CAPITOLO 18 - 18.1 Verso Lood

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Sotto l'arco d'ingresso che accedeva ai giardini del palazzo, Heiko stava controllando l'itinerario sulla mappa consegnatagli da Odan

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Sotto l'arco d'ingresso che accedeva ai giardini del palazzo, Heiko stava controllando l'itinerario sulla mappa consegnatagli da Odan. Per raggiungere Lood avrebbero seguito quasi sempre la strada principale, facendo giusto un paio di soste per mangiare e dormire. I tre giorni di ricognizione pattuiti sarebbero stati più che sufficienti per coprire l'area d'interesse.

Un colpetto al gomito lo destò: Yumiko era arrivata e con lei c'erano Taiki e Miu.

Il principe li osservò, ripose la cartina in tasca e notò dalle loro espressioni che aspettavano un suo cenno per respirare.

"Namis ha deciso di darvi una seconda chance. Non sprecatela."

"CERTO!", risposero in coro, trasalendo all'unisono.

"Non ti preoccupare. Non commetteremo lo stesso errore una seconda volta", lo rassicurò la Custode.

"Hai con te il bracciale e la mia totale fiducia. Guardatevi le spalle e siate prudenti."

"Ce la caveremo", rispose Yumiko, rivolgendo l'attenzione al viale alle loro spalle. "Questa volta temo che dovrò essere io a farti un paio di raccomandazioni."

Il chiacchiericcio concitato di Sayuri e Odan non passò inosservato. I due, litigando, si stavano dirigendo verso di loro.

"Sei tu che non devi starmi tra i piedi, me la so cavare da sola."

"Il comandante mi ha messo in squadra con te perché sei inaffidabile. E in quanto suo personalissimo attendente dovrò tenerti d'occhio."

"Tzè, vedrai quando dovrò correre a salvarti come mi ringrazierai."

Giunti all'ingresso si fermarono dandosi le spalle, non prima di aver emesso in coro un'ultima sbuffata. Dopo poco, anche Namis, Kalooy e Watanabe li raggiunsero e fecero segno di seguirli. Sayuri affiancò subito il suo Protettore, cercando una carezza non del tutto spontanea; poi si voltò per fare la linguaccia a Odan.

Heiko sospirò, consapevole che sarebbero stati tre giorni complicati.

◾◾◾

Nei pressi di una costruzione, simile a una stalla, alcuni zemlyani stavano preparando dei buffi animali con selle e briglie.

"E quelle grosse gazzelle che cosa sarebbero?", domandò Taiki.

"Ghora", enunciò didascalico Eiji, appoggiato alla parete della struttura. "Cavalli formato Zemlyan. E prima che tu lo chieda: quello è un buga."

Nella direzione indicata, poco lontano, una specie di bisonte in miniatura, con le corna attorcigliate e il pelo rosato, brucava placido l'erba legato a un carretto.

Namis si rivolse a Miu.

"Voi userete quello. Sarà più veloce e il miglior modo per non stancare Yumiko. E ricordate..."

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