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Edith

Avevo trascorso il resto della settimana persa tra i miei pensieri, il negozio aveva occupato la maggior parte del mio tempo, Amie aveva cercato più e più volte di sostituirmi per darmi un pò di riposo ma avevo rifiutato. Avevo bisogno di tenermi il più possibile occupata.

Non l'avevo più visto, con lui ormai andava così, ti dava il dolce per poi pentirsi e sparire senza farsi più vedere, non doveva farmi nessun effetto il suo comportamento, non eravamo niente, quasi due sconosciuti eppure quelle emozioni, quelle emozioni che provavo solo con lui mi mettevano tanta paura, non lo conoscevo eppure in tutti quei piccoli gesti, in tutti quei piccoli momenti trascorsi insieme aveva lasciato il segno e soprattutto molta sofferenza e tristezza.

"Edith mi stai ascoltando?"

Gli occhi grandi di Esme mi puntano infastiditi, mangiucchio la mia mela distrattamente mentre l'aria profumata della natura che ci circonda mi riempie i polmoni

"certo che ti stavo ascoltando"
Le sorrido imbarazzata, lei scuote la testa e mette il broncio

"Edith sei mia amica, ho bisogno del tuo supporto"

Non riuscivo a collegare il suo discorso ad un filo logico, probabilmente perché avevo trascorso la maggior parte del tempo persa tra i miei pensieri

"potresti ripetere?"
Passo la mano tra i miei capelli a disagio
Lei si mette più vicino stirando la sua gonnellina viola
Più la guardo e più mi rendo conto della sua bellezza fuori dal comune

"potresti ripetere?" Passo la  mano tra i miei capelli a disagio Lei si mette più vicino stirando la sua gonnellina violaPiù la guardo e più mi rendo conto della sua bellezza fuori dal comune

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È davvero una delle ragazze più belle che abbia visto

" ho detto prima che tu ti perdessi in chissà quali pensieri che Kyle mi sembra strano in questi giorni"
La mia attenzione finalmente riesce a trovare qualcosa di interessante da ascoltare

"in che senso strano?"
Lei distoglie lo sguardo dal mio per puntarlo nel piccolo laghetto a pochi passi dal nostro telo

"non so, sembra nervoso, sta molto sull'attenti, come se qualcuno lo seguisse e si irrita facilmente, più del solito"

In realtà non ho visto molto Kyle in questi giorni, non che abbia instaurato chissà quale rapporto con lui però almeno mi saluta quando mi vede ed è già un bel passo avanti

"hai chiesto direttamente a lui il perché?"

Si tortura il labbro chiaramente in ansia

"no Edith non riesco, non vorrei rovinare il tempo che passiamo insieme e quindi non chiedo"

Cerco di riflettere sul perché del suo comportamento ma l'unica risposta che riesco a darmi è solo una: sono palesemente strani lui e il suo amichetto

"che ne dici se andiamo da lui e gli chiedi direttamente?"

Lei quasi mi uccide con lo sguardo, ruba dei pezzi della mia mela e comincia a masticare velocemente

Io ridacchio divertita da lei, mi spinge per la spalla

"non ridere pasticcino"
La spingo a mia volta e comincia una piccola lotta mentre ridiamo divertite

Ci fermiamo con il fiatone quando ci accorgiamo degli sguardi infastiditi da parte delle altre persone che se ne stanno tranquille sul prato

"tu invece che mi dici? A che pensavi prima?"

Il sorriso mi muore tra le labbra, adesso sono io quella a distogliere lo sguardo da lei

Mi prendo del tempo, cosa dovrei rispondere? Dovrei raccontarle di Jeb? Del fatto che è venuto a casa mia, che si è divertito a prendermi in giro per l'ennesima volta? Scappando come un codardo senza darmi nemmeno una spiegazione?

"c'entra Jeb"

Lei spalanca gli occhi sconvolti
"Quel Jeb?"
Le anmuisco con la testa
"un paio di giorni fa è stato a casa mia"
Continuo il mio racconto mentre lei ascolta tutto attentamente

"non ci posso credere, ma io questo lo ammazzo, chi si crede di essere?"
Quasi urla, cerco di calmarla per evitare l'ennesima brutta figura

"Esme lascia stare, si diverte a prendermi in giro"

Si alza di scatto

"basta mi sono rotta di sti due, andremo da loro e li affronteremo"

Comincio subito a scuotere la testa in segno negativo

"non se ne parla Esme, non parlerò mai più con quello"

Non avrei mai il coraggio di chiedere una spiegazione per il suo comportamento, sono troppo timida per farlo e forse troppo buona per subire la sua cattiveria

"Edith non puoi farti trattare così, non sei una bambola che ti prende e ti usa a suo piacimento"

Le sue parole mi fanno riflettere e comincia a vacillare la mia sicurezza.

"dimmi perché sono finita qui con te?"
Volevo tornare a casa, nascondermi sotto le coperte mentre Willy si accucciava tra le mie braccia e invece mi ritrovavo qui, davanti un portone familiare che non riuscivo comunque a collegare con qualche ricordo

"perché sei il mio piccolo pasticcino e non potevi lasciarmi da sola"

Sbuffo infastidita e pentita della mia decisione

"no Esme io torno indietro, non voglio chiedere niente a Jeb"

Lei mi fulmina per l'ennesima volta con i suoi occhioni
Sta per aprire bocca quando il portone appena aperto blocca qualsiasi frase

La figura slanciata di Kyle si para davanti ai nostri occhi

"che ci fai qui?"
Lo chiede ovviamente solo ad Esme, la guardo di sottecchi mentre si dondola sulle punte chiaramente a disagio

"devo parlarti Kyle mentre Edith sta cercando Jeb"

Serro i denti tra di loro mentre Kyle mi guarda stupito
Dopo qualche attimo ci fa entrare dentro chiudendo il portone alle nostre spalle

"ecco in realtà Jeb è occupato"

Si spettina ancora di più i capelli biondi chiaramente a disagio, sto per dire che non è un problema quando perdo improvvisamente l'uso della parola a ciò che la mia vista proietta

Le gambe slanciate, ben allenate, la pelle di un bianco candido, dei lunghi capelli rossi incorniciano un viso angelico, le labbra carnose, il naso perfettamente proporzionato e due occhi color ghiaccio che potrebbero stendere chiunque, un vestitino la fascia alla perfezione mettendo il suo fisico tonico in risalto

Improvvisamente la gola si fa secca, il cuore resta in sospeso impaurito da ciò che stava per scoprire e poi ciò che non avrei voluto vedere, la figura di Jeb che si unisce a quella di lei, il braccio che aveva stretto me adesso stringeva lei dai fianchi, le labbra che avevano baciato ardentemente le mie adesso lasciavano un bacio sulla sua guancia leggermente colorita

"Artemide lei è la mia compagna, Esme"
È Kyle a spezzare quel momento di puro disagio, entrambi voltano lo sguardo verso di noi, i suoi occhi mi scrutano con attenzione mettendomi chiaramente in soggezione, mi sento il brutto anatroccolo messa a paragone con lei

Esme si avvicina subito a Kyle stringendo il suo braccio con fare possessivo

Ed io resto lì, da sola mentre una leggera sensazione di fastidio comincia ad insinuarsi dentro di me al pensiero che questa ragazza in realtà non sia una semplice amica di Jeb

Buonasera ragazze, scusate l'ora

Che ve ne pare?
Vi piace il carattere di Esme?
Ma soprattutto chi diavolo è Artemide?

Chissà come mai Esme non ha chiesto il perché della frase di Kyle

Che sappia qualcosa?
💞




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