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Edith

"devi alzare di più il braccio, non riuscirai mai a colpire bene se lo tieni così"

Provo ad ascoltare i consigli di Jeb, il sudore bagna completamente la mia maglia over size, colpisco con più forza e subito una scarica di adrenalina scorre nelle mie arterie, colpisco ancora, e ancora, colpisco fino allo sfinimento.

Mancava veramente poco al Natale, l'aria natalizia accompagnava il paesino e tutti sembravano così felici e pieni di vita.
Amie aveva preso così bene la notizia di Kyle ed Esme che sprizzava felicità da tutti i pori, comprava ogni giorno qualcosa per il bimbo/a ed era così emozionata da rendere il tutto ancora più bello.

La mia vita aveva preso una piega così diversa, da una semplice liceale a luna di un branco di lupi mannari, chi ci avrebbe mai creduto? Queste cose solo nei film si vedevano, e adesso mi ritrovavo qui, con un ragazzo favoloso che mi aveva cambiata, con delle persone che mi amavano e facevano di tutto per farmi stare bene, la vita è così imprevedibile da lasciarti costantemente con il fiato sospeso, ed è vero, bisogna crederci sempre, bisogna sperare e verrai ripagata, ringrazio il giorno in cui i miei genitori decisero di mandarmi via per qualche mese, mi hanno letteralmente regalato la felicità.

"mocciosetta, basta così, fermati"

I palmi caldi di Jeb bloccano le mie piccole mani e i suoi occhioni profondi mi studiano

"sei sicura di voler continuare con l'allenamento? Non hai la stessa resistenza dei membri del branco"

Solleva la canotta per asciugare il sudore che gocciola dal suo collo, i miei occhi scivolano sul suo addome scolpito e poi si spostano velocemente su alcuni ragazzini che continuavano l'allenamento.

"sono sicura Jeb"

Lui ridacchia mentre si avvicina di più, mi guardo intorno imbarazzata, riesco a sentire gli sguardi curiosi

"ti ho vista mocciosetta, ti ho beccata per l'ennesima volta a spiare, non puoi nasconderti"

Mi scappa un risata divertita dalla sua voce macabra e in uno scatto comincio a correre a perdi fiato mentre Jeb mi lascia un pò di vantaggio prima di partire, ci ricorriamo come dei bambini sotto le risate di alcune persone, Jeb finalmente aveva messo da parte quel suo lato apatico, finalmente si stava vivendo la vita al massimo.

"ti ho presa, mocciosetta"

Presto i miei piedi non toccano più il terreno e subito comincio ad urlare

"mettimi subito giù Jeb"

Provo a colpirlo con dei pugni sul suo sedere ben allenato, ovviamente non lo scalfisco nemmeno un pò

"la vista non è per niente male"

Il sangue finisce direttamente al cervello al pensiero del mio lato b sparato direttamente sulla sua faccia

"Jeb, fammi scendere subito"

Continuo ad urlare ma ovviamente non mi lascia andare e risparmio un pò di energie.

"è l'ora del bagnetto mocciosetta"

Mi ha letteralmente trasportata dal campo fino al bagno di casa sua, senza fatica, quando mi mette giù ho il viso paonazzo per aver tenuto la testa giù, sono ancora un po' scombussolata quando realizzo la frase di Jeb

"c-cosa?"
Il panico mi fa quasi morire sul posto, il bagno in cui mi ha portata Jeb è diverso dal bagno che ha in camera, è molto più grande e un'enorme doccia occupa quasi metà stanza, il rivestimento in pietra e delle enormi vetrate racchiudono il tutto.

Jeb lancia in un angolo della stanza la canotta e scompiglia i capelli umidi, i suoi occhi furbi puntano i miei, si avvicina e subito indietreggio

"hai paura, Edith?"

Il muro blocca i miei passi e presto le braccia muscolose di Jeb riescono ad intrappolarmi, il suo profumo dolce misto a quello del sudore, riesce a stordirmi e la sua vicinanza crea un forte attacco di panico

"Jeb, perché non ti allontani un pò?"

