XIII

34 4 0
                                    

Mi conduce in un'area privata del locale, zona ormai conosciuta anche a me. Ricordo che la prima volta che mi portò qui ero un po' stranita perché sulla porta c'era scritto privato. Poi col tempo mi spiegò che ha conosciuto il proprietario della discoteca quindi non c'erano problemi. Non sono ancora sicura che sia veramente così, conoscenze o meno, è un'area riservata ai lavoratori ma non mi sono mai posta troppe domande.

Arriviamo alla fine della stanza, dietro gli scaffali con le scorte di alcol, dove si trova un tavolino in legno a noi fin troppo familiare.
Mi prende per i fianchi e mi ci fa sedere cominciando a baciare ogni centimetro della mia pelle. Le labbra di Harry sono così morbide e i baci mi lasciano brividi in tutto il corpo. Purtroppo la mia testa è da tutta un altra parte. Non posso fare a meno di pensare alla strana situazione di questa sera. Qual è il rapporto che ha con Megan? Ci sono altre oltre a me e lei?
Magari proprio su questo tavolino ha portato tante altre ragazze come me.

"Harry" lo chiamo per fermarlo.

"Dimmi" sussurra al mio orecchio.

Il suo respiro caldo mi manda scosse lungo la schiena e alza la mia temperatura corporea. Neanche questo riesce a mandare via però le mie insicurezze.

"Harry fermati" gli dico.

Lui fa come dico, si stacca da me e mi guarda un po' perplesso e preoccupato.

"Qualcosa non va?" Chiede.

Faccio per parlare ma non so bene cosa dire. Mi stropiccio la faccia con le mani e sospiro profondamente.
Harry appoggia le mani sulle mie ginocchia per attirare la mia attenzione e io lo guardo dritto negli occhi. Amo questi occhi verdi.

"Cosa succede?" Chiede con tono gentile.

Non so davvero cosa dirgli. Mi è chiaro cosa c'è che non va, ma non posso sbottare fuori di punto in bianco con la gelosia e l'insicurezza, non sono nella posizione di scegliere cosa può e non può fare, siamo solo scopamici.
Harry continua ad aspettare una risposta da parte mia, penso che se gli chiedo solo con quante ragazze va a letto non c'è niente di male. È lecito saperlo, è solo un informazione, giusto?

"Io" inizio. "Be io mi stavo chiedendo" è più difficile di quanto sembra.

Prendo un respiro profondo e lui mi guarda intensamente negli occhi.
Coraggio!

"Con quante ragazze vai a letto?" Riesco finalmente a formulare una domanda.

Harry si raddrizza e si passa una mano tra i capelli, rimandando in silenzio per un po'.
Questo suo atteggiamento fa crescere l'ansia dentro di me, avrei dovuto trovare le parole e il momento giusto per chiederglielo. Non ho potuto farci niente, il pensiero mi tormentava e non mi sarei goduta un bel niente se avessi lasciato perdere. E non è una domanda sorta su due piedi, è da tempo che me la pongo. Non so quale sarebbe la mia reazione al riguardo, chiuderei con lui in caso? Non ne ho idea. Non mi farebbe troppo piacere se fosse così, non vorrei neanche dirgli che voglio avere l'esclusiva su di lui ma allo stesso tempo vorrei che fosse così e basta.

"Con te" risponde finalmente.

Con me? Solo con me?

"Non sei stato a letto con nessun'altra da quando mi conosci?" Chiedo un po' stupita.

"Sono stato con altre, è successo qualche volta" si ferma un attimo e la sua faccia comincia a diventare seria, come se il discorso fosse scomodo per lui.

"Non vado a letto con altre ragazze da una o due settimane credo" continua.

Inizio a sentire caldo d'improvviso, il respiro mi si accorcia e le mie palpebre sbattono sempre di più, il cuore comincia ad avere un ritmo veloce. Mi alzo in piedi e cerco di prendere fiato, le gambe quasi non mi reggono. Ma che mi succede?

Can we surrender?Where stories live. Discover now