09 - Dimmi la Verità (rev.02)

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Dietro la porta della sua stanza, Adriel aveva seguito l'intera conversazione. Era bastato tenere salda fino all'ultimo la maniglia per evitare scricchiolii e aprire l'anta quel tanto che bastava per poter cogliere chiaramente quasi tutte le parole.

Al caos che aveva nella testa, dopo gli episodi di quella notte infinita, ora si erano aggiunte molte altre domande senza risposta: cosa era accaduto tredici anni fa a Ben? Chi era H? Ma soprattutto, quell'esplosione di luce che involontariamente aveva creato, cosa aveva provocato davvero?

A giudicare dalle parole e dal tono dell'uomo con gli occhiali scuri le conseguenze erano e sarebbero state terribili. Dove stavano per andare lei e Ben?

Decise di tornare a letto. Avrebbe finto di dormire nell'attesa che suo padre fosse venuto a svegliarla.

Stretta al suo cuscino, la testa coperta dalle lenzuola, bloccò il fiume dei pensieri e ritornò alle parole di Ben: sapeva di averla fatta soffrire, stava male per questo e avrebbe voluto dirle la verità ma aveva evitato di farlo per non farle ancora più male.

Niente dunque era come si era costruita nella mente in quegli anni? Lui teneva a lei veramente?

Dunque le sue continue assenze e repentine sparizioni erano esclusivamente legate al fatto di essere in realtà un vedente e non un comune rider delle consegne?

E il fatto che litigassero di continuo e lui la evitasse? Era forse dovuto anche quello alla vera realtà dei fatti?

L'unico modo per scoprirlo era tornare tollerante e aperta alla ripresa del dialogo con lui; tenergli il muso non sarebbe servito a niente.

Ricordò le serate in cui, da bambina, si faceva stretta nel letto e Ben accanto a lei le leggeva una delle sue storie preferite. Sentirgliene parlare prima aveva fatto riaffiorare la nostalgia di quei momenti intimi tra loro.

Sorrise e cercò di non addormentarsi; non avrebbe fatto fatica a restare sveglia ora che la curiosità aveva acceso il suo interesse.

Quando Ben entrò nella sua stanza erano appena le due del mattino.

Come previsto non aveva avuto tempo né voglia di prendere sonno e le venne spontaneo aprire subito gli occhi e mettersi a sedere.

"Ho riflettuto." Esordì subito anticipandolo.

Ben fu sorpreso nel trovarla così, pronta. Accese la lampada che stava sul comodino accanto al letto e rimase sulla soglia, pronto ad ascoltarla.

Lei girò su sé stessa, in modo da poterlo guardare e iniziò a parlare:

"È stato meglio così. Scoprirlo oggi intendo, così come è successo. Sono troppo analitica e razionale. L'unico modo per farmi accettare una cosa del genere doveva essere facendola accadere. Se non avessi visto e provato quello che so fare, credo che non ci avrei mai creduto."

Quel modo di presentare le proprie idee e opinioni, deciso e fermo, era uno dei tanti aspetti di Adriel che Ben ammirava maggiormente. Aveva solo tredici anni ma in quel momento ebbe la conferma di avere ormai di fronte una giovane donna. Lasciò che continuasse.

"Niente sarà più lo stesso perché ho come la sensazione che questa cosa in cui siamo dentro sia talmente grossa che cambierà per sempre il mio modo di vedere la realtà." Disse con una punta di dispiacere.

"Non cambierà il tuo modo di vedere la realtà", la rassicurò lui in tono pacato, leggendola. "Ma d'ora in poi vedrai finalmente la realtà per quella che è."

Adriel si tenne qualche istante per trovare la spinta a dire ciò che di più importante aveva da dire: "Giurami che da questo momento in poi sarai sempre sincero e che mi dirai tutto quello che c'è da sapere."

La Rivelazione di AdrielOnde histórias criam vida. Descubra agora