PARTE I

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Giugno.

"Il tema di questa sera è tribal, ci sarà musica dance-elettronica" mi informa Madison tra un morso e l'altro.
"Potremmo metterci dei vestitini semplici e puntare tutto sul trucco, ho dei colori per la pelle che diventano fluorescenti al buio, ci facciamo dei disegni sulle braccia e sul viso"

Non sono un esperta, mi fido di lei e basta.
Annuisco.
Oggi è mercoledì e come ogni settimana io e Madison andiamo nella discoteca della città a fare serata.
I turni del suo lavoro al bar le concedono il giovedì libero e fortunatamente al mercoledì stacca alle sette di sera quindi abbiamo preso l'abitudine di uscire e fare festa durante la settimana.
Col passare del tempo mi sono abituata ad andare alle lezioni in hangover, me lo concedo visto che i weekend solitamente li riservo per prendermi avanti con gli studi, rilassarmi e praticare un po' di sport.

Laviamo piatti e pentole e iniziamo a prepararci per la festa.
Mentre sono sotto la doccia che mi lavo i capelli mi lascio trasportare dall'acqua tiepida che accarezza la mia pelle. L'estate sta cominciando. Sono riuscita a dare tutti gli esami in tempo e potrò godermi i prossimi tre mesi in totale relax. Avrò tutto il tempo che voglio per pensare a me, uscire con Madison, apro per un momento gli occhi e penso al fatto che forse dovrei trovarmi un lavoro stagionale. Le opzioni non sono molte, dovrei andare a fare la cameriera se non riesco a trovare qualcosa tramite la scuola. Spalanco leggermente gli occhi al pensiero di dover pulire tavoli e servire con gentilezza persone scorbutiche a causa del caldo e di malumore perché devono lavorare al posto di potersi godere l'estate in vacanza.
Magari ci penso domani.
Richiudo gli occhi e finisco di lavarmi.
Avvolgo l'asciugamano al mio corpo e quando esco dalla doccia Madison è allo specchio che si trucca con i capelli ancora bagnati avvolti con una molletta.

Madison mi legge nei pensieri e mentre si mette il mascara ad un centimetro dallo specchio mi dice "nel baretto dove sto io cercano personale".
Mi fermo per un secondo e lei gira lo sguardo e mi osserva dallo specchio. Ho di nuovo gli occhi sbarrati come un momento prima sotto la doccia.
Poi d'un tratto scoppia a ridere e io rimango ancora immobile. Un po' perché ancora non concepisco come faccia ad essere così connessa con i miei pensieri e un po' per l'immagine di me con il vassoio e 4 mojito che non posso bere ma piuttosto che devo servire.

Si gira a guardarmi e sistema la sedia davanti allo specchio del lavandino.
"Potresti incrementare le ripetizioni che fai e cavartela come l'anno scorso, dico solo che se dovessi avere bisogno di paghe più importanti c'è un posto libero" sorride e mi fa cenno di sedermi.
Faccio quel che mi dice e le lascio libero arbitrio sulla mia acconciatura.

La fisso intensamente e lei continua a tenere un piccolo sorriso in volto, come se avesse capito che è uno di quei momenti in cui ha dato voce ai miei pensieri.

"Ci penserò, grazie" mi limito a dire.

Non sono una gran chiacchierona. Io e Madison ci conosciamo molto bene quindi la cosa non mi mette a disagio. Parliamo molto di tutto quello che ci passa per la testa, a volte invece passano ore e non fiatiamo ma non è un problema. Abbiamo trovato il nostro equilibrio e siamo in sintonia l'una con l'altra in qualsiasi momento.

Inizia a truccarmi leggermente il viso, sapendo che non sono amante dei make-up complessi.
Mi rilasso come se mi stesse facendo un massaggio e inizio di nuovo a pensare a come potrebbe andare quest'estate.
L'anno scorso era la prima volta che la passavo qui a Londra senza la famiglia quindi non ho fatto molto, mi sono spostata davvero poco. Restavo nei paraggi per uscire con Madison quando era libera, il resto del tempo lo passavo lavorando in biblioteca dove ogni tanto Noah veniva a fare due chiacchiere. È l'unico ragazzo in corso con me con il quale ho stretto amicizia.
Quest'estate sarà diversa. Ho iniziato a conoscere meglio alcune zone di Londra e so già dove posso passare dei pomeriggi soleggiati o le sere di pioggia. Ho in mente di uscire e farmi anche qualche giorno in un altra città. Mi sento carica e pronta per vivere a pieno i prossimi mesi.

Can we surrender?Where stories live. Discover now