Capitolo 4

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⭑ ⭒ ⭑ ⭒ Adozioni ⭑ ⭒ ⭑ ⭒

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Charlie tiene la porta aperta a Newt e lei lo ringrazia entrando nel grande negozio di scherzi, mentre gli altri si mettono d'accordo prima di dividersi in gruppi.

"Merendine marinare?" Legge, "Giuro che se uno studente cerca di interrompere le mie lezioni con una di queste, i tuoi fratelli riceveranno dei reclami".

"Se leggi qui," dice una voce dietro di lei mentre Fred si sporge per indicare l'etichetta, "C'è scritto chiaramente, "Da non usare in nessuna lezione di Cura delle Creature Magiche per paura della Professoressa che molto probabilmente maledirà i creatori".

Lei sorride compiaciuta dandogli una pacca sulle guance prima di dirigersi verso la gabbia che contiene diversi Puffola Pigmea, uno dei quali attira la sua attenzione, una Puffola Pigmea nera si sporge su di lei mentre la guarda con i suoi grandi occhi nocciola.

Sorride con attenzione e lo tira fuori per trovare Charlie che le rivolge un'occhiata seria, "Charlie?"

Lui canticchia mentre allunga la mano per aiutare un ragazzino ad afferrare una delle scatole di snack che non riusciva a raggiungere, sorridendo gli porge la scatola e lo guarda mentre corre dai suoi amici, "Che ne pensi dell'adozione?"

"C-cosa? Adozione, voglio dire-uh-?" Si strofina la nuca e arrossisce schiarendosi la gola.

Si rilassa leggermente quando lei inizia a ridacchiare portando la Puffola Pigmea a conoscerlo, "Questo è Paul".

"Paul?"

Lei annuisce e inizia a canticchiare una canzone dei Beatles sottovoce, sorridendo mentre la Puffola Pigmea annuisce come se cercasse di ballare insieme alla musica, "Gli piacciono i Beatles". Lei alza le spalle "Paul è il mio preferito".

Charlie ridacchia tendendo la mano affinché la piccola creatura gli salti sulle mani, "Credo che sia ora di portare la nostra relazione al livello successivo". Sussurra.

"Fred, George!" Grida e le due teste rosse appaiono all'istante, "Documenti di adozione, per favore. Newton S. Scamander è la madre adottiva e Charles S. Weasley è il padre adottivo".

Fred e George condividono gli stessi sorrisi e in pochi secondi hanno afferrato una gabbia e alcuni oggetti per la piccola creatura che è seduta sulla spalla di Newt e si rifiuta di stare nella gabbia.

"Mamma, noi torniamo alla Tana." dice Charlie e lei annuisce salutandoli. Lui aspetta vicino alla porta del negozio, con gli acquisti degli altri negozi che avevano visitato in precedenza stretti tra le mani, mentre aspetta che Newt torni.

"Harry," lo chiama lei correndo velocemente verso di lui, "torno alla Tana con Charlie, ci vediamo lì, va bene?"

Lui annuisce e la saluta, Hermione e Ginny si scambiano un sorriso mentre guardano Charlie che le cinge le spalle con un braccio e fanno qualche passo prima di smaterializzarsi insieme.

"Sicuramente stanno insieme." sussurra Ginny.

Hermione annuisce con la testa, "Assolutamente."

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"Non è così carino? Non sei il ragazzo migliore che ci sia?" dice Newt alla Puffola Pigmea seduta in cima a Rocco.

"Pensavo di essere io il ragazzo migliore." Charlie fa il broncio e lei alza gli occhi al cielo.

Lui si appoggia al bancone accanto a lei e i suoi occhi si posano su di lui e poi sul soggiorno dove si trova il resto della sua famiglia.

"In camera mia, a mezzanotte." Le sussurra all'orecchio prima di prendere il suo drink e andare in salotto, sistemandosi nel posto vuoto accanto al fratello minore.

Newt sorride tra sé e sé, cancellandolo velocemente il sorriso, permette a Rocco di correre fuori lasciando la porta aperta per qualche istante prima di richiamarlo dentro e chiuderla alle sue spalle.

Si siede nell'unico posto vuoto, che guarda caso è accanto a Charlie. Guarda come uno dopo l'altro tutti vanno via, sale nella stanza con Ginny ed Hermione, ma non può ancora sgattaiolare via dato che le due sono ancora sveglie.

Mettendosi il pigiama, che è solo un paio di pantaloncini di seta e un top molto sottile, si arrampica sul letto, augurando la buonanotte alle ragazze, ma fissa il muro ascoltando i loro respiri deboli, senza osare fare una mossa finché non è sicura che stiano dormendo.

Tirando via le coperte, attraversa di soppiatto il pianerottolo verso la stanza di Charlie, ma appena entra un paio di braccia la bloccano contro la porta e qualcuno la bacia appassionatamente.

Si stacca da Charlie ansimando mentre cerca di riprendere fiato, "E se non fossi stata io, idiota?"

"Sapevo che eri tu," le sussurra lui, "hai un'aura, una presenza che richiede attenzione."

"Davvero?"

Lui annuisce, muovendosi per avvolgere le braccia intorno a lei, mentre lei salta su con le gambe intorno alla sua vita, "Lascia che te la dia."

Fire and the Flood || Charlie Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora