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Edith

Sentivo l'occhio pulsare, in realtà non avevo ancora visto la mia immagine in uno specchio e probabilmente era stata la cosa migliore.

Sentivo il nodo alla gola crescere,avrei voluto piangere, avrei voluto sfogare la mia paura e le mie sensazioni con le lacrime, ma questa volta non sarebbe stato così, non volevo essere più quella ragazzina debole che tutti prendevano di mira, i membri del branco non mi avrebbero preso mai seriamente e questo non andava assolutamente bene.

"sei silenziosa, come ti senti?"

Jeb guida verso casa abbastanza rigido, sono rimasta da sola in camera ad aspettarlo dopo la scomparsa di Anthony, Anthony...
Mi aveva letteralmente lasciata senza parole, mi sentivo tremendamente in colpa nei confronti di Jeb, che avrei dovuto fare? Essere sincera per non perdere la sua fiducia? Ma così li avrei messi contro e avrei rovinato il loro bellissimo rapporto, dovevo tenere tutto dentro e cercare in tutti i modi di non farlo uscire fuori? Ma se Jeb lo scoprisse succederebbe il caos, la mia testa scoppiava letteralmente e cercavo di calmare il dolore con i movimenti delicati dei miei polpastrelli.

"sono solo stanca, vogli riposare un pò"
Provo a fargli un piccolo sorriso ma il naso tira e comincia seriamente a farmi male, quella bastarda mi aveva sferrato un bel colpo, continuo a chiedermi che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo, vampiri che mi vogliono morta per chissà quale strano motivo, ragazzine che mi lasciano stese a terra e pure due fratelli che mi stanno letteralmente mettendo alle strette.

"grazie Jeb"
L'auto si ferma sul vialetto emettendo il solito borbottio, data l'ora tutti dormono e questo mi permette di assaporare i dolci rumori della natura

Indossa una felpa che ha sostituito la sua camicia, i capelli sono tutti spettinati e in un gesto involontario sposto una ciocca di capelli dai suoi occhi

"Edith sarai una buona luna, fidati di me"

Stringe la mia piccola mano tra le sue
Vorrei veramente credergli, vorrei poter fidarmi delle sue parole ma sentivo che non sarebbe stato per niente facile, una semplice umana che si ritrova in delle cose più grandi di lei, se dovessi raccontare una cosa del genere ai miei genitori mi prenderebbero letteralmente per pazza

"mi fido Jeb"
Nascondo le mie paure, nascondo le mie insicurezze e cerco di autoconvicermi che tutto andrà per il verso giusto

"Edith io mi fido ciecamente di te, sarà per il legame ma soprattutto per tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme, so ciecamente che tu non potresti mai deludere le mie aspettative e soprattutto so che posso fidarmi di te al 100%"

Quelle parole risvegliano i sensi di colpa e mi agito sul sedile presa dal panico, ho bisogno di prendere aria

" adesso vado, buonanotte Jeb "
Evito qualsiasi discorso e il suo sguardo diventa sospettoso
Lascio un bacio sulla sua guancia morbida e scendo subito dall'auto, non mi volto, lo sento il suo sguardo che cerca di trovare delle risposte, risposte che non potrà avere, Anthony non lo sapeva ma aveva letteralmente causato un classico effetto farfalla e ogni scelta avrebbe cambiato il nostro futuro.

Quando chiudo la porta della mia cameretta rilascio tutto il fiato che avevo trattenuto, che avrei detto domani ad Amie? Come le avrei spiegato tutte queste cose?

Stanca vado in bagno e senza guardare il mio riflesso sfilo il mio abito ed entro in doccia provando proprio a cancellare qualsiasi cosa, tutte le emozioni negative.

Quando mi metto sotto le coperte calde finalmente mi sento a casa, il profumo di pulito che caratterizza Amie mi circoda e quando i miei occhi stanno per chiudersi dei rumori mi fanno saltare sul posto, una piccola lucina illumina la camera mentre la luna cerca di attraversare il vetro della mia finestra, mi alzo dal letto impaurita, il rumore continua e presto noto dei sassolini colpire proprio la finestra, confusa mi dirigo proprio lì, quando abbasso lo sguardo mi ritrovo proprio lui, Jeb se ne sta sotto la mia finestra a lanciare sassolini, provo ad aprire cercando di evitare dei rumori che potrebbero svegliare tutti

"ma che fai Jeb?"
Sussurro con la speranza che possa percepire con il suo udito super sviluppato

Mi sorride e da dietro la schiena esce una busta del mc e dall'altra parte una rosa

"ti ho portato delle cose"

Un piccolo sorriso compare sulle mie labbra stupita dal suo gesto e le farfalle cominciano a svolazzare impazzite nel mio intestino

"come ti faccio entr-"
La mia frase si interrompe quando con un salto fuori dal normale riesce ad attaccarsi alla ringhiera del piccolo balconcino che circonda la finestra, si arrampica agilmente e in pochi passi lo ritrovo dentro la mia stanza

Chiudo tutto dato le temperature basse e prendo di nuovo posto sotto le coperte, Jeb resta immobile ai piedi del letto chiaramente imbarazzato

"che aspetti? Vieni"
Do qualche pacca per indicare lo spazio libero accanto a me, lascia la rosa sul comodino e subito la prendo annusandone completamente il profumo dolce e speziato allo stesso tempo

"sei così bella Edith"

Apro gli occhi e ritrovo a pochi centimetri di distanza i suoi, contornati da profonde occhiaie, sono più o meno le due di notte

"grazie Jeb"

Avrei voluto aggiungere molte altre cose ma non riuscivo a non perdermi nei suoi occhi

Si avvicina a me e il suo capo si poggia sul mio petto, sento il cuore battere forte e sono sicura che lui lo stia sentendo benissimo, resto immobile mentre il silenzio mette in risalto i nostri battiti accompagnati dai nostri respiri, circonda la mia vita con le sue braccia e presto il suo calore riesce a rilassare qualsiasi mio nervo teso

"piccola, mi dispiace così tanto"
La mia mano si intreccia nei suoi capelli morbidi mentre comincia a parlare

"ho promesso di proteggerti e già subito non ho rispettato la mia promessa, è tutta colpa mia"

Sento il cuore diventare piccolissimo alla disperazione delle sue parole, si stringe di più a me e subito un ragazzo di un metro e novanta di trasforma in un piccolo bimbo

"Jeb non è colpa tua, non potevi saperlo, non è successo nulla"

Sento il suo respiro cambiare e presto qualcosa bagna la maglia del mio pigiama, alza il viso per un attimo e i suoi occhi pieni di lacrime si scontrano con i miei

"Edith io, io ho avuto paura di averti persa, ho così tanta paura di non ritrovarti più al mio fianco"

Lascio un bacio delicato sulla sua fronte spostando i suoi capelli, resto con le labbra un bel pò così solo per assorbire la dolcezza del momento

"sarò sempre al tuo fianco Jeb, devi solo volerlo"

Asciugo le lacrime dal suo viso e subito dopo le sue labbra si scontrano con me in una dolce e soave danza, ci baciamo con la paura quasi di romperci, ci baciamo e tutto il resto sparisce, ci siamo solo io e lui e il nostro amore.

E presto i nostri occhi si chiudo e cadiamo l'uno tra le braccia dell'altro.

Jeb nel suo piccolo stava riportando il sole, la tempesta svaniva e si dissolveva nel nulla aprendo lo spazio ad una distesa completamente azzurra da decorare con il nostro sentimento.

Perché per quanto non volessimo entrambi, il destino ci aveva scelti e l'amore ci aveva uniti.

Ragazze perdonate l'ora, vi dico da subito che mi sono veramente emozionata in questo capitolo. Jeb ed Edith da un mese accompagnano le mie giornate, le avventure, i sentimenti e le loro emozioni riesco a sentirle a pieno, mi sono veramente affezionata a questi due, come con tutti gli altri protagonisti della storia e quando passano questi momenti insieme mi emoziono, perché riesco a dare la possibilità di far crescere un amore, un amore puro come piace a me, spero che questo sia arrivato anche a voi, spero che anche voi vi siete affezionate ai personaggi della storia ❤️

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