48. Adriel (rev.01)

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Non toccò quasi cibo quella sera. Nonostante le prelibatezze preparate da Max troneggiassero sul tavolo, nessuna di loro ebbe abbastanza appetito da gustarle come avrebbero meritato.

Adriel si era sforzata di assaggiare un paio di bocconi, spinta da Max che aveva tentato invano di riprendere il discorso; le parole però erano state superflue davanti al disastro interiore che si era creato in lei.

La testa bassa, lo sguardo vuoto perso nella valanga di pensieri, la gola strozzata dalla voglia di lasciarsi andare al pianto: guardando Adriel, Max sapeva che sarebbe stato inutile insistere.

Mosse lo sguardo in direzione di Billie, in quel silenzio troppo pesante per un momento che avevano immaginato totalmente diverso. Vide gli occhi lucidi della compagna, riflesso dello strappo emotivo che Adriel aveva in pieno petto.

"Adriel..." La chiamò poi con un sussurro, come a volerla risvegliare da un sonno profondo.

La ragazzina alzò la testa, il viso specchio di tutto il dolore che aveva in corpo.

"Posso andare in camera?", le chiese con un filo di voce.

Max non ebbe nulla da obiettare e Adriel si alzò dal proprio posto.

"Siamo qui", le ricordò mentre le passava accanto, prima di sparire nel corridoio.

La Rivelazione di AdrielWhere stories live. Discover now