CAPITOLO 22 - 22.1 In marcia

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Dedicato a Reigan10

Questo letto è proprio morbido! Era da tanto che non dormivo così

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Questo letto è proprio morbido! Era da tanto che non dormivo così...

Taiki si svegliò, stiracchiando gli artigli e affondando il muso nel cuscino. Il profumo di Miu che gli riempì le narici lo invogliò ad accoccolarsi ancora di più nella soffice stretta del lenzuolo... facendogli realizzare in quell'istante dove si trovasse in realtà!

Con ogni squama percossa da un brivido di imbarazzo, mosse la coda nel tentativo di capire dove fosse l'amica, ma non la trovò. Deglutito un paio di volte sollevò una palpebra, poi l'altra, scoprendo di essere solo.

"Oh, no! Mi sono addormentato e sono partiti senza di me?"

Sceso dal letto buttò un'occhiata all'esterno per controllare che ore fossero. Di sicuro era ancora presto, nonostante il grigio delle nubi opprimesse la volta del cielo. Si fiondò così in corridoio, notando la porta spalancata della camera di Kalooy e Watanabe, e spiò all'interno, ma gli occupanti erano assenti. Rifletti, Taiki, non c'è motivo per cui avrebbero dovuto lasciarti indietro. Sei proprio scemo, ti avranno fatto dormire di più. Però non mi piace saperli tutti da qualche parte senza di me. Meglio sbrigarsi!

Imboccata la direzione del piano inferiore, terminò la rampa di scale che quasi si schiantò contro Giustizia.

"Yumiko! Dove siete tutti? Mi sono svegliato, Miu non c'era e così..."

"Credevi ti avessimo abbandonato, ho indovinato? Stavo proprio per venire a svegliarti. I principi ci attenderanno nella Sala della Lancia una volta che avremo finito di fare colazione. Siamo gli ultimi ma, tranquillo, non siamo in ritardo."

I due si recarono in cucina. Agalei, già istruita sul da farsi, servì loro frutti tipici e altre leccornie. Taiki mangiò con calma sia perché non poteva permettersi un'indigestione, sia perché Yumiko lo aveva rassicurato sul tempo a loro disposizione: ormai aveva imparato che c'erano ritmi che valeva la pena di rispettare. Ringraziata la governante, e ricevuto un caloroso abbraccio, cervo e drago si incamminarono per andare dagli altri.

Svoltato l'angolo che si apriva alle statue degli Antichi, notarono uno zemlyano appoggiato al basamento della più vicina che stava parlando con Sayuri. Il viso era in ombra, tuttavia l'armatura che indossava e l'elmo che reggeva sotto braccio erano ben visibili: il busto era coperto da un sottile strato simil metallico, snodato all'altezza del costato in placche sovrapposte che scendevano fino ai fianchi. Questo stesso gioco di scaglie si ricreava sulle braccia e sulle gambe, ma il metallo era attaccato a un altro materiale che a occhi umani poteva sembrare cuoio. Tutto l'insieme era cangiante nei toni del rosso perla e conferiva alla figura un incredibile fascino.

Avvicinandosi, Taiki e Yumiko capirono che si trattava di Odan, che interruppe la conversazione per inchinarsi e salutarli con rispetto.

"Custodi, oggi saremo tutti con voi. Sono fiero di poter combattere al vostro fianco."

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now