12. Harvey Burt (rev.02)

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"Merda..." Si lasciò scappare Macallan.

La sua imprecazione non passò inosservata ad Adriel.

In fondo al corridoio, cinque persone erano in loro attesa. Tra queste, spiccava un uomo elegantissimo, dai capelli scuri rigorosamente pettinati all'indietro.

Adriel si concentrò su quel gruppetto e percepì la stessa vampata di calore di prima risalirle fino alle orecchie.

"Sono vedenti, giusto?" Chiese per conferma allo scozzese.

"Sì." Sibilò lui con un movimento quasi impercettibile delle labbra.

Vedendoli arrivare, i quattro che stavano alle spalle di Harvey Burt parvero irrigidirsi.

Adriel spostò lo sguardo su Ben, ancora costretto a darle le spalle. I suoi carcerieri non avevano mollato di un millimetro la morsa alle sue braccia anzi, in vista degli altri, li vide rafforzare la presa.

Man mano che la distanza tra le due parti diminuiva, Adriel riuscì a vedere l'uomo elegantissimo con più definizione. Doveva avere circa la stessa età di suo padre, il viso gentile e il sorriso rilassato con cui li stava accogliendo, l'aiutarono notevolmente nell'alleggerire la tensione.

"Benvenuti in Azienda." Proferì l'uomo quando furono alla loro altezza.

Parlò con una voce morbida e suadente: chiunque davanti a quella figura così a modo e a quel tono avrebbe abbassato la guardia e virato verso uno stato di quiete. Ma Adriel sentì tutt'altro.

Lo fissò con più attenzione e provò a usare il suo potere: fu sconcertata da quanto ciò che sentì di lui si discostasse dalla prima impressione che aveva avuto.

Sentì odio, rancore e poi invidia, ma ciò che la turbò maggiormente fu il gelo, che spense la sensazione di calore alla testa e la ghiacciò dentro, come se improvvisamente si fosse trovata a cadere in una vasca colma d'acqua gelida. Percepì quella sensazione così realmente che il brusco sbalzo le tagliò il fiato di netto.

"Adriel!" La richiamò improvvisamente Ben.

La ragazzina strizzò gli occhi per scrollarsi quella sensazione di dosso.

"Un altro Wigan con la capacità di assorbire l'energia altrui" commentò Burt sistemandosi la manica della giacca. "E ovviamente... un'energia notevole in corpo."

"Avevi qualche dubbio Burt?" Osò chiedere Ben, ricevendo in risposta uno strattone dalla Anderson.

L'uomo abbassò lo sguardo e allargò un ghigno sommesso.

"Come biasimarmi: ti sei scopato una tipa a caso della quale non sapevi nulla. Il risultato poteva non essere così ben riuscito."

Ad Adriel quelle parole non furono indifferenti; lui lo sentì e ne fu soddisfatto.

Ben mantenne la calma.

"La Pearson ci sta aspettando." Si intromise Macallan per cercare di uscire in fretta da quella pesante situazione.

"La SIGNORA Pearson sta aspettando Wigan" rispose Burt fissando lo scozzese con aria sprezzante. "Mentre la piccola Wigan sarà scortata al quattordicesimo piano per la registrazione." Poi notando lo sbalzo di livello di Ben aggiunse: "Sei appena stato informato della vostra imminente separazione. Non vedo motivo per dare di matto come l'ultima volta."

Adriel notò quell'espressione: dare di matto come l'ultima volta. Cosa voleva dire?

"Non mi sembra di aver dato il mio consenso." Ribatté Ben senza mezzi termini.

"Non credo tu sia nella posizione di poter evitare di acconsentire." Lo azzittì Burt sistemandosi accuratamente l'altra manica, poi lentamente alzò lo sguardo e lo spostò su un punto alle spalle del suo interlocutore.

La Rivelazione di AdrielOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz