CAPITOLO 14 - 14.1 Una giornata da re

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Taiki stava esultando di fronte ai risultati degli esami di fine trimestre, in bella mostra sui tabelloni in corridoio e alla mercé di tutti gli studenti

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Taiki stava esultando di fronte ai risultati degli esami di fine trimestre, in bella mostra sui tabelloni in corridoio e alla mercé di tutti gli studenti. Con lui c'era Miu.

"Ragazzi, che c'è da essere così felici?", domandò Kawanari alle loro spalle.

"Ammira tu stesso", rispose l'amico indicando i propri voti, non eccellenti, ma per un testone come lui un traguardo non da poco.

"Allora esistono i miracoli." sghignazzò il primo facendo l'occhiolino a Miu. "I miei non ho ancora avuto il coraggio di guardarli."

"Secondo me dovresti", aggiunse la compagna.

Kawanari percorse dalla fine la lista dei nominativi del secondo anno con il cuore in gola. In vista della cima, poco sotto al primo posto c'era lui, Ono Kawanari, e qualche gradino più in basso spiccava il nome di Nakamura Miu.

Non servì fare strane medie aritmetiche: l'aveva superata ed era il primo della loro classe con tanto di lode. Tutto euforico, pregustò il regalo che avrebbe chiesto ai suoi genitori.

"Con questi voti obbligherò papà ad accompagnarmi alla più grande convention cinematografica di..."

Ma qualcosa lo colpì alla schiena. Un pacchetto di fazzoletti lo aveva raggiunto poco sotto il collo. Nel raccoglierlo, iniziò a sudare freddo e la voce da acuta si fece stridula.

"Sciocchezze a parte: Taiki, ti andrebbe di venire da me per festeggiare la promozione? Potresti passare a casa mia uno di questi giorni. È una buona idea, eh, eh, eh..."

"Grazie, ma non vorrei disturbare. Perché non organizziamo una serata da qualche parte?"

Ma il compagno, impalato in un sorriso ebete, non sembrò recepire.

"Potresti venire da me. È una buona idea."

"Beh, ecco, se ci tieni tanto..."

"Un pomeriggio di questo weekend andrà benissimo, quando vorrai, a qualsiasi ora e senza impegno. Più tardi ti invierò le coordinate con l'indirizzo", rispose Kawanari che preso poi da una bizzarra fretta, salutò allontanandosi a testa bassa.

Devo solo superare quell'aula, rimuginò tra sé, ma non aveva mai dato prova di essere atletico e una mano sbucata dall'uscio lo agguantò, trascinandolo all'interno senza fatica.

Akane lo stava guardando in una posa di rimprovero che lo fece sentire piccolo piccolo.

"Quindi? Cosa ti ha detto?"

"Ha accettato."

La capoclasse estrasse un fumetto dallo zaino e lo usò per sventolarsi senza troppa cura.

"Ricapitoliamo: lei è una ragazza solitaria, lui un tipo timido, ma fin troppo gentile che tenta di farla entrare nella nostra cerchia. Lei declina ogni invito e poi accade che il migliore amico del nostro protagonista se ne debba andare, così lei coglie l'occasione di aiutare il giovane, rimasto solo, usando la più vecchia delle scuse: le ripetizioni. Passano del tempo insieme, delle volte mancano da scuola negli stessi giorni, e si ritrovano a organizzare la festa di compleanno del migliore amico che credevo le piacesse. Il copione sembra perfetto, ma tornati a casa qualcosa non quadra. Pensavo di essere io la causa del loro improvviso allontanamento, ma negli ultimi giorni è tornato il sereno. Se quei due credono che non mi sia accorta che indossano lo stesso bracciale, si sbagliano. Devi scoprire la verità, Kawanari."

Zemlyan: RebirthHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin