XVII

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"Ethan" sussurro.

Credo di volergli dire di non fare niente di azzardato ma non esce altro dalla mia bocca.
Con entrambe le mani porta i miei capelli dietro le orecchie, dietro la schiena. Questa mossa la conosco bene, ma non so perché ha qualcosa di strano adesso.
Appoggio le mie mani sui fianchi di Ethan, forse per aiutarmi a reggermi, forse per tenerlo distante. Credo che lui lo prenda come un segnale diverso, si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra. Poi prende un respiro profondo e continua diventando sempre più passionale.
Non so bene il perché ma non lo fermo, ricambio il bacio, tenendo gli occhi leggermente aperti, un po' perché se li chiudessi girerebbe tutto, un po' perché quei ricci maledetti mi ricordano chi vorrei che ci fosse al posto suo.
Cosa diavolo mi prende?

"Che diamine sta succedendo?" Un ragazzo interrompe il bacio tra me ed Ethan.

Noah.

"Calmati Noah non.." comincia Ethan.

Viene interrotto dai suoi amici che ci raggiungono e lo portano via per qualche motivo che non ho ben capito.
Cerco di svegliarmi fuori il più possibile perché ora probabilmente dovrò dare delle spiegazioni a Noah su quello che è appena successo.

"Camille tutto ok?" Mi chiede.

Annuisco.

"Ti ha fatto qualcosa?" Continua.

"Cosa? No" rispondo subito.

Noah tira un sospiro di sollievo, non credo abbia capito la situazione.

"Scusalo, è mio fratello, a volte fa il coglione, spero non si sia approfittato di te" mi dice lui.

"No, è stata anche colpa mia, Ethan non se n'è approfittato" cerco di formulare la frase al meglio delle mie possibilità.

"Lo consoci?" Chiede stupito.

Annuisco di nuovo.

Lui aggrotta la fronte e dopo poco alza le sopracciglia come se avesse avuto un'illuminazione.

"È lui il tipo di cui parli sempre?" Risponde scioccato.

Cosa? No! Ma cosa gli salta in testa.

Faccio no con la testa e gli faccio segno di seguirmi. Necessito di più silenzio, una sedia e dell'acqua. Mi dirigo in camera sua e trovo le prime due. Noah si siede sul letto e prende dal comodino una borraccia, porgendomela.
Appena mi sento un attimo meglio cerco di concentrarmi e spiegare la situazione. Noah sembra piuttosto nervoso e non vorrei dover cominciare a stilare una lista di persone con cui risolvere problemi.

"Premetto che non avevo idea che foste fratelli. Nessuno dei due mi ha mai parlato dell'altro e non vi ho mai visti insieme, neanche a scuola" comincio giustificandomi.
"Ethan l'ho conosciuto durante il primo anno e ci siamo frequentati per un po' se così si può dire, le cose si sono concluse con l'estate perché non siamo più rimasti in contatto. A inizio anno ci siamo rivisti ma dopo pochissimo tempo abbiamo chiuso per diverse motivazioni" mi sembra non ci sia altro da dire.

Noah mi ascolta attentamente e il suo viso si rilassa. Credo abbia capito che non stessimo facendo niente di grave.

"Ok ho capito" dice.

Basta? Tutto qui?
Sembra essere molto tranquillo rispetto a quando ci ha visti quindi mi rilasso anche io, grazie a Dio non gli ha dato fastidio.

"Sono tuo amico e suo fratello, quindi, per favore, metti le cose in chiaro con lui. So che sei presa da un altro e non voglio stare qui a farti la ramanzina per averlo baciato, però lui è mio fratello e non gioca con le ragazze, potresti piacergli davvero quindi cerca di mettere le cose in chiaro, tutto qui"

Can we surrender?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora