CAPITOLO 8 - 8.2 Principi e Custodi

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Imponente e maestoso nel suo profilo nero, disegnato su un pezzo di carta di fortuna adagiato sopra la ciotola della colazione, svettava un cuore sorridente, di sicuro opera di Naora

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Imponente e maestoso nel suo profilo nero, disegnato su un pezzo di carta di fortuna adagiato sopra la ciotola della colazione, svettava un cuore sorridente, di sicuro opera di Naora.

La sera precedente la collega non aveva fatto domande riguardo al permesso speciale di Taiki e durante il turno si era limitata ad ammiccare ogni volta che l'aveva incrociato tra i tavoli. Finito il lavoro era uscita con le solite amiche, ma per avergli preparato da mangiare e sentire il riso ancora tiepido, forse era rincasata da meno di un'ora.

L'aver saputo che avrebbe trascorso la giornata con una ragazza aveva mandato in confusione soprattutto il signor Fujita, che aveva evitato ogni riferimento esplicito all'appuntamento, raccomandandogli di non dimenticare un infinito elenco di cose, tra le quali calze di ricambio, un binocolo, giacche di diverse pesantezze e, perché non si sa mai, una pentola, che a non trovare dove mangiare ci si deve arrangiare. Taiki aveva ribattuto che si sarebbe trattato di una giornata in una città, ma avrebbe ricordato quei consigli nell'ipotesi di andare in campeggio.

Lo zaino, con o senza calzini e pentole, era comunque pieno: essendosi accordato con Miu per studiare durante il viaggio aveva portato dei libri. Infine, la sera precedente aveva deciso di vestirsi semplice, caldo e comodo, perché in cuor suo si era detto che essere se stessi era la miglior cosa che si potesse mostrare, anche nell'abbigliamento.

Finita la colazione, riepilogato l'occorrente e chiusa la giacca, salutò Maramao, deluso per non aver ricevuto nulla nonostante le moine, e partì alla volta della stazione.

Arrivato al binario si accomodò su una panchina e sul telefono trovò un messaggio di Eiji: "Purtroppo non riuscirò a venire all'incontro. Il nonno si è ammalato ed è meglio che resti ad accudirlo. Non è grave, solo influenza stagionale, ma devo adempiere ai miei doveri di futuro maestro. Prometto che rimedierò", finì di leggere, un attimo prima che una mano picchiettasse sulla sua spalla e un sacchetto gli calasse all'altezza del viso.

"Guarda cos'ho comprato!", lo sorprese Miu.

Allontanando un po' la testa, Taiki lesse l'etichetta: si trattava della stessa pasticceria in cui era stato con Akane. Pur immaginando che il contenuto sarebbe stato delizioso, la notizia dell'assenza del migliore amico lo riempì di sconforto.

"Mi ha scritto Eiji, ha detto che non verrà."

"Kana mi ha avvisata e immaginando che ti saresti rattristato, ho deciso di prendere dei dolci. Sono contenta che il nonno non abbia nulla di grave, ma ammetto che avevo voglia di stare tutti insieme."

Taiki arrossì pensando a quanto fosse stata premurosa e cercò di nascondere l'imbarazzo sotto il colletto della giacca. Nel frattempo il treno fece capolino e insieme si avviarono verso la carrozza.

"Senti, se ci tieni a rivedere Eiji, potresti venire con me tra un paio di settimane. Vorrei andare a trovarlo per il suo compleanno. Sono già in parola con il nonno per fargli una sorpresa. Spero solo che guarisca in tempo."

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now