Capitolo 3

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⭑⭒⭑⭒Bloccato nei suoi pensieri⭑⭒⭑⭒

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⭑⭒⭑⭒Bloccato nei suoi pensieri⭑⭒⭑⭒

Charlie non riesce a smettere di pensare al bacio. Lo ripete in continuazione nella sua testa mentre cerca di assaporare la sensazione.

Le sue labbra erano calde e morbide e lui poteva ancora assaporare la ciliegia del suo burrocacao e l'odore fresco di menta del suo alito.

Seduto sulla vecchia poltrona malandata del soggiorno, i suoi occhi sono fissi sul fuoco morente di fronte a lui, mentre suo padre e Bill parlano dall'altra parte.

Arthur lo saluta, aggrottando le sopracciglia quando il suo secondogenito non dice nulla. Saluta di nuovo e se ne va, seguito subito da Bill, lasciando solo Remus, Sirius, Charlie e Newt.

Quest'ultima è al piano di sopra, mentre Sirius e Remus siedono in cucina.

"Bene, si parte!" Sirius chiama su per le scale, riceve un rumore di risposta dall'alto ma ancora una volta niente dalla testa rossa.

"Oh, Charlie, ragazzo," canta Sirius posandogli una mano sulla sua spalla e facendolo sobbalzare dai suoi sogni ad occhi aperti, "io e Remus andiamo a incontrare Malocchio e Kingsley, saremo di ritorno per l'arrivo di tua madre e degli altri".

Annuisce e saluta ascoltando le loro voci svanire man mano che si allontanano dalla casa.

Una serie di imprecazioni arriva dal piano di sopra, seguite da uno schianto e improvvisamente Charlie si rende conto di non essere solo, di essere stato lasciato in casa con Newt.

Si alza in fretta e si raddrizza i vestiti prima di salire le scale praticamente di corsa, si ferma davanti alla porta che è leggermente aperta, può vedere i suoi capelli disordinati mentre è china sulla scrivania a scrivere sul suo taccuino.

Solleva la mano per bussare alla porta, che rimane in bilico per qualche istante, guardandola mentre Rocco salta in piedi e le si posa in grembo, lui fa un passo indietro e sospira scuotendo la testa.

È lui che ha detto che non dovevano, è lui che non ha saputo ammettere i suoi sentimenti, si allontana completamente dalla porta e sospira e torna giù per le scale.

Sospirando tra sé e le sue decisioni idiote, si strofina una mano su e giù per il viso prima di tornare giù per le scale scricchiolanti.

~~~~~

A cena Charlie non riesce a distogliere lo sguardo dalla ragazza che parla allegramente con lo zio all'altro capo del tavolo, Bill chiacchiera con Arthur che si è ripreso dall'aggressione, domani la signora Weasley porterà tutta la famiglia dai capelli rossi alla Tana dove resteranno finché non torneranno a Hogwarts.

Arthur e Bill ridono di una barzelletta che il padre ha appena raccontato e entrambi guardano Charlie, che sta distrattamente giocando con il suo cibo, "Charlie? Charlie!"

Lui si risveglia dal suo sogno ad occhi aperti, "Sì?" Le sue guance si tingono di un leggero rosso e si strofina le mani umide sui jeans.

"Ti senti bene?" gli chiede Bill appoggiandogli una mano sulla fronte per poi farsela colpire.

"Sto bene, Bill, perché?"

Arthur guarda suo figlio per un momento, "Sembri solo un po' fuori di testa," Bill fa spallucce, "vero papà?"

"Sei sicuro di stare bene, figliolo?"

Charlie annuisce e beve un lungo sorso d'acqua sperando che lascino perdere l'argomento.

Arthur lascia perdere e parla allegramente della sua nuova spina americana che ha preso e che è diversa dalle altre della sua collezione, Remus lo ascolta perché è l'unico che sembra almeno un po' interessato alle divagazioni dell'uomo.

Bill dà una gomitata al fratellino con un sorriso malizioso che fa borbottare Charlie sottovoce, "Non cominciare, Bill".

"Non ho detto niente!"

"Lo stavi pensando." Charlie brontola.

"Non ho detto niente."

Fire and the Flood || Charlie Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora