Capitolo 33

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I due gemelli camminavano per i corridoi verso l'uscita. Intorno a loro una marea di maggiordomi camminava portando valige e borse per il braccio.

"Una settimana è troppo poco per vivere, avrei voluto più tempo... dannazione, avevo pure fatto conoscenza con una ragazza russa niente male"
Si lamentò Salò, sua sorella lo guardò e roteò gli occhi.

"Non era questo che intendeva Reich con 'creare relazioni diplomatiche'"
Rispose la ragazza colpendo la spalla del fratello con un pugnetto.

"Smettila! Anche tu volevi più tempo, ammettilo! Ho visto come guardavi le vetrine dei negozi qualche giorno fa"
Ribatté lui cercando di restituirle il pugnetto, Fasci lo schivò e gli fece una linguaccia, poi iniziò a correre via.

"Vieni a prendermi se vuoi colpirmi!"
Gridò scappando via.

"Ah, giochi sporco tu! Torna qui, traditrice!"
Rispose iniziando a correrle dietro.

Si rinconsero fino ad arrivare all'uscita dove la donna al bancone li sgridò.

"Non si corre nei corridoi, grazie"

I due si guardarono e sbuffarono.

"Ma perché chiamarli 'corridoi' se non ci puoi correre?"
Disse sarcastico Salò, Fasci gli tirò un'altro pugnetto.

❄︎❀❄︎

"Sapevo che vi avrei trovati qui, in... punizione"
Disse Reich entrando nel piccolo salotto all'ingresso dove i due gemelli erano seduti su un soffice divano in velluto.

"Si... quanto ci vuole ancora? Non avevamo così tante valigie quando siamo arrivati!"
Chiese Salò.

"Dillo a tua sorella, ha quasi prosciugato il mio stipendio mensile con tutta la roba che si è comprata"
Rispose Reich sedendosi vicino alla diretta interessata.

"Io? Tu hai voluto farmi un regalo, e poi ho comprato roba anche per te visto che non sai vestirti"
Disse lei, il tedesco rise e le diede un bacio sulla guancia.

"E ti amo per questo"
Rispose prendendo il mento della ragazza e dandole un bacio sulla bocca che lei ricambiò con passione.

"Potete evitare di fare l'amore davanti a me, è piuttosto brutto da vedere"
Disse Salò girandosi dall'altra parte.

"Qualcuno è geloso~"
Fece Fasci ridendo di gusto, Reich si unì mentre Salò arrossiva dall'imbarazzo.
Ad un certo punto qualcuno si avvicinò e parlò in tedesco.

"Dobbiamo andare, finalmente!"
Tradusse Fasci alzandosi dal divano e aiutando Salò.

❄︎❀❄︎

Alla stazione c'era stranamente URSS a salutarli, Fasci si avvicinò e lo abbracciò, mentre Reich e Salò gli strinsero la mano. Salirono sul treno e guardarono il russo che li salutava dalla banchina.

Il treno cominciò a muoversi ed URSS gli corse dietro per un po' prima che diventasse troppo veloce per lui. I tre a bordo lo persero di vista e si girarono a parlare tra di loro mentre il paesaggio sfuvama sempre di più a mano a mano che il treno prendeva velocità.

Salò tirò fuori delle carte da gioco e passarono il loro viaggio giocando.

❄︎❀❄︎

A Berlino Reich e il resto dei politici scesero e lasciarono i due gemelli soli in stazione, dove presero un altro treno per Roma.

"Vieni a mangiare da me stasera, oppure andiamo al ristorante"
Propose Salò mentre camminavano per la stazione.

"Andiamo al ristorante, ho voglia di pizza"
Rispose Fasci, il fratello la guardò e annuì.

❄︎❀❄︎

Arrivati a Roma andarono ognuno a casa propria a cambiarsi e si trovarono davanti all'ingresso di un ristorante di lusso.

Mangiarono di gusto e uscirono verso le 11 di sera, si salutarono e Salò si offrì di accompagnare sua sorella a casa, ma lei rifiutò.

Fasci raggiunse casa sua, parcheggiò la sua auto e si avvicinò all'ingresso del palazzo. La luce delle scale non funzionava ma non le diede troppo fastidio, conosceva casa sua.

Mentre saliva le scale la sagoma di un uomo che scendeva a tentoni tenendosi stretto al corrimano le passò accanto con la testa bassa.

La ragazza pensò che fosse solo un amico di qualcuno dei vicini che non conosceva bene il palazzo da camminare al buio.

L'uomo misterioso si fermò appena arrivò al pianerottolo e Fasci lo notò.

"La porta è aperta..."
Disse, pensando che avesse bisogno di aiuto. L'uomo scrollò le spalle e fece un gesto per ringraziare e scappò via spalancando la porta, che si chiuse lentamente dietro di lui.

Fasci alzò gli occhi al cielo e continuò a salire le scale, arrivò a casa sua e decise che avrebbe disfatto le valigie il giorno dopo. Si tolse le scarpe e i vestiti e si buttò sul letto addormentandosi subito.

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Bentornatə a tuttə! Nuovo capitolo (:

Alla prossima!!
BYEEEE

𝑾𝒆'𝒍𝒍 𝑭𝒊𝒏𝒅 𝑷𝒆𝒂𝒄𝒆 𝑰𝒏 𝑯𝒆𝒍𝒍 [Axis Powers Story] (CountryHumans)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora