Capitolo 13

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⭑ ⭒ Dipartimento Misteri ⭑ ⭒

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Quando questa mattina Newt ha ricevuto un biglietto frettoloso da suo zio, è uscita di corsa lasciando dietro di sé un biglietto per Charlie, che era uscito presto per occuparsi dei Draghi.

Con la bacchetta stretta in mano, si precipita al Ministero attraverso le strade Babbane, dove vede la sua amica dai capelli viola che l'aspetta con gli altri membri dell'Ordine.

"Qualcuno mi dica che diavolo sta succedendo."

"La profezia." Sono le uniche due parole che Remus riesce a dire prima che tutti si smaterializzino al Dipartimento Misteri.

"Allontanati dal mio figlioccio." dice Sirius prima di dare un pugno in faccia a Lucius Malfoy.

Newt si materializza accanto al Mangiamorte che tiene Hermione, gli lancia un incantesimo e prende Hermione prima che possa cadere a terra e la guida verso una grande roccia dove si trovano gli altri.

"Resta qui." Gli ordina severamente prima di correre verso un Mangiamorte.

Lanciando un incantesimo dopo l'altro, si abbassa per evitare che una maledizione gli sfiori di poco la testa.

La bacchetta le viene strappata di mano e lei passa ai modi babbani, sferrando pugni in faccia all'uomo e sollevando la mano per allontanare la sua bacchetta.

Lui la colpisce allo stomaco e le afferra i capelli tirandola all'indietro per colpirla in faccia.

Lei solleva le mani per allontanarlo e gli calcia i piedi, si tuffa rotolando e raccoglie la bacchetta prima di colpirlo con un altro incantesimo facendolo volare all'indietro.

Si alza di nuovo in piedi, ma un rapido incantesimo inviato da suo zio lo tiene a terra, Sirius le fa un cenno con il capo e lei ricambia il sorriso.

Alzandosi in piedi, sputa il sangue che ha in bocca e si pulisce il naso con il dorso della mano.

Si gira, giusto in tempo per vedere qualcosa che non avrebbe mai pensato di vedere.

Un incantesimo colpisce Sirius al petto e lui inciampa all'indietro ansimando, mentre l'arco al centro della stanza lo avvolge.

"Siri!" Grida, il dolore nella sua voce fa sì che diversi membri dell'Ordine seguano il suo sguardo verso lo zio. "Siri!" Grida di nuovo correndo verso l'arco mentre Harry tenta di raggiungerlo.

Ogni cellula del suo corpo le urla di fermarsi mentre gli incantesimi colpiscono la sua figura in corsa, ma tutto ciò che può fare è continuare a correre attraverso la stanza.

Il cuore le dice di tuffarsi con lui, di afferrargli la mano e tirarlo indietro, ma la testa le dice di afferrare Harry, di proteggere il ragazzo che ora non ha più una famiglia.

Lascia che sia la sua testa a vincere, avvolgendo le braccia attorno a Harry mentre lui grida per Sirius, e lo tira indietro allontanando le lacrime, "Harry, per favore, Harry, non possiamo salvarlo."

Lui lotta contro la sua stretta presa cercando di liberarsi con tutte le sue forze, mentre intravede Bellatrix, "Harry-Harry, no, ti prego, solo-"

Colpisce Newt e si lancia all'inseguimento della strega, mentre Newt rimane a fissare l'arco desiderando di poter abbracciare per l'ultima volta suo zio.

~~~~~

Con uno schiocco Charlie si materializza nel giardino della Tana, si precipita all'interno solo per essere accolto da alcune facce solenni, ma non da quella che sta cercando.

Molly si precipita ad avvolgerlo tra le braccia, "Oh, Charlie, caro, è Sirius," sospira guardando in basso, "Se n'è andato."

"Dov'è?" Chiede lui, respirando pesantemente e guardandosi intorno, "Dov'è Newt?"

Molly fa un gesto con la testa su per le scale e lo spinge verso di esse. Non c'è bisogno che glielo si dica due volte e corre su, raggiungendo la stanza condivisa con Bill.

Lei è seduta sul suo letto, con la testa tra le mani e gli occhi fissi sul pavimento, lui fa dei passi cauti verso di lei e si inginocchia.

Il suo viso è ricoperto di sangue, un flusso costante che ancora le cola dal naso rotto, "Epsikey". Sussurra puntandole la bacchetta sul naso.

Lei chiude gli occhi gemendo sottovoce e muove un po' il naso, ma non fa altro.

"Newt, amore?"

"Charlie?"

I suoi occhi lo guardano come se si accorgessero che lui è veramente qui, sorride, un piccolo sorriso forzato, le lacrime non versate nei suoi occhi catturano la luce delle stelle.

Lui le mette una mano sulla guancia, il suo pollice strofina piccoli cerchi mentre l'altra mano si posa sul suo ginocchio. "Charlie." Ripete crollando su di lui e stringendosi a lui mentre finalmente si lascia andare.

Singhiozza rumorosamente nel suo petto, con le braccia avvolte intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita, mentre le mani di lui vanno alla testa e alla schiena, sostenendola mentre le sue grida si fanno più forti.

"Sono qui, amore, sono qui."

Fire and the Flood || Charlie Weasley Where stories live. Discover now