentre cammino sento una scarpina infilarsi nell'orlo del vestito, faccio forza sul braccio di mio marito per non cadere a terra. "Accidenti Andrè ... questo abito è una trappola!"
"Oscar ma hai indossato le scarpine da donna?"
"Si .... " Dico imbarazzata. "L'ho fatto per te ..... così dopo potrai divertirti a sfilarmele ..... " sussurro appena a bassa voce.
"Oscar ...." dico in un sospiro, piano piano .... Quanto la amo!
"Dimmi ........"
Guardo perplesso mia moglie e sussurro: "Nulla Oscar ... nulla!"
"Uhm ... sicuro Andrè? O forse mi nascondi qualcosa?" domando a bassa voce sedendomi nella poltroncina a me assegnata.
"Cosa vuoi che ti nasconda?!"
"Non lo so ....."
"La verità che siamo esausti. Oscar sono tante ore che siamo svegli, io non so come tu faccia."
"Su su ... abbiamo fatto ben di peggio in vent'anni di vita militare! Dai dormiglione!!" rispondo sorridendo ripensando alle lunghe dormite che ha sempre fatto Andrè. Io sono sempre stata mattiniera, subito pronta e scattante. Lui invece .....
"Già .. vero ..." dico guardando mia moglie.
"Bene! Se siete tutti pronti io celebrerei questa unione!"
Il mio Victor risponde in tutta fretta: "Prego Cardinale, meglio sbrigarci, sapete, ho avuto una pessima giornata.!"
"Davvero? Ed io invece credevo che aveste trascorso un'ottima serata ... movimentata direi! Su su ......"
"Ma .. Cardinale!"

Ascolto le parole di Sepe e stringendo il rosario nella mano, borbotto facendomi sentire da tutti: "Ma che discorsi sono?! Cardinale, pentitevi!"
"Oh ... ora basta! Iniziamo la funzione! In Nomine Patrii et Filli et Spirictus Santi"
"AMEN!" rispondiamo in coro.


"Siamo qui riuniti per celebrare l'unione di questi due giovani .... "
Non ascolto più le parole del Cardinale, mi perdo nei miei pensieri e ricordo con quanta emozione ho atteso Oscar qui, dove ora è seduto Victor. Con quanta gioia l'ho vista entrare solo pochi mesi fa. Mi volto un poco verso mia moglie, la vedo osservarmi con attenzione e sorridermi non appena i suoi occhi incontrano i miei. Sono l'uomo più felice del mondo intero!

"Ego Coniugo vos in matrimonio!"


Il Cardinale Sepe finalmente ha unito me ed Elena in matrimonio, prendo la sua mano, guardo il prelato e dico: "Vi ringrazio, adesso Elena ed io siamo marito e moglie. Con permesso." tiro a me Elena e corriamo in tutta fretta verso l'uscita.
"Ehi VOI due, fermi lì. Bisogna ancora firmare i registri!!! Ah .... quanta fretta questi giovani!"
Arresto il passo, guardo mia moglie e dico: "Come ho potuto dimenticarlo! Elena, torniamo indietro ,tanto è solo un attimo."

Sorrido felice e sussurro: "Victor, poi ti porterò in un posto dove nessuno potrà disturbarci."
"Va bene amore."
"Bene, ora venite nella Sacrestia a mettere le vostre firme, sposi e testimoni. Subito!!!"
"Come nella sacrestia! Ma non dobbiamo firmare qui, sul sacrale?"
"No ... i registri sono in sacrestia. Veloci .... che sono davvero stanco!"
Elena sussurra felice: "Che strano! ... Victor, desideravo tanto un matrimonio particolare ma il nostro è davvero speciale!"
"Verissimo Elena!! Un matrimonio poco convenzionale direi!" Afferro felice Elena e la stringo un poco a me. Non vedo l'ora di essere da soli!

Ci rechiamo tutti nella sacrestia, lo zio Armand prende i registri dal mobile, cerca quello dei matrimoni e lo posa sulla scrivania.
"Bene, ora lo compilo e poi tutti voi firmate. Certo che è davvero buffo, poche ore fa ho firmato come sposo ... ed ora preparo il registro per voi due!"
Guardo divertito lo zio del mio ormai ex Comandate e ribatto: "Scusate l'ardire Conte ma nemmeno io avrei immaginato di celebrare le mie nozze in questo modo. Comunque Vi porgo le mie più sentite scuse per aver rovinato la Vostra prima notte di nozze, non era mia intenzione."
"Oh ... state pure tranquillo ..... mio figlio ha fatto ben di peggio! Si è intrufolato nel nostro letto ......"
"Cosa! Ih ihih ... Scusatemi Conte ma ... siete davvero un uomo sfortunato! Ah ahah ..."
"Già ..... sob. Bene, firmate qui, prima gli sposi ... poi i testimoni. Mi raccomando, per esteso con tutti nomi di battesimo!"
"... Si ..."


Dopo avere firmato il registro non attendo neppure che i testimoni finiscano, afferro la mano di Elena e la trascino fuori dalla cappella, passando dall'uscita laterale della sacrestia.
"Bene Elena ..... e ora ...... cosa hai in mente?!"
"Vedi ... Joséphine mi ha dato la chiave del casino di caccia dei Jarjayes, magari .. ecco ... potremmo andare lì! Che ne pensi?"
"Subito!! Fuggiamo amore mio!"


Vedo uscire veloci Victor ed Elena dalla cappella, sorrido e dico a mia sorella Oscar "Decisamente Victor ha una certa fretta!! Ih ihih .... spero trovino intrigante il casino di caccia!"
"E tu come lo sai che andranno là?" domando curiosa, in effetti ne avrei usufruito volentieri anche io, per avere un poco di pace.
"Semplice .... ho dato a Elena la chiave! Ih ih ... E non fare quella faccia sorellina ... potrai usarlo anche tu, domani!"
"Joséphine!! Ma sei senza ritegno!!" Dico un poco scandalizzata.
"Ma fammi il favore!"

Sento alcuni passi, è l'imperatrice: "Ahhh beata gioventù! Evviva l'ammore! ( l'amore) ... Bene, io torno dal mio Gennarino e poi so stanca assaje! (assai) Buona notte a tutti!" dico lasciando la chiesa.
"Buona notte Maestà" rispondiamo tutti in coro.
"Bene, se la cerimonia è terminata ... Andrè, rientriamo anche noi! Non sopporto più questo vestito, queste scarpine e le forcine nei capelli!! Dovrai aiutarmi a sfilare tutto, chiaro?!!"
"Sssi ... certo ... Oscar..." Dico lasciando la cappella con mia moglie.

"OHHHH il mio bambino si è sposato!! Ahhhhhh ..... Edmond .... ahhhhh ..... bouuuuuu...."
"Su su mia cara, coraggio ... andiamo a dormire anche noi! E poi, in tutta onestà, sono felice che sia finito tutto! ... Victor si è finalmente sposato con una brava ragazza, beh ... un po' meno i suoi suoceri ma non fa nulla ...."
Sussurro all'orecchio di mio marito: "Un po' meno dici?!! Quella gente è pazza!"
"Può darsi mia cara ma almeno il nostro Victor ha messo la testa a posto e non salterà piùdi letto in letto con il rischio di ammalarsi!"
"Sniff ... forse hai ragione ... Sniff ..."
"Torniamo a palazzo mia cara! ... E' una notte molto fredda!"

Anna ed io entriamo mestamente a palazzo, ormai gli ospiti sono tutti nelle loro stanze, noi invece siamo rimasti nel salone, dico: "Anna ...."
"Armand .... che notte!! Tutto avrei immaginato tranne .... questo!"
"Già ... è stata una notte da incubo ed io che pensavo tutt'altro per noi! ... Ascoltami Anna, ormai è quasi l'alba ed io ... non ho più sonno... che ne diresti di andare nell'altra ala del palazzo? Sai, quegli appartamenti sono disabitati ed io ... vorrei approfittarne per consumare finalmente il nostro matrimonio." dico sfiorando appena le sue labbra.
"Oh...Armand. Perdonami ma io sono davvero stanca!!"
Faccio un respiro profondo e sussurro: "Come darti torto! ... Sig ... spero che domani per noi cominci una nuova vita! Dai, andiamo a dormire mia cara!" Avvolgo il braccio intorno i fianchi di mia moglie, la mia mano tocca il suo ventre. "Oh Signore! Il piccolo si muove!"
"Armand, ormai sono prossima al parto, mancano solo due mesi!"
"Già ... e poi .... l'astinenza, i pianti, il sonno! Oh mio Dio!!! Perché ce l'avete con me!"
"ARMAND!!"
"Scusami cara, perdonami!"




Il giorno dopo


Nel giardino di palazzo Jarjayes è pronta la carrozza su cui mia zia Clotilde deve viaggiare.
Armand, io e la famiglia al completo siamo tutti presenti nell'atrio, pronti per i saluti.

