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Edith

Prendo l'ennesimo fazzoletto per asciugare il mio naso, grazie a quel simpaticone di Kyle ho preso un bel raffreddore e credo proprio di sentire arrivare una bella febbre.

Amie mi aveva sostituita per l'ennesima volta al negozio perché non avevo proprio le forze per andare lì, Kyle invece era fuori con Esme, non riuscivo proprio ad immaginarlo romantico, anche se volevo evitare pregiudizi non conoscendolo.

Me ne stavo sotto le coperte pesanti che Amie aveva appositamente messo per non farmi sentire freddo, leggevo un romanzo rosa per tenermi compagnia e soprattutto per tenere la mia mente occupata, non riuscivo a non pensare al gesto di Jeb, e non il fatto che avesse quasi picchiato un ragazzo ma il suo corpo vicino al mio, il suo respiro ammaliato dal mio profumo e non riuscivo a capire perché prima avesse insinuato che puzzassi, più ci pensavo e più non trovavo risposta.

Un ronzio fastidioso mi fa aprire gli occhi pesanti, probabilmente sono crollata mentre pensavo non continuando il libro, il mio telefono squilla ancora

"pronto?"
Do uno sguardo alla finestra e noto che sta calando il sole

"come va sorellina?"
La voce divertita della mia cara sorellina rimbomba dalle casse del telefono
La rabbia comincia a ribollire dentro di me
"che vuoi?" ringhio innervosita
"volevo solo sentire la mia piccola Edith" sento un altra voce femminile ridacchiare e subito capisco che con lei c'è pure la sua migliore amica
"noi non abbiamo più nulla da dirci, quando tornerò porterò le prove a mamma e papà e gli dimostrerò che io non c'entravo nulla"
Le scappa una risatina
"spero ti stia divertendo con la nostra bisnonna Edith, qui a casa è così bello senza di te"
Lancio il libro verso la porta incavolata
"a presto Edith" e subito dopo cade la linea
Butto il telefono nel mio letto mentre le tempie cominciano a farmi male

"tesoro va tutto bene?" Amie mi fissa preoccupata, mi lascia sulla scrivania una tazza di latte caldo mentre poggia la sua mano delicata sulla mia fronte

"piccola tu scotti, vado a prendere un'aspirina" non mi lascia il tempo per rispondere che subito esce dalla mia camera come una furia

Mi alzo per prendere il libro e prendo la tazza di latte mettendomi seduta lungo il davanzale della finestra, mi riscaldo un pò le mani mentre vedo i colori del tramonto mischiarsi tra di loro, mia sorella ha sempre cercato di mettermi in secondo piano, non sopportava la mia bravura a scuola, la mia bravura nello sport, non sopportava l'idea di non avere l'attenzione dei miei genitori tutta per sé, voleva essere sempre la prima in tutto e quando non ci riusciva cominciava con i suoi capricci da bambina viziata, beh adesso è riuscita nel suo intento.

"Amie grazie mille, mi sento molto meglio, credo proprio di andare a fare una passeggiata"

Avevo trascorso il resto del pomeriggio a letto, con le continue visite di Amie che mi controllava come si fa con una bambina, avevo voglia di prendere un pò d'aria, mi sentivo soffocare dopo la chiamata di Lea. Metto il cappotto, la sciarpa e il cappellino di lana che mi ha regalato Amie ed esco di casa.

Inciampo sulla radice di un albero e per poco non mi spacco la faccia, impreco maledicendo la mia poca voglia di camminare, potevo benissimo fare una passeggiata in città ed invece no mi ritrovavo nella foresta dietro casa che proprio inizialmente mi aveva messo una paura alla sola vista

"mannaggia a me e alla mia pigrizia" l'ennesima imprecazione quando i miei capelli restano impigliati tra i rami di un albero, cerco di liberarmi ma la mia attenzione viene colpita da qualcosa nascosta dietro un cespuglio, dopo vari tentativi riesco a liberarmi e curiosa come sempre vado proprio lì.

I miei occhi si sgranano stupiti, una piccola palla di pelo se ne sta nascosta lì

Mi fissa con i suoi occhietti vispi, capisco subito che si tratta di un cucciolo di cane lupo, cerco con gli occhi di vedere se c'è qualcuno, magari il suo padrone ma non c'è anima vivaLui mi abbaia e comincia a girarmi tra le gambe scodinzolando

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Mi fissa con i suoi occhietti vispi, capisco subito che si tratta di un cucciolo di cane lupo, cerco con gli occhi di vedere se c'è qualcuno, magari il suo padrone ma non c'è anima viva
Lui mi abbaia e comincia a girarmi tra le gambe scodinzolando

Mi abbasso e subito comincia a leccarmi il viso, mi scappa una risata, finalmente dopo tanto tempo una risata vera e sincera
Lo prendo in braccio e indecisa sul da farsi percorro la strada verso casa.

"Amie ti prego possiamo tenerlo?" cercavo di supplicarla con gli occhi, aveva il viso sporco di farina, stava preparando la pizza per cena

"piccola ma non abbiamo dove tenerlo, e Kyle non ne sarebbe così felice" mi fissa dubbiosa

Guardo il piccolo che mi fissa con i suoi occhioni tristi

"Amie ti prometto che mi prenderò cura di lui, non darà fastidio a nessuno e soprattutto a Kyle" lei sospira e poi annuisce, corro subito a stringerla tra le mie braccia

"grazie, grazie sei unica" euforica come non mai salgo di sopra mentre lei resta stupita dal mio gesto

"bene piccolino questa è la tua nuova casetta, mi raccomando non fare guai" lo metto giù e comincia a scodinzolare felice abbaiando pure
Mi abbasso e decido di dargli un nome
"da oggi il tuo nome sarà Sparta"

Buon pomeriggio ragazze, che ve ne pare? Vi piace Amie? Avreste fatto lo stesso gesto di Edith o no? Vi piace il nome che ha scelto per cucciolo?

Al prossimo aggiornamento 💞

Full Moon Where stories live. Discover now