IV

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Vengo svegliata da un filo di luce. Stropiccio gli occhi e mi alzo.
Mi vesto e scendo in salotto.
Trovo già il caffè pronto sul tavolo. Lo bevo.
"Ma buongiorno!"
Sento dire alle mie spalle.
Sussulto. Mi volto e vedo Bebe.
"Buongiorno a te, Bebe."
Dico.
Finisco la colazione e, poi, mi vado a preparare. Metto dei leggings aderenti a cui abbino un top bianco ed n paio di stickers bianche. Raccolgo i capelli in una coda e mi trucco lievemente. Sono pronta per la scuola. Dentro lo zaino, infilo anche il poster, io e Bebe abbiamo deciso di regalarlo ad Agnès.
Usciamo di casa e raggiungiamo i nostri amici, che ci aspettano all'entrata.
Gli andiamo incontro.
"Lottie! Non sai cosa ti sei persa!"
Esclama Agathe.
Ridacchio.
"Non che mi interessi poi tanto, eh!"
Esclamo di rimando.
Prendo il poster e lo porgo ad Agnès. Lo afferra e lo apre.
Apre la bocca felice e sgrana gli occhi dallo stupore.
"Cooosa?! C-come hai fato a farglielo firmare? Non eri nello spogliatoio."
Mi chiede stupita.
"Ho i miei trucchetti!"
Esclamo facendole l'occhiolino e sorridendole.
Ricambia felice.
"Te lo regalo, piace più a te che a me."
Dico.
Mi abbraccia. Ricambio.
Suona la campanella. Ci aspettano due ore di filologia, un'ora di arte e due ore di critica letteraria. Giornata abbastanza pesante.
Filologia è una materia che mi piace assai, solo che il nostro porfessore è talmente odioso che riesce a farcela odiare.
"Buongiorno, sedetevi pure. Ho saputo che oggi avete un'assemblea di istituto. Inizia alle 09:00. Io oggi vorrei interrogare, in preparazione dei prossimi esami scritti che dovrete tenere. Inizio già ora. Se, nella prossima ora, non ho finito le persone che ho intenzione di sentire, le porto qualche minuto in sala insegnanti. Chiaro? Vi dò cinque minuti per ripassare."
Ci dice freddo.
Proprio oggi doveva interrogare? Beh, almeno ieri pomeriggio ho studiato, non mi faccio trovare impreparata.
Sbuffo ed alzo gli occhi al cielo. Prendo fuori libri e schemi e ripasso.
Dopo cinque minuti, il professore si siede alla cattedra e chiama i cognomi di chi vuole interrogare: Marion, Laureau, Pierre, Dubois, Morin; cioè Bene, Agathe, André, Alexis e Agnès.
Bebe mi guarda disperata, ha studiato, ma ha molta ansia.
"Tranquilla, andrai benissimo."
Le sussurro, evidentemente non tanto a bassa voce, visto che il prof mi ammonisce di stare in silenzio. Gli interrigati si siedono attorno alla cattedra e l'interrogazione ha inizio. Noi altri restiamo in silenzio ed ascoltiamo tutta l'interrogazione. Stanno andando abbastanza bene. Continua per un'ora. Suona la campanella.
Entra una bidella.
"Mi spiace disturbare, ma informo che la classe deve andare in aula magna per l'assemblea di istituto."
Dice seria.
Tutti noi annuiamo.
"Questo gruppo lo tengo un attimo io in sala insegnanti, devo finirlo di interrogare."
Dice il prof.
La bidella annuisce e se ne va.
Io ed il resto dei miei compagni andiamo in aula magna. L'assemblea di istituto ha inizio. Dopo dieci minuti dal suo inizio, i miei amici ci raggiungono. Bebe si siede al mio fianco.
"Com'è andata?"
Le chiedo a voce bassa.
"Meglio del previsto, dai."
Risponde.
Annuisco.
L'assemblea continua per due ore e trenta minuti. Poi, alle 11:45, andiamo direttamente nell'aula di critica letteraria. Dopo un quarto d'ora, suona la campanella. Inizia la lezione. L'ora passa in fretta.
Alle 13:00, usciamo da scuola. Io e Bebe salutuano i nostri amici e torniamo a casa. Andiamo in cucina e, insieme, prepariamo le crespelle con prosciutto e besciamella. Dopo quaranta minuti sono pronte. Le divoriamo. Poi, andiamo nelle nostre camere e facciamo i compiti per domani: storia, linguistica, filosofia e musica.

Dopo due ore di studio pesante, mi butto sul divano e sbuffo. Abbiamo veramente troppi compiti.
Adesso, mi vorrei rilassare un po'. Prendo il telefono in mano e vado su Instagram. Vedo i profili di alcuni miei attori preferiti. Vedo arrivarmi una notifica proprio su DM, sempre su Insta.
Ma chi è che rompe in pieno pomeriggio?!
Controllo chi è.

k.mbappe ti ha scritto

Uff, finalmente ti ho trovata

Tu saresti quello di ieri sera, giusto? Scusa, non sono brava con il memorizzare i nomi.

Ush, beccato. Sono proprio io.

A cosa devo questo grande onore?🙄😅

Ush, preferuvi non mi facessi sentire?

Può darsi🤔

Ush, no
Voglio conoscerti

Urca, ma è così facile con voi calciatori fare colpo?

A quanto pare😅
(Voglio solo fare amicizia)

Proverò a crederti, ahahah

Non fai ridere😑

Immagino la tua faccia ora

Vuoi che ti mandi un selfie?
Per capire in che condizioni sono.

Oh, nono. Se vuoi conoscermi, dobbiamo fare con calma. Devo prima imparare a capire come agisci e tutto.

Voi femmine siete complicate, uff

Fidati, lo siete più voi maschi.
Va be', io vado a finire i compiti, sig.re calciatore che non conosco.

Ciao ciao

Ciaoo

Metto silenzioso il telefono e lo lascio sul letto. Torno a studiare. Continuo fino alle 19:30. Poi, poso i libri e preparo lo zaino per domani.
Scendo in salotto. Bebe non c'è ancora. Preparo la tavola ed inizio a cucinare qualcosa. La quiche Lorraine. Uno dei miei piatti preferiti. Solo quarantacinque minuti è pronta.
"BEBE! È PRONTO DA MANGIARE. VIENI?"
La chiamo urlando.
Sento dei passi veloci per le scalette. Viene e si siede a tavola. Porto i piatti a tavola e mangiamo.
"Io l'ho sempre detto che tra noi due, la migliore a cucinare sei tu."
Afferma mentre mangia
Ridacchio.
"No, guarda, non sto scherzando, sono serissima. Sei top in cucina!"
Esclama.
"Ahaha, grazie."
Le dico.
Mi sorride. Ricambio.
"Sai, oggi, mi stavo un attimo riposando sul letto e mi è arrivato un messaggio su Instagram."
Le dico.
Si ferma e mi guarda.
"Uhh, hai fatto colpo. Chi?"
Mi chiede curiosa.
"Prova ad indovinare."
Dico ridacchiando al solo pensiero che non indovinerà mai.
"Fammici pensare...Leonardo DiCaprio? Brad Pitt?"
Mi chiede.
Sono i nostri attori preferiti.
"No, nessuno dei due. Ti do un indizio. Vive in Francia."
Dico.
"Ehm...Neymar?"
Mi chiede.
"Chi?! Ma chi è questo?!"
Esclamo.
Non so chi sia.
"È un calciatore troppo figo del Paris-Saint-Germaine, gioca con Kylian Mbappé...no...aspetta...penso di aver capito."
Dice bloccandosi.
"Allora, di' il nome."
La invito.
"Mbappé."
Dice.
Annuisco.
"Cacchio, sei seria?!"
Esclama sgranando gli occhi.
Annuisco e le mostro la chat.
La legge sempre con gli occhi sgranati.
"Aspe, lui...ti vuole conoscere?!"
Dice.
Annuisco.
"Ma ci stava esplicitamente provando con te!"
Esclama stupita.
"Ne sono consapevole, ma neanche ci conosciamo. Ci siamo visti solo ieri sera con Anto."
Dico.
"Okok, Bene respira. Uff, ceh...lo hai praticamente friendzonato."
Continua.
"Esattamente."
Dico.
"Cattiva."
Mi rinfaccia.
"Ahahah, ma gli ho semplicemente detto che non ci conosciamo e che lo voglio conoscere per bene. Praticamente, fare amicizia."
Le dico.
"Ti devo ricordare come è andata a finire l'ultima volta che hai pronunciato questa frase due anni fa? Ti sei fidanzata con quello."
Mi dice guardandomi negli occhi.
"Hai ragione."
Dico ridacchiando.
"Ma ciò non vuol dire che Kylian mi piace."
Dico.
"Se se, provo a crederti, và."
Dice ridandomi il telefono.
Finiamo di cenare.
Ci andiamo a lavare e mettere i piangiami e, poi, ci sediamo sul divano per continuare a vedere la serie TV di ieri.
Appena finisce, andiamo a letto.

~L'enchevêtrement de la vie~Kylian Mbappé Where stories live. Discover now