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Edith

Mi mancava il respiro, non so più se per la quantità immane di persone o per uno sguardo costante che bruciava la mia schiena

Dopo aver visto i suoi occhi rossi era sparito nel nulla lasciandomi inerme e ancora sconvolta dal suo complimento, mi metteva così tanto in confusione che probabilmente il mio cervello sarebbe esploso da un momento all'altro.

"ei? Mi senti?"
La mano di Carlos cerca di attirare la mia attenzione, ridacchia un bel pò quindi mi sa che è proprio brillo
"si scusami, dicevi?"

Mi prende per mano e subito una sensazione di disagio non bello comincia a scorrere nelle mie arterie
"balliamo angioletto"
Mi stringe per i fianchi e comincia a ballare

Le mie orecchie cominciano a non percepire più la musica, il mio corpo non risponde più alle mie azioni e la testa parte di nuovo

"Josh ti prego, non voglio"
Continuavo a supplicarlo ma sembrava non sentirmi
Ammirava il mio seno quasi famelico, cercavo di coprirmi nonostante la mia camicetta strappata non rendeva le cose facili
"piccola Edith ho aspettato così tanto,adesso voglio averti tutta per me e non ci sarà nessuno ad interrompere questo momento"
Le mie lacrime non smettevano di scendere, tremavo come una foglia e mi sentivo così violata nella mia intimità, mi sentivo così sporca dentro solo al pensiero di quello che avrebbe fatto a poco e mentre spegnevo la testa e la portavo altrove, speravo con tutta me stessa che qualcuno della mia famiglia sarebbe arrivato a salvarmi da quella crudeltà che non meritavo, perché nessuna ragazza merita di essere violata.

"scusami"
Mi stacco quasi di corsa da lui, il respiro affannoso, lo sento il nodo alla gola e per una volta ho bisogno di vivere le cose con la leggerezza che accomuna i ragazzi della mia età, vado dritta al bancone e prendo con non poca fortuna posto in uno sgabello libero

Il barista mi sorride gentilmente mentre aspetta la mia richiesta
"dammi qualcosa di forte"
È tutto ciò che riesco a dire, non sono mai stata una ragazza interessata all'alcool e quindi non conosco nemmeno i nomi dei cocktail da prendere

Sono sempre stata una ragazza casa, scuola e biblioteca, ho sempre amato guardare serie tv al posto di passare una serata fuori con amici, ho sempre preferito passare i pomeriggi chiusa in biblioteca a leggere piuttosto che andare a fare shopping, ho sempre preferito la quotidianità di una ragazza umile e pura a quella di mia sorella Lea

E mentre penso a cosa abbia sbagliato nella mia vita prendo un numero infinito di quel liquido che in realtà inizialmente sembra non farmi nulla ma dopo mi rende così leggera da far funzionare le mie ali e da farmi volare verso l'infinito e oltre.

Ballavo senza sosta da un bel pò, mi sentivo così leggera e così felice che quasi non mi riconoscevo, purtroppo basta poco per crollare anche alla persona più razionale

"ciao bellissima" un ragazzo cerca di attaccare bottone mentre vengo spinta da tutte le parti dalle persone che ballano, gli sorrido divertita, è vestito da pomodoro

"sai che fa veramente cagare il tuo costume?"

Lui apre la bocca sconvolto dalla mia affermazione ed io scoppio a ridere per la sua faccia buffa

"come ti permetti a dire una cosa del genere al mio ragazzo?"

Una ragazza vestita da infermiera sexy si avvicina subito a lui minacciandomi con lo sguardo

Ricambio lo sguardo mentre barcollo un pò
"il tuo ragazzo ci stava provando con me lo sai infermiera brutta come un maiale obeso?"

Lei mi fissa sconvolta prima di voltare lo sguardo verso il suo ragazzo ignorando completamente il mio commento stupido

"è vero quello che dice?"
La sua voce stridula mi fa portare le mani sulla testa, il mio chignon è letteralmente crollato in morbide onde

"non ascoltare quello che dice sta pazza"

Lui continua a volermi uccidere con lo sguardo

Mi avvicino a lui minacciosa reggendomi a pelo sui tacchi

"a chi hai detto pazza? Brutto stronzo"

Lo spingo e lui sta per ricambiare quando una schiena piuttosto robusta blocca completamente la mia visuale

Sento solo un rumore sordo di ossa rotte e subito dopo il ragazzo cade a terra

"che cazzo stavi per fare eh?"

La sua voce accende delle piccole api assassine dentro il mio stomaco, il ragazzo si alza con il naso sanguinante mentre una folla di persone comincia a chiudersi in cerchio attorno a noi

"brutto figlio di puttana"
A quelle parole i miei occhi si spalancano e Jeb parte come un toro inferocito buttandosi su di lui e comincia a riempirlo di pugni, li tira con una rabbia quasi fuori dal normale e se qualcuno non lo ferma probabilmente quel ragazzo non tornerà più a casa

"Jeb fermatiii"

Cerco di urlare per tirarlo fuori da quel vortice di rabbia e lo tiro dalla maglietta

Blocca il suo braccio in aria e dopo un paio di minuti si alza

Si volta verso di me procurandomi un brivido
Non indossa più la maschera, il suo viso è sporco di sangue, le sue mani tremano chiuse ancora in due pugni, ma i suoi occhi sono iniettati di rabbia misto a qualcosa che probabilmente solo lui sa

Mi avvicino a lui ancora ubriaca, prendo la sua mano e cerco di aprirla dal pugno ferreo che tiene, dopo vari tentativi ci riesco, stringo la sua mano con la mia e barcollando lo porto fuori dalla discoteca

Il resto buio totale.

Buonasera ragazze, scusatemi se non sono riuscita a pubblicare nel pomeriggio ma la scuola mi sta letteralmente distruggendo, comunque che ve ne pare? Vi piace Edith da ubriaca? E soprattutto siete pronte per un pov di Jeb?

Nel prossimo capitolo vedremo per la prima volta il suo punto di vista

Sono così curiosaaaa

Full Moon Where stories live. Discover now