CAPITOLO 25 - 25.2 Chi non conosce la resa

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Dedicato a: @Sakae29

"Namis, c-cosa ha detto tuo fratello?", chiese Sayuri, confusa da quello che gli occhi del suo Protettore erano sgranati a guardare

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"Namis, c-cosa ha detto tuo fratello?", chiese Sayuri, confusa da quello che gli occhi del suo Protettore erano sgranati a guardare.

La scena di Heiko, senza più le spade e con la metà del corpo avvolta dall'ombra, erano l'immagine di un quadro spaventoso.

Con il cuore di entrambi accelerato, un forte sibilo si aggiunse a infastidirle l'udito, tanto che fu costretta a portare le mani alle orecchie per tentare di attutirne il rimbombo. La connessione in quel momento era instabile e nello sforzo di mantenerla salda fu la nausea a impossessarsi del suo stomaco.

"Namis, ti prego, parlami, dimmi qualcosa."

Nonostante tutto quello che stava capitando, sia all'esterno sia nella sua mente, il comandante non si mosse. Sayuri cercò di prendere il controllo del corpo, magari uno schiaffo lo avrebbe ridestato, ma fu tutto inutile e ogni tentativo si tradusse in energie sprecate.

"Come... COME HAI POTUTO?", la voce del Protettore risuonò in tutta la spiaggia, un grido graffiante e colmo di rabbia. "Avevi giurato che avresti protetto il regno anche a costo della vita e invece ti sei alleato con il nemico? Questa non te la perdono."

"Namis, calmati, ti prego. Non fare il suo gioco!", esclamò Miu allarmata.

"Fratellone, guardami. Torna in te", aggiunse Kalooy provando ad attirare la sua attenzione.

Sayuri non capiva: sentiva le voci degli amici ovattate, come se fosse immersa nell'acqua, e anche respirare le riusciva difficile. Il problema era che anche se avesse gridato gli altri non l'avrebbero sentita e, cosa ancora peggiore, era Namis che per primo li stava ignorando.

Lacrime di frustrazione cominciarono a incorniciarle le guance e l'idea di sciogliere la connessione le apparve l'unica speranza di farsi notare. Ma la voce di Kana si fece strada nel disturbo di quella mente oppressa.

"Sayuri, ti supplico. Se mi senti, cerca di rimanere con lui."

La preghiera della Reggente le permise di recuperare fiducia, così chiuse gli occhi e si concentrò.

"Dovresti chiedermi il permesso per rimanere. Questo è il mio corpo e tu non sei altro che un fastidio."

Sayuri spalancò le palpebre e si ritrovò nel buio: l'esterno che di solito vedeva attraverso il Protettore non era più di fronte a lei e al suo posto una figura dalle fattezze di Namis la stava fissando. Lei tentò di fare un passo indietro, ma i piedi erano bloccati da un liquido nero e appiccicoso.

"Chi sei? Che cosa vuoi?"

"Non mi riconosci più, mia Custode? Povero me! Con tutti i sacrifici che ho fatto non intendi elargirmi gli onori che merito? Siete tutti uguali, tutti così ingrati."

Le parole di quella sinistra Ombra si mescolarono a quelle di Namis rivolte a Heiko.

"Pensi che per noi sia stato semplice? Pensi che io sia felice della vita che ho dovuto condurre?"

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now