"Armand, Nipote!"
"Ditemi Zia!"
"Anche se sarei stata molto più felice se tu indossassi ancora la veste cardinalizia, sono comunque contenta che non vivi più nel peccato! ... Ti auguro di essere un buon padre e di essere all'altezza di disciplinare tuo figlio che è alquanto privo di buone maniere!"
"Ma Zia, Carlo è ancora un bambino!"
"Armand, questo è il primo errore che un pessimo genitore commette: assecondare i propri figli, credendoli piccoli! ... Augustin, visto che nostro Signore ti ha ... benedetto con sei figlie, e quindi hai una certa esperienza, aiuta Armand nella crescita di quel selvaggio di suo figlio!"
"Ma Zia!"
"Taci Armand! Non è il caso di ribattere. Ho detto solo la verità!" Guardo le mie nipoti e continuo: "Pregherò per Voi tutte, affinché le vostre creature nascano sane e salve."
Rispondiamo in coro: "Grazie Zia!"
"Oscar, riguardo te, sii meno irruenta e vedi di comportarti da dama a modo."
"Ma Zia!"
"Non puoi negare che anche se sposata, ti è rimasto l'atteggiamento di un uomo, anzi, di un soldato pronto a sguainare la spada e ciò non va più bene. Ricordati che a breve diventerai madre e dovrai dare il buon esempio alla tua creatura."
Mio padre ribatte: "Zia, l'atteggiamento di mia figlia è perfetto per allevare maschi."
Scruto con attenzione mia nipote e ribatto: "Mi dispiace deluderti Augustin ma credo che tua figlia avrà una femmina..."
"CO ... COSA!! Ma state scherzando?"
"Niente affatto. Per anni mi sono occupata di povere disgraziate che hanno avuto i loro figli senza avere un marito, e ti assicuro che me ne intendo. Tua figlia avrà una femmina." Guardo Marianne e Joséphine, continuo: " E non sarà la sola!"
"MA .. ma .. ZIA!"
"Non urlare Augustin, tanto non serve a nulla!"

Spero davvero che parta subito, questa porta jella!!! Mi sta augurando di avere solo nipotine!!! Povero me!!

George mi mette una mano sulla spalla e dice: "Su, coraggio nonnetto, non fate così!"
"SMETTILA GEORGE! E NON MANCARMI DI RISPETTO!"
"Ma cosa ho detto di sbagliato?"
"Non permetterti di rivolgerti a me con l'appellativo di nonnetto, altrimenti pretenderò che TU mi chiami Generale!"
"Ih ih ... Va bene nonnino!"
"GEORGE!"
Mia zia ribatte: "Ora basta! Meglio che me ne vada! Famiglia, prima che parta spero che voi tutti vi pentiate..."
Joséphine ribatte: "Ma pentirci di cosa?"
"Di tutto nipote, di tutto! ... E Voi Cardinale Sepe, confessatevi e regolarizzate la Vostra situazione, non potete vivere nel peccato."
"COSA!" replichiamo in coro.
Joséphine ribatte: "Cardinale, forse ... anche Voi come lo zio ..."
All'improvviso sento la voce di mio padre: "JO taci!"
"Ma Padre ...."

Metto un piede sul predellino della carrozza, alzo l'altro piede per salire quando una scarpina si impiglia nell'orlo della veste e cado rovinosamente, ritrovandomi con le mani appoggiate al fondo della carrozza, la veste sorca di terra e polvere.
Sento le mani forti di Armand e Sepe sollevarmi, tra il silenzio generale.
"Zia, VI siete fatta male?!"
Mi sistemo la veste, mi accorgo di avere fatto un grosso strappo sulla gonna. Passo le mani per spolverarla, mi sistemo il velo e guardando Armand rispondo: "Ci vuole ben altro fermarmi! Ah .... Ma è tutta colpa vostra!! PECCATORI!!! LUSSURIOSI PECCATORI!"

Salgo sulla carrozza, mi affaccio dal finestrino per salutare tutti e dico: "SEPE! PENTITEVI E CONFESSATE! DITE A TUTTI CHE AVETE BEN DIECI FIGLI! ARMAND..."
"Zia ..."
"Fa in modo che Sepe si penta e non viva più in peccato!"
Annuisco. Le parole della zia ci lasciamo esterrefatti mentre vediamo partire la carrozza.

Sento lo sguardo di tutti addosso, sussurro: "Ebbene si .... Suor Clotilde ha detto il vero ... sono padre di dieci figli ..."
Joséphine ribatte: "Da donne diverse?"
"Ma NO! Cosa dite! Madame, ho amato una sola donna in vita mia."
Vedo mio padre avanzare verso il cardinale e mettendogli una mano sulla spalla, sussurra: "Cardinale Sepe, qui fuori fa molto freddo, meglio andare dentro!"
"Si ... andiamo Generale..."



Umbria, Assisi

Avventura sulle Alpi - parte secondaWhere stories live. Discover now