CAPITOLO 17 - 17.3 Risorgere

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Gli allenamenti proseguirono a gonfie vele e ogni giorno era migliore del precedente

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Gli allenamenti proseguirono a gonfie vele e ogni giorno era migliore del precedente. I fratelli, dopo la notte della cerimonia, sembravano aver ritrovato una carica nuova.

Namis, che si stava allenando con Kalooy, chiamò Heiko e Yumiko impegnati a discutere con Odan.

"Se sei pronto, ora dovrai difendermi", spiegò il comandante al più giovane. "Heiko ci attaccherà senza esclusione di colpi e io non reagirò. Sarò nelle tue mani."

Sayuri si separò dal Protettore e prima di lasciare spazio alla sfida guardò intensamente le Virtù di Pietà.

"Kalooy, Watanabe, mi raccomando."

Capendo che quella della tigre non era una minaccia, bensì un incoraggiamento, il principe si mise in posizione, con il Custode già in forma di scudo. Heiko accarezzò la fronte di Yumiko, permettendole di trasformarsi nelle splendide spade-cristallo.

Nel momento in cui lo scudo di Kalooy sfiorò il terreno, Giustizia partì all'assalto. Caricate le spade, scartò di lato verso Namis con un movimento fulmineo, colpendolo prima con la destra di taglio, poi con la sinistra dall'alto. L'impatto dei due fendenti non sortì alcun effetto: l'energia generata dallo scudo assorbì entrambi gli urti, lasciando nell'aria solo il suono di un leggero tintinnio.

Kalooy non abbandonò la posizione e restò concentrato. Namis incrociò le braccia e sorrise beffardo allo spadaccino.

"Tutto qui, fratellino?"

Anche Heiko sorrise, scostando con un colpetto del capo una ciocca dei suoi lunghi capelli.

"Mi sto ancora riscaldando."

Onore invitò Kalooy ad allontanarsi per provare a farsi salvare da una distanza maggiore.

"Watanabe, tieni d'occhio le spade, io penserò a Heiko. Ogni movimento potrebbe essere fatale. Credo che Namis voglia vedere con quanta precisione possiamo intervenire. Creare una barriera non è un problema, una mirata è più complesso."

Il Custode si preparò e il Protettore sentì tutta la sua concentrazione.

Lo scontro riprese senza mezze misure: gli attacchi di Heiko, ogni volta che lo scudo ne interrompeva la traiettoria, si facevano via via più accurati e irruenti.

"Forse il comandante non doveva provocare Heiko in questo modo..."

"No, invece. Per noi è un bene, stiamo mantenendo il contatto, continuiamo così."

Heiko si fermò, fece qualche passo indietro mettendosi in una strana posizione e mostrando a Namis un'espressione tutt'altro che rassicurante.

"Va bene, l'hai voluto tu."

"Kalooy."

A Watanabe bastò pronunciare il nome del Protettore perché quest'ultimo capisse.

Con falcate veloci, Giustizia caricò le lame, trascinandole dal basso sul terreno e portandole dietro la schiena. Queste si illuminarono, irradiando tutto il circondario di una forte luce blu. Con una potenza, e un rumore simili a un'esplosione, le schiantò sul bersaglio.

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now