La risata che fuoriesce dalle mie labbra è proprio una risata isterica, le sue labbra invece si alzano in un piccolo ghigno, lascia scendere una mano lungo il mio fianco e presto lo stringe in una stretta, spingendomi verso il suo petto, la saliva mi si blocca tra il palato, la sua fronte si scontra con la mia e le sue labbra sfiorano le mie

"Edith, sei così bella"

La pelle d'oca ricopre letteralmente la mia cute e i nostri occhi si intrecciano in una danza priva di qualsiasi limite

Chiudo gli occhi e lascio le mie labbra sulle sue morbide e carnose, cominciamo a baciarci quasi timorosi l'uno dell'altro e quasi immediatamente quel bacio si trasforma in uno di quei baci che ti lascia senza fiato, mi stringe per i glutei verso di lui mentre le mie mani scorrono sui suoi capelli, ha un sapore così dolce, così buono da crearti dipendenza

"Edith, fermati"

Si scosta un attimo mentre i nostri petti si alzano ad un ritmo sfrenato, quando apre gli occhi sono letteralmente rossi

"Jeb, che ti succede?"

Prova a riprendere fiato

"il mio lupo, diventa ingestibile quando ci sei tu, ci fai impazzire Edith"

Le temperature sono veramente aumentate e presto la stanza sembra opprimere l'aria

"vado a prendere un pò d'acqua"

Mi volgo e quasi di corsa esco dal bagno lasciandolo inerme sul posto, chiudo la porta e provo a fare dei bei respiri profondi, mannaggia a te Jeb Forest.

Apro il frigo e prendo un bel bicchiere d'acqua, sono ancora scossa dalla situazione di prima e non riesco a cancellare la scena dalla mia testa, quando mi volto per poco il bicchiere non mi vola dalla mani

"Anthony?"

È di spalle, stava provando ad andare via, sicuramente dopo avermi vista, si volta e pianta sul suo volto un sorriso finto

"ah Edith, non ti avevo vista"

Giro il bancone e mi avvicino più a lui, non lo vedo dal quel famoso giorno, mi ha evitata in tutti i modi possibili

"Anthony, so che mi stai evitando"

Lui si gratta la nuca chiaramente a disagio, evita il contatto visivo e presto tra le sue labbra si incastra una sigaretta

"non so di cosa stai parlando"

Comincia ad incamminarsi verso il retro della cucina e lo seguo a ruota

"lo sai benissimo Anthony"

Accende la sigaretta una volta fuori e una nube di fumo viene sbrigionata dalle sue labbra

"Edith, dimentica tutto, ho commesso un enorme sbaglio e non accadrà mai più"

Lo volto verso di me veramente irritata

"Anthony, non puoi fare così, mi devi delle spiegazioni, non puoi fare quello che ti pare per poi sparire e addirittura far finta di nulla, non funziona così, mi avete stufato"

Allontana la mia mano dal suo braccio

"Edith, non ha importanza, dimentica tutto e basta, devo andare"

Prova ad incamminarsi ma lo seguo a mia volta e blocco il suo cammino

"perché l'hai fatto?"

I suoi occhi sono chiaramente infastiditi, mi sposta e continua a camminare

"ho detto perché l'hai fatto"
Lo blocco per l'ennesima volta e in uno scatto si gira verso di me urlando

"PERCHÉ MI PIACI EDITH"

I miei occhi fuoriescono dalle orbite sconvolti, la mia bocca si spalanca, non riuscivo a crederci.

Buon pomeriggio ragazze, perdonate la mia assenza, si so benissimo che avevo promesso più capitoli ma ho preso del tempo per rilassarmi un pò, non manca molto alla fine del libro, non vorrei separarmi da loro ma prima o poi deve arrivare la fine, comunque che ne pensate?

Full Moon Where stories live. Discover now