XLI

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Quando riesco finalmente ad uscire dal locale l'aria fresca mi riempie i polmoni ed improvvisamente tutto l'alcol ingerito nelle ultime due ore mi sale di botta non facendomi capire più niente. Noah e Joelle non li ho più visti, forse perché mi sono persa con quel ragazzo dai capelli scuri e i tratti asiatici e non sono più riuscita a tornare al mio tavolo. Mi ha tenuta con se mostrandomi l'arte del mercoledì sera e così ora sono ubriaca marcia e non è nemmeno l'una di notte. 

"Tieni Camille, ne vuoi una?" il mio compagno di bevute mi offre una sigaretta.

Lui sembra reggere bene il colpo, non sembra per niente distrutto dalle due ore passate davanti al bancone ad ordinare shottini. Sicuramente non sembra sobrio ma è messo meglio di me che mi sento uno straccio. Rifiuto l'offerta, dopo aver insistito mette via il pacchetto e comincia a fumare. 

"Toglimi una curiosità, tu e Styles fate coppia fissa?" chiede lui.

Lo guardo accigliata non capendo il perché di questa domanda e soprattutto come fa a sapere di me ed Harry, non sono certa che si conoscono, non credo proprio. Ero riuscita a non pensare più a lui per tutta la serata, chissà se è finalmente tornato a casa. La voglia di saperlo mi uccide e vorrei allo stesso tempo vederlo, non è che magari è in discoteca con i ragazzi? Infondo è mercoledì, anche lui era abituato a fare festa. 

"No" mi limito a rispondere, anche perché in questo momento l'alcol ha la meglio su di me e non riesco a pensare molto.

Decido di fare un giro per riprendermi, mentre cammino però mi allontano sempre più dal centro dirigendomi infine verso casa, tutta colpa di quel ragazzo che mi ha fatto pensare ad Harry ed ora non ho altro che lui per la testa. Cerco di essere il più silenziosa possibile mentre apro la porta, non so se Isobel ed Harry stanno dormendo ma la poca coscienza che è sopravvissuta all'alcol mi dice di fare le cose con moderazione per non disturbare nessuno. Quando entro le luci del salotto sono accese, mi guardo intorno confusa e un po' imbarazzata, chissà che aspetto ho. 

"Camille" la voce di Harry attira la mia attenzione.

Un sorriso enorme mi compare sul volto quando lo vedo, che bello che è, quanto mi è mancato questo pomeriggio. Mi rendo conto che l'alcol deve ancora raggiungere l'apice perché mi sento ogni minuto più ubriaca, ho bevuto davvero troppi shottini e stanno salendo tutti ora. 

"Mi hai aspettata sveglio" saltello verso di lui felice.

Harry si mette a ridere comprendendo il mio stato di ebrezza. Mi prende per i fianchi quando mi butto su di lui in una specie di abbraccio. 

"Mi sei mancato tantissimo" comincio a dire.

Non riesco nemmeno a rendermi conto di quello che dico o faccio, spero solo di non pentirmene domani mattina perché sento di non avere il controllo del mio corpo ora.

"Dove sei stato?" faccio la faccina triste ed Harry non riesce a far altro che ridere di me.

"Vieni, ti accompagno di sopra" dice tenendomi per i fianchi.

Inizio a saltellare mentre nella mia testa prendono spazio immagini di me ed Harry che facciamo l'amore. Da quanto tempo non succede, non sono stata più con nessun altro dopo di lui e ora ho troppa voglia di risentirlo mio. 

"Dormiamo insieme questa notte" dico impuntando i piedi per terra quando cerca di farmi fare le scale. 

Lui mi guarda sorpreso, con un piccolo sorriso sul volto. Avvolgo le braccia intorno al suo collo lasciandomi cadere addosso a lui che ridendo fa il possibile per non farmi finire a terra.

"Forza Camille, andiamo su" dice prendendomi in braccio.

Sale le scale e mi appoggia davanti alla porta del bagno quando gli chiedo di fermarsi. 

Can we surrender?Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu