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Jeb

Esco dalla doccia con un sorrisetto sulle labbra, quella piccola mi mandava letteralmente fuori di testa, adesso che avevo seguito il cuore, adesso che avevo messo da parte l'incertezza e la paura, finalmente riuscivo a vivermi il momento con molta più tranquillità.

Edith era completamente diversa da mia madre ed io non avrei mai osato toccarla con un dito, la nostra storia non sarebbe mai stata uguale a quella dei miei genitori, purtroppo mia madre era stata destinata al lupo sbagliato, un'alpha che stava portando al macello il suo branco, un'alpha pieno di vizi e soprattutto che odiava con tutto se stesso la vita, mia madre il suo opposto, amava la vita, amava sorridere e amava le piccole cose, l'aveva spenta in tutti i modi possibili e questo l'aveva cambiata, con in testa il suo pensiero deciso proprio di andare a trovarla.

Metto una maglia e un pantalone della tuta e scalzo mi dirigo verso la sua camera.

Busso ma non ricevo risposta, con il cuore in gola apro di scatto la porta e non la trovo nella sua solita poltrona, comincio a cercarla subito in bagno preso dal panico, in stanza non c'è e la disperazione si impossessa del mio corpo, mi avvicino alla finestra e ammiro ciò che lei osserva dalla morte di mio padre

 Non riusciva a staccarsi da questa visione, non usciva più dalla sua stanza e una badante del branco si prendeva cura di lei, mi mancava così tanto la sua figura, averla al mio fianco, vederla in cucina alle prese con qualche sua stramba ricetta,...

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Non riusciva a staccarsi da questa visione, non usciva più dalla sua stanza e una badante del branco si prendeva cura di lei, mi mancava così tanto la sua figura, averla al mio fianco, vederla in cucina alle prese con qualche sua stramba ricetta, averla con noi durante i pochi momenti di tranquillità, erano tutte cose che mi mancavano ma che tenevo dentro.

Quando abbasso lo sguardo riesco a notare una chioma scura in mezzo al piccolo angolo di giardino con l'enorme fontana al dentro, lo stupore è immediato e un pò più tranquillo percorro le scale per raggiungerla, chissà dove si è cacciata Edith.

L'aria fredda trafigge come piccole schegge di vetro e la chioma scura svolazza nel vuoto, se ne sta con i piedi immersi nella fontana e lo sguardo perso nel nulla, mi avvicino a lei cercando di non rovinare questo momento

"Jeb, so che sei lì"

Sollevo un pò la tuta e mi metto accanto a lei, il suo profumo di zucchero a velo mi riporta letteralmente a casa

"a volte mi mette paura il tuo olfatto"

Le sue labbra accennano un piccolo sorriso

"conosco a memoria l'odore dei miei figli, non devo essere un lupo per capirlo"

Sembra così tranquilla, così rilassata da mettermi una strana sensazione di inquietudine dentro

"da quanto tempo sei qui?"

La sua mano fredda si lascia stringere dalla mia

"sono scesa dopo pranzo e ho perso la cognizione del tempo"

I suoi occhi come cristalli puri, si scontrano con i miei e il viso asciutto incornicia i suoi tratti particolari

"dovresti scendere più spesso"

È così strano vederla fuori da quelle quattro mura e questo accende una piccola speranza dentro di me

"lo farò figlio mio, lo farò"

Sembra così assorta nei suoi pensieri, stringo più forte la presa nella sua mano e provo a tenerla con me, provo a non farla cadere in quel circolo vizioso di sensi di colpa che la stavano divorando completamente.

"con la tua compagna come va?"

Resto di stucco a quella domanda, si stava interessando alla mia vita? Non riuscivo a crederci.
I miei occhi ammirano i piccoli fiorellini colorati che decoravano l'angolo, tutti quei colori mi ricordavano proprio lei, mi ricordavano la sua dolcezza, la sua timidezza, la sua purezza.

Edith aveva stravolto la mia vita e senza di lei mi sentirei perso, aveva visto il mio lato peggiore, aveva subito le mie cattiverie ma non aveva mollato, era rimasta sempre e comunque al mio fianco, mi sono innamorato di lei proprio per questo, perché era rimasta nonostante tutto e non aveva mollato la presa.

"va bene mamma, certo non tutti hanno ancora accettato la sua natura ma lei sta cercando in qualsiasi modo di cambiare questa visione"

Un sorriso amaro contorna le sue labbra alle mie parole

"figlio mio, se il branco accetterà Edith sarà solo per il rispetto che provano per te"

Scosto leggermente la mano dalla sua, infastidito da quelle parole

"Edith verrà rispettata per ciò che è, non per il ruolo che mi caratterizza, noi non siamo come voi, non lo saremo mai"

Sputo quelle parole terrorizzato al solo pensiero e lei ne resta completamente disarmata

"perdonami"

È tutto quello che riesce a dirmi, si alza e torna ad essere la donna apatica di tutti i giorni, si volta e prosegue verso l'entrata.

Resto ancora un pò lì per sbollire la tensione ma un rumore sordo di mattone rotto mi fa scattare sul posto in allerta

Alla vista di Anthony corro subito verso di lui, stringe la mano destra nella sinistra, del sangue colora la sua mano tatuata

"che cazzo hai fatto?"

Provo a vedere meglio la ferita ma scossa subito la mia stretta, gli occhi iniettati di rabbia e qualcosa che non riesco a decifrare

"levati dai coglioni Jeb"

Si volta e subito lo strattono verso di me

"che succede Anthony, a me puoi dire tutto lo sai vero? Per te ci sarò sempre"
Sono così confuso dal suo comportamento, non riesco a capire che sta succedendo

Non riesce a guardarmi negli occhi

"devo andare"
Mollo la presa e lui si allontana da me, si trasforma nel suo lupo e in una corsa fulminea sparisce dalla mia visuale.

Quando mi volto trovo Edith che se ne stava in un'angolino a fissare la scena, mi avvicino a lei

"sai che ha Anthony?"

I suoi occhi sembrano lucidi e trema come una foglia, sarà sicuramente per il freddo, tolgo la mia maglia e la lascio sulle sue piccole spalle

"no io, io non lo so"

Sembra quasi scossa da qualcosa ma non riesco a capire cosa, vorrei chiederle ma sono sicuro che mi avrebbe tranquillamente detto se qualcosa non andava

"ti va un bel film romantico, come piacciono a te e una bella pizza?"

Non la lascio parlare, la sollevo a mo di sposa e con la mano prendo il telefono avvisando Amie del suo ritardo.

La mia felicità aveva offuscato la mia vista, stava succedendo tutto sotto i miei occhi ma l'amore mi aveva reso cieco. Quando tutto sarebbe stato più chiaro la situazione si sarebbe capovolta e non in qualcosa di bello.

Buonasera ragazze ecco il capitolo come promesso, che ne pensate? Un piccolo momento tra madre e figlio, Cassandra sta provando a cambiare, sta cercando di uscire dalla sua depressione, secondo voi ha ragione in ciò che ha detto a Jeb? O Edith e Jeb riusciranno a non fare lo stesso sbaglio dei genitori?

Chissà che si sono detti Anthony ed Edith, sicuramente non delle cose belle dato la reazione di lui, Jeb capirà cosa sta realmente succedendo al fratello?


Full Moon Where stories live. Discover now