Capitolo 10

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⭑ ⭒ ⭑ ⭒ Costellazioni ⭑ ⭒ ⭑ ⭒

Newt sospira assonnata mentre si rannicchia ulteriormente nel piumone del letto di Charlie, è la vigilia di Natale e non riesce a dormire, è quasi mezzanotte quando afferra il maglione dal fondo del letto, l'odore di fumo e cannella è ancora forte.

Infilandosi dei calzini spessi e morbidi, si alza e scende silenziosamente le scale scricchiolanti della tana, passando davanti alla stanza di Ginny, dove si sente il russare sommesso della ragazza che, nel sonno, borbotta qualcosa sulla Pluffa.

Fermandosi in fondo alle scale, discute se prepararsi una tazza di tè, ma decide di non farlo e si dirige subito verso il portico, mormorando un incantesimo sottovoce la punta della sua bacchetta si illumina, e si dirige verso la parte della casa che Charlie le aveva mostrato durante l'estate.

Mettendo il piede nel posto giusto, inizia a salire lentamente e con attenzione, individuando il punto giusto ed evitando le parti che fanno rumore, finche non arriva al tetto.

Guardando in basso, il mondo le sembra molto più piccolo di prima, tirando le ginocchia al petto, guarda in alto e lo sguardo si posa su una delle costellazioni sopra di lei.

Nonostante conoscesse i posti migliori per osservare le stelle, la testa rossa non sapeva nulla delle costellazioni e Newt aveva passato molte notti a indicargliele.

"Pegaso, un magico cavallo alato che si credeva fosse nato dal corpo di Medusa quando fu uccisa da Perseo."

"Sbagliato," lei sorride compiaciuta, sforzandosi di mantenere la calma mentre sente i passi avvicinarsi, "è nato dal sangue di Medusa."

Charlie si sistema accanto a lei, il suo braccio sfiora il suo, "Giusto, è quello che ho detto."

Lei si volta verso di lui, con un grande sorriso sul volto che è più luminoso delle milioni di stelle che in quel momento danzano nel cielo notturno sopra di loro.

"Cosa ci fai qui?"

"Beh, avevo intenzione di farti una sorpresa domattina, ma ti ho visto quassù quando mi sono smaterializzato, l'occasione perfetta per farlo..." Sussurra, mentre si china in avanti, le prende il viso e la bacia lentamente.

Si sposta di fronte a lei e la spinge indietro, il freddo della notte colpisce la sua pelle esposta mentre il maglione si alza mostrando la pelle del suo stomaco. Si tiene sopra di lei sorridendole, "Buon Natale, amore".

Lei sorride, le sue mani giocano con i suoi capelli rossi, "Buon Natale".

Lui abbassa lentamente la testa, gli occhi chiusi, quando incontra le sue labbra la spinge ancora di più contro le tegole del tetto, la sua schiena si inarca contro di lui mentre lui le mette una mano sotto la schiena.

"Sei così bella." Sospira sorridendole.

Lei sente il rossore salire sul collo, volendolo allontanare, sorride e sbatte le ciglia verso di lui, "E...?"

"E, talentuosa," dice lui posandole un bacio sulla guancia, "E coraggiosa," Dando un bacio sull'altra guancia, "Ambiziosa", Uno sul naso, "Determinata", le posa un bacio sulla fronte e si sposta, "Sorprendentemente brava con le creature", le posa un bacio prolungato sulla mascella, "E io sono così innamorato di te". le dice infine posando un bacio sulle sue labbra.

Lei lo respinge rapidamente, i suoi occhi spalancati incontrano i suoi, "T-tu-?"

"Sì," annuisce, con gli occhi che guizzano tra i suoi, "Così tanto. Ti amo, Newt Scamander."

Lui si appoggia leggermente all'indietro, prendendole le mani tra le sue, mentre lei si siede con lui i loro volti sono a pochi centimetri di distanza, i suoi occhi che scrutano il suo viso, cogliendo il verde mescolato al marrone dei suoi occhi, le cicatrici e le lentiggini del suo viso, ogni dettaglio.

"Quando ho posato gli occhi su di te per la prima volta, ci è voluto tutto me stesso per non baciarti, lì, in quel momento. Quando ti ho visto sorridere, ci è voluto tutto me stesso per non innamorarmi,  lì, in quel momento. E quando ho visto il tuo cuore, hai preso tutto di me, proprio lì, proprio in quel momento".

Senza dire niente, si spinge verso l'alto incontrando completamente le sue labbra, chiude gli occhi assaporando il tocco della sua mano sulla parte posteriore delle sue cosce.

Continua a baciarlo avidamente mentre si mette a cavalcioni su di lui, con le mani su entrambi i lati della testa, "Prendilo". Sussurra tirandosi indietro e appoggiando la fronte contro la sua.

"Prendi cosa?"

"Il mio cuore," dice lei posandogli un bacio sulle labbra, "Prendilo, amalo, proteggilo, fai quello che vuoi con esso, ma non romperlo."

"Neanche per sogno."

Fire and the Flood || Charlie Weasley Where stories live. Discover now