Capitolo 13 (UR5S pt3)

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Camminò per giorni fino ad arrivare dall'altra parte della città, in tutto quel tempo il pasto migliore che aveva avuto era una torta di mele che aveva trovato nella spazzatura.

C'erano dei lati positivi, essendo un bambino nessuno osava mandarlo via quando trovava un portico o un ponte dove dormire. Aveva trovato altri vestiti più pesanti, anche se i pantaloni erano troppo grandi e aveva dovuto legarli in vita con una corda, stessa cosa per le scarpe: a volte ci scivolava dentro ma erano veramente l'unica cosa che proteggeva i suoi piedi dal freddo in quelle condizioni.

Trovò un piccolo porticato sotto un palazzo nella periferia, c'erano un paio di materassi che avrebbe potuto prendere in prestito per la notte. Si sedette e prese qualcosa da mangiare da una borsa che aveva con sé, non era molto, ma era comunque meglio di stare a digiuno un altro giorno.

"Ehi, buonasera signorino"
Disse una voce dietro di lui, si girò di scatto e guardò verso la direzione della voce.

C'era un signore anziano con un bicchiere e una bottiglia in mano, era vestito di stracci e i capelli erano lunghi, sporchi e grigi.

Il signore si avvicinò e si sedette sul materasso vicino a lui, gli porse un bicchiere con del... tè?

"Vuoi un po'? La sera fa freddo, c'è bisogno di scaldarsi"
Disse mentre il ragazzo prendeva il bicchiere e beveva a piccoli sorsi.

"Come mai sei qui in strada? Non hai dei genitori?"
Chiese il signore.

"Sono stato sbattuto fuori... mio padre non mi voleva più"
Mentì rispondendo.

"Oh... povera creatura, io invece sono stato licenziato e ho perso tutto... mia moglie mi ha lasciato e si è portata via i nostri figli... non li vedo da anni"

"Come mai non cerchi un altro lavoro?"

"Ormai sono troppo vecchio, nessuno mi vuole assumere più"
Fece una pausa e alzò lo sguardo al cielo.

"Ma tu... potresti prendere il mio posto in fabbrica, sei giovane... non voglio vedere un ragazzo forte come te finire come me"

Il ragazzo annuì e il signore si alzò lasciandogli il posto sul materasso. Passò la notte tranquillo mentre il signore restava sveglio a fare la guardia.

❄︎❀❄︎

Il giorno dopo si salutarono e il ragazzo proseguì per la sua strada e arrivò alla fabbrica che gli aveva indicato il signore della sera prima.

Arrivò in un quartiere operaio e trovò subito la fabbrica all'orizzonte. Era grandissima e il fumo nero che usciva dai camini ostacolava la luce del sole creando la sensazione che il cielo fosse nuvoloso.

Si sedette sul marciapiede e prese la borsa che aveva con se e guardò dentro cercando i gioielli. Ancora non aveva avuto il coraggio di andare da un compro oro ma sapeva che avrebbe dovuto farlo al più presto.

Girovagò un po' per il quartiere e vide una casa in vendita per pochi soldi, era piccola ma gli sarebbe bastata sicuramente.

Corse e andò a cercare qualcuno che comprasse i gioielli. Trovò un negozio e si fece pagare abbastanza per quei gioielli. Sarebbe potuto vivere come una persona normale per almeno un anno con tutti quei soldi.
Tornò indietro e decise di comprare la casa e qualche vestito caldo della sua taglia.

❄︎❀❄︎

Dopo qualche giorno che aveva sistemato la casa andò verso la fabbrica e cercò un capo. Trovò il suo ufficio e si sistemò i vestiti prima di entrare, il capo era un uomo sulla 50ina che sorrise appena lo vide.

Non ci volle molto per il colloquio, e il signore gli disse che aveva un posto libero ed aveva bisogno di qualcuno che lo occupasse, alla fine gli confermò che avrebbe iniziato il giorno dopo. Il ragazzo non si fece troppe domande, capì che era qualcosa che avrebbe dovuto fare se fosse voluto restare in una casa con un pasto caldo davanti.

"A volte la vita è strana uh?"
Disse guardandosi alla specchio vicino all'ingresso.

Il giorno dopo si svegliò presto, complice il fatto che non aveva chiuso le tapparelle e il sole del mattino gli entrava negli occhi come un laser. Fece una leggera colazione, con dei pancake che aveva preparato il giorno prima e un po' di succo di frutta.

Uscì di casa dopo essersi messo degli abiti comodi, simili a quelli che vedeva indossare dagli uomini che giravano per il quartiere, e si diresse in fabbrica.

❄︎❀❄︎

La giornata lavorativa era stancante, certo, ma la consapevolezza che non era più in strada e la gratitudine che aveva bastò per farlo andare avanti fino alla sera, quanto tornò a casa e mangiò un bel pasto caldo e si mise a letto con lo stomaco pieno.

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Capitolo fatto, piano piano

Alla prossima!!
BYEEEE

𝑾𝒆'𝒍𝒍 𝑭𝒊𝒏𝒅 𝑷𝒆𝒂𝒄𝒆 𝑰𝒏 𝑯𝒆𝒍𝒍 [Axis Powers Story] (CountryHumans)Where stories live. Discover now