CAPITOLO 20 - 20.1 Siamo le nostre scelte

117 22 363
                                    

Eiji camminava seguendo con lo sguardo le linee tra le pietre che decoravano il pavimento

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Eiji camminava seguendo con lo sguardo le linee tra le pietre che decoravano il pavimento. Custodi e Protettori erano partiti da oltre un giorno per le rispettive missioni, mentre lui e Kana, per ottemperare ai propri compiti di Saggezza, erano rimasti a Meki.

Avrò fatto bene a sbilanciarmi con Yumiko? Tanto, ormai è fatta. Certo che in tutti questi anni non ho mai visto Taiki con quell'aria da pesce lesso. Chi se lo immaginava che sarebbe diventato il Custode della sua prima, vera, cotta?

Giunto in un piccolo atrio, delle due vie in cui divergeva imboccò quella a destra.

Le ho pensate tutte per trovare il modo di andare con loro, ma la soluzione migliore per Kana era rimanere qui. Il fatto che i fratelli la tengano aggiornata è un bene, però non cancella le preoccupazioni.

Prima di cambiare di nuovo strada si soffermò ad ammirare l'esterno oltre l'ultima vetrata. A turbarlo era soprattutto quanto accaduto alla riunione con gli anziani di quella mattina. Le cose non erano andate diversamente dal solito, ma questa volta non aveva potuto fare a meno di intervenire alle ennesime e scortesi insinuazioni di Mimita.

Dopo che la Reggente aveva fatto rapporto sui tre gruppi, la Veja non aveva taciuto i suoi malcontenti, accusando i principi di negligenza, incompetenza, persino di accidia. Lui le aveva ricordato che Consiglio dei Veji era un termine che non indicava persone pronte a puntare il dito contro le presunte mancanze di chi consigliavano, ma forse qualcosa di più, aggiungendo che, magari, lei non era stata presente a quella lezione.

Dopo essersi beccato del ragazzino immaturo e maleducato, si era scusato ed era uscito dalla sala con il benestare della Protettrice. A pranzo non l'aveva incrociata e, anche se aveva pensato di contattarla, il fatto che lei non lo avesse cercato poteva significare che era stata trattenuta da impegni improrogabili. O peggio: che fosse arrabbiata con lui.

Così, per far passare il tempo, aveva deciso di recarsi in biblioteca. C'erano tantissime cose che ancora non sapeva di Zemlyan e quale posto migliore per colmare le proprie lacune, se non quello dov'era custodito il sapere. E poi, quando tutto sarebbe finito, sarebbe stato costretto a tornare sulla Terra e non avrebbe avuto altre occasioni per leggere gli antichi manoscritti di una civiltà sconosciuta.

All'ennesimo bivio tentennò. Prendere la strada più veloce e passare dalla Sala del Consiglio dove i Veji sono radunati, o fare il giro più lungo?

Finita la conta optò per la prima opzione.

◾◾◾

"È inammissibile, ve lo ripeto. Certo che non potevamo sapere che cosa sarebbe successo, ma di sicuro le scelte che sta facendo sono follia", enunciò con violenza la voce di Mimita.

Per quanto sicuro della via intrapresa, e determinato a svolgere la propria missione, Eiji si accostò al battente semi aperto della stanza per dare una sbirciatina di circostanza.

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now