Fire and the Flood || Charlie Weasley

Capitolo 11

⭑ ⭒ ⭑ ⭒ Attacco ⭑ ⭒ ⭑ ⭒

"Allora, abbiamo deciso?"

Charlie annuisce scostandole i capelli dal viso, con la bacchetta in mano pronta a smaterializzarsi, "A Natale, lo diremo allora."

"Due settimane."

"Due settimane." Lui ripete dandole un bacio sulla fronte prima di smaterializzarsi lasciandola a Grimmauld place.

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Svegliata dalle urla provenienti dal piano di sotto, Newt geme, e si alza dal letto infilandosi il maglione di Charlie che lui le ha lasciato.

Cercando di legarsi i capelli, si ferma in fondo alle scale e trova i Weasley e Harry in piedi, "Sono abbastanza sicura che dovresti essere a scuola."

"Newt," chiama Sirius correndo, "È Arthur." Sussurra lanciando un'occhiata alle loro spalle.

"Cosa?"

Ginny vede la sua vecchia Professoressa e corre verso di lei avvolgendole le braccia intorno alla vita e seppellendo la testa nel suo petto.

Appoggia una mano sulla schiena della più giovane delle teste rosse, strofinando dei cerchi sulla schiena e guidandola verso un posto a sedere.

"Andrà tutto bene, Gin, andrà tutto bene." Dice.

Ginny si rifiuta di mollare la presa, le sue mani si stringono a lei e Newt si siede con lei, guarda Ron che è seduto sulla sedia e si guarda le mani, Fred e George sono seduti uno accanto all'altro e bisbigliano tra loro e Harry parla piano con Sirius mentre escono dalla cucina.

"Io-Charlie è qui?" chiede Ginny a bassa voce.

Newt scuote la testa tristemente, e la sua presa su Ginny si stringe, "Se n'è andato ieri, gli manderò un gufo domattina, come prima cosa, ok?"

Ginny annuisce e sbadiglia coprendosi con la mano, "So di voi due," sussurra assicurandosi che gli altri non sentano, "Voglio dire, prima che tu lo baciassi davanti alla Umbridge, era abbastanza ovvio."

Newt ridacchia un po', "Non sei arrabbiata?"

"No, penso che saresti una brava sorella."

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Un suono schioccante in cucina fa saltare Newt dalla sua posizione accasciata, Charlie appare in cucina guardandosi intorno freneticamente, "Newt!"

"Shh!"

Newt guarda Ginny che dorme sulla sedia, e per non svegliare la ragazzina si alza avvolgendole una coperta addosso, attraversa silenziosamente la cucina per prendere Charlie e portarlo in disparte cercando di non svegliare gli altri Weasley.

"C-Cos'è successo? Mio padre? lui-è-lui-?"

"Non sappiamo ancora niente," disse lei con calma posandogli una mano sul braccio per calmare i suoi balbettii, "Molly è in ospedale con lui adesso, stiamo aspettando un gufo che ci dica cosa sta succedendo."

Notando la preoccupazione nascosta dietro i suoi occhi, lei gli posa una mano sulla guancia facendogli distogliere lo sguardo dal vecchio orologio rotto sulla parete, "Ehi," dice lei a bassa voce, la dolcezza della sua solita voce decisa lo spinge a guardarla, "Lui starà bene, Arthur è uno degli uomini più forti che conosca".

Charlie annuisce appoggiandosi al suo tocco e mettendo una mano sopra la sua unendo le loro dita, lui lascia cadere le mani sui loro fianchi e sospira appoggiando la fronte contro la sua spostando l'altro braccio per appoggiarlo sulla sua schiena.

"Non lasciarmi mai, Newt, mai."

"Neanche per sogno."