Capitolo 33

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-non capisco cosa ho fatto di male- borbottò Izac entrando nella sua camera e guardando quasi disperato verso Niko che stava osservando il suo letto pensieroso.

-forse l'hai solo presa alla sprovvista- gli disse sospirando il rosso storcendo la bocca -vado a chiedere a Pascal se vuole fare cambio camera-

-ehi perché?- domandò confuso Izac.

-perché Daniel non ha protestato quando abbiamo proposto di farlo dormire con noi e io...io non voglio...Pascal è da solo e se siamo solo io e Daniel è meglio-

-davvero stai pensando a scopare?- rise Izac -ma si preferisco che non lo facciate con me il camera- confermò Izac dando così modo a Nikodemus di uscire a velocità della luce per andare a bussare alla porta della camera di Pascal.

-tutto bene?-

-volevo solo chiederti un favore- iniziò Niko sperando che l'altro gli dicesse di si -ovviamente se Roxy non si ferma qui da te-

-oggi? No domani le hanno messo un provino la mattina presto e non voglio distrarla. Cosa c'è?-

-ecco i ragazzi della polizia rimangono qui a lavorare perché forse hanno trovato il colpevole ma hanno bisogno di essere qui subito domani mattina. Il mio...ragazzo dovrebbe dormire in camera con me ma non voglio ecco...-

-mi stai chiedendo di fare cambio camera con te?- rise Pascal -non puoi far venire qui Izac?-

-è meglio che lui rimanga nella sua camera per questa sera e