Capitolo 10

548 47 3
                                    


Dante non ne poteva più. Era passato quasi un mese da quando era arrivato in quel collegio e il suo corpo ormai non rispondeva più ai suoi comandi. Era stanco, aveva l'acido lattico che gli impediva di fare qualunque movimento possibile e immaginabile ma quello era solo il minore dei problemi.

Ovviamente i suoi voti in matematica e fisica erano i peggiori visto che anche in matematica erano molto più avanti rispetto alla sua vecchia scuola e nessuno si prendeva la briga di aiutarlo. Ciò ovviamente significava essere costretto a fare flessioni, piegamenti, corsa e tanta altra roba devastante in più rispetto agli altri cosa che al suo corpo ovviamente non piaceva e più volte si era trovato a vomitare il pranzo o la colazione subito dopo per lo sforzo eccessivo anche se era abbastanza certo che nessuno se ne fosse accorto.

Come gli aveva anche preannunciato William era stato la preda di alcuni dei ragazzi più grandi ma anche di alcuni del suo stesso anno primo fra tutti Andrew che non faceva altro che rendergli la vita un inferno e più volte il biondino gli aveva anche fatto sgambetti ripetuti durante la corsa. E ovviamente tutti nel collegio lo conoscevano come "figlio di papà". Odiava da morire quella situazione.

-Monstant- Dante alzò lo sguardo dal quaderno sul quale stava ricopiando l'esercizio di matematica che era presente sulla lavagna e guardò uno dei suoi allenatori che era appena entrato in classe. -ti cerca il colonnello McSonar- e Dante si alzò dal suo banco, già conscio che nessuno gli avrebbe passato gli appunti di quel giorno, per poter seguire Simon fino a quello che era lo studio di William che non vedeva dal giorno in cui era arrivato li. Simon bussò e dopo aver ottenuto il permesso di entrare l'uomo brizzolato aprì la porta palesando la sua presenza insieme a Dante. -signore le ho portato la recluta-

-grazie puoi andare- e Simon lasciò da soli i due -siediti Dante- Dante fece come gli era stato detto e osservò attentamente William. -ho saputo che hai avuto un po' di insufficienze-

-la matematica e la fisica non sono il mio forte signore e qui erano più avanti di me con il programma. Sto cercando di recuperare signore-

-fatti aiutare da qualcuno di questo passo rischierai di sentirti male, sei dimagrito parecchio e troppo velocemente-

-ci provo signore ma anche lei mi ha detto che non avrei trovato tanta collaborazione. Gli altri ragazzi del mio anno mi ignorano nel migliore dei casi signore- spiegò con calma Dante -ma le prometto che cercherò di mettermi in pari con lo studio signore-

-però mi hanno riferito che sei bravo con le lingue, hai i voti più alti-

-studiando canto i miei professori all'accademia volevano farci cantare in più lingue possibili quindi ne ho assimilate parecchie signore- spiegò con calma Dante sperando che non fosse per via dei suoi brutti voti che era stato chiamato li.

-non è per questo che ti ho chiamato comunque. Tuo padre mi ha chiamato dicendo che non rispondi alle sue chiamate, gli ho detto ovviamente che sei molto impegnato con le attività ma non guardi nemmeno i messaggi-

-oh- sussurrò Dante mordendosi il labbro inferiore immaginandosi il padre infuriato a morte con lui. -non è che io non voglia rispondergli signore solo...non ho più il telefono da una settimana signore-

-non hai più il telefono?- domandò confuso William.

-si signore, io...gli scherzi alle nuove reclute e il mio telefono è stato buttato nei bagni del complesso delle aule signore e non è stato possibile recuperarlo. Sono senza telefono da una settimana e...-

-perché non hai detto niente?- domandò sconvolto e sorpreso William.

-perché...mi aveva avvisato che mi avrebbero preso di mira quindi ho pensato che fosse una cosa normale signore-

-non è normale Dante. Capisco piccoli scherzi ma ti hanno letteralmente buttato il cellulare nel water! Avviserò tuo padre dell'accaduto e se succede di nuovo dovrai avvisarmi immediatamente- concluse William facendo cenno a Dante che poteva andare.

-va bene signore- salutò Dante uscendo dal suo ufficio e dirigendosi lentamente verso la sua classe. Se mai avesse preso un telefono nuovo, che in realtà non gli serviva nemmeno tanto visto che non aveva il tempo nemmeno di respirare, non lo avrebbe più portato dietro ma sarebbe sempre rimasto in camera sua. Era certo che almeno Felip e Yamato non avessero intenzione di fargli brutti scherzi visto che lo evitavano e basta.

Rientrò in aula a lezione da poco finita e sospirò sconsolato nel notare la lavagna completamente cancellata: non avrebbe mai recuperato quella lezione.

-cosa voleva il colonnello? Ti ha dato qualche privilegio?- gli domandò Andrew che era libero di sfotterlo quanto voleva visto che il professore dell'ora successiva non era ancora entrato.

-mi ha detto di non peggiorare i miei voti- ringhiò Dante incrociando le braccia al petto senza però guardare in faccia l'altro ed era certo che se non fosse entrato il professore in quel momento Andrew avrebbe continuato.

Dante sospirò prendendo il suo quaderno di matematica per controllare a che punto dell'esercizio si fosse fermato e se era fattibile farlo da solo quando si accorse che sul suo quaderno qualcuno ci aveva scritto sopra. Era una grafia fine ed elegante ed erano stati usati diversi colori che gli permettevano di distinguere i vari passaggi velocemente e con semplicità. Qualcuno aveva continuato a prendere appunti sul suo quaderno mentre era via. Chiuse velocemente il quaderno e lo rimise nello zaino mentre il professore di francese iniziava a spiegare cose che lui già sapeva, non voleva che qualcuno vedesse l'esercizio sul suo quaderno e prendesse di mira anche la persona che lo aveva appena aiutato.

Strappò un leggero fogliettino dal suo quaderno e scrisse un grazie prima di lanciare il più naturalmente possibile il fogliettino a Merida. Era certo fosse stata la ragazza che era al suo fianco perché era l'unica che aveva avuto accesso al suo quaderno in quel breve periodo. Con la coda dell'occhio notò la castana leggere il fogliettino e poi voltarsi per un secondo verso di lui e sorridergli.

New rookyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora