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Edith

"si mamma va tutto bene, voi a casa come va?"

Riordinavo camera mentre l'aria fresca entrava dalla finestra

"va tutto bene tesoro, ritornerai presto"

La sua dolce voce mi culla riportandomi a casa

"ti voglio bene mamma e sappi che c'entra solo Lea"

Lei sospira tristemente e dopo gli ultimi saluti la linea cade

Mio padre come ha potuto pensare che avessi fatto quella cosa? Mi ha deluso così tanto da lasciarmi una ferita inguaribile

"tesoro sto andando in città a comprare alcune cose che mancano, ti serve qualcosa?"

La testolina di Amie sbuca dalla porta della mia camera
Per fortuna Willy se ne sta accucciato sul letto

"sai Amie in realtà vorrei ridipingere le pareti della mia stanza, se per te va bene ovviamente"

Lei mi sorride
"certo che mi va bene tesoro, porterò con me quello scorbutico di Kyle, che colore vuoi?"

Ci penso su, potrei farla di qualsiasi colore, ma uno mi colpisce più degli altri

"voglio un semplice bianco"
Il suo sguardo sorpreso fa capire che non si aspettava minimamente questa scelta

"sicura di non volere un'altro colore?"

Le annuisco, mi da un bacio sulla fronte e chiude di nuovo la porta

Mi metto seduta sul letto e Willy torna umano
"come mai vuoi cambiare colore?"

In realtà le pareti verdi mi piacciono però non so il bianco mi da l'idea di un nuovo inizio da scrivere e forse è proprio ciò di cui ho bisogno

"ma in realtà voglio rinnovare la camera"

Lui si stringe tra le mie braccia come un piccolo cucciolo

"non vuoi ritornare da tua madre?"
Scuote subito la sua testolina riccia

"no voglio restare qui con te, mamma ha tanti compiti da svolgere nel branco, il nostro Alpha è veramente severo"

Annuiscono silenziosamente e passo qualche minuto a giocherellare con i suoi capelli prima di alzarmi cambiare abbigliamento con una bella salopette vecchia di Amie e di incartare i mobili

"grazie mille Amie"

Mi lascia uno dei suoi biscotti da mangiare mentre Kyle mi lascia tutto l'occorrente per poi svanire silenziosamente

Mangiucchio mentre sistemo il colore, quando è tutto pronto accendo la mia Playlist e comincio a perdermi tra le pennellate

"non sapevo della tua passione per la pittura"

A quella voce mi vola il pennello dalle mani per lo spavento
Sono stata così concentrata da non aver nemmeno notato il tramonto

Mi volto verso di lui e lo vedo lì, se ne sta poggiato nella porta, le braccia muscolose incrociate, i capelli neri scompigliati come sempre e i suoi pozzi neri che mi studiano curiosi

Le mie guance si imbarazzano
"da quanto tempo sei lì?"
Chiedo impaurita dalla risposta
"da un bel pò mocciosetta"
Lo dice ironicamente mettendomi in confusione, visto il modo scorbutico con cui ci siamo lasciati l'ultima volta

Ci fissiamo in silenzio per qualche secondo quando lui entra totalmente in camera mia, si abbassa per prendere il pennello che mi è caduto
E comincia a pitturare lasciandomi senza parole

Dopo vari minuti di incertezza prendo un'altro pennello e restiamo così quasi attaccati a dipingere, il nostro braccio si sfiora più volte ma senza toccarsi

Cerco di concentrarmi sul colore per evitare di pensare al suo profumo, per evitare di far aumentare il battito del mio cuore per la sua presenza ma riesco con scarsi risultati

I miei occhi si spalancano, un liquido freddo colpisce in pieno la mia guancia, ci metto qualche minuto per realizzare, mi volto verso di lui e ridacchia divertito mentre tiene il pennello in mano puntato verso la mia direzione

"Jeb che diavolo hai fatto?"

La mia irritazione è palese, non rispondo all'attacco e ritorno a dipingere, questione di secondi e l'ennesima pennellata mi colpisce in pieno

"oh perdona-"
Non riesce a finire la frase perché ho schizzato completamente di bianco la sua maglia nera

"bene tregua adesso"
Cerco di evitare una lotta inutile ma dai suoi occhi si nota solo una cosa, la scintilla di pura vendetta e fu così che cominciò una mega lotta tra pennellate e schizzi di colore sotto le nostre risate divertite

Poi tutto succede in un millesimo di secondo, il mio piede scivola a contatto con il colore che sta sparso a terra , urlo impaurita ma finisco su qualcosa di scolpito, apro gli occhi che avevo chiuso per l'impatto e mi ritrovo il viso di Jeb ad un millimetro dal mio

Il suo respiro pesante per le risate, le labbra socchiuse e i suoi occhi che in questo momento stanno guardando le mie labbra

"scusami"
Mi scuso per essergli finita sopra come un imbranata e quando provo ad alzarmi le sue grandi mani calde mi bloccano dai fianchi

"che fai?"
Chiedo imbarazzata dalla situazione
"Edith io.. Fanculo"

Le sue mani si spostano alla velocità della luce sul mio viso, le blocca proprio lì e le sue labbra carnose entrano a pieno contatto con le mie, restiamo immobili così senza muovere un muscolo, il respiro affannato manco se avessimo corso una maratona

Si allontana di qualche millimetro mentre il cuore batte impazzito
" vorrei così tanto resisterti, vorrei starti lontano ma mi tormenti Edith, io sto impazzendo e se non lo faccio rischio di impazzire sul serio"

Mi sussurra tutto con un filo di voce mentre i nostri occhi si scontrano entrambi con una scintilla particolare

"fare cosa?" chiedo confusa dal suo discorso

Lui non risponde agisce e basta, le sue labbra sta volta si schiantano sulle mie violentemente, prendono le mie in una danza passionale, fameliche, riesco a trovare il coraggio di seguire le mie emozioni e ricambio incerta il bacio, mi godo il momento come se in realtà fosse la cosa che più avevo desiderato dalla prima volta che i nostri occhi si scontrarono

Il bacio continua per qualche minuto che sembra infinito
Poi si stacca senza fiato

Mi guarda un ultima volta prima di spostarmi da lui e di rimettersi in piedi

Si mette le mani tra i capelli quasi fuori di sé
Provo a toccarlo ma si scansa subito

Punta i suoi occhi nei miei

"dimentica tutto, è stato solo uno sbaglio" scappa per l'ennesima volta

Scappa strappandomi via l'emozione, scappa strappandomi via le farfalle che volavano impazzite nel mio stomaco, scappa strappandomi via il cuore

Mi inginocchio a terra mentre le lacrime escono dai miei occhi, lacrime amare come il dolore che aveva lasciato qui

Jeb Forest, la mia rovina, mi aveva spezzato il cuore in un secondo, l'aveva preso e l'aveva calpestato nei modi peggiori
Lasciandomi lì con l'ennesima delusione e sta volta con una sofferenza più grande

Forse la cosa che più mi avrebbe fatto male era sapere che quel bacio non sarebbe più uscito dalla mia testa e che mi avrebbe tormentato pure l'anima .

Buongiorno ragazze, che ve ne pare?

Il mio cuore si è rotto insieme a quello di Edith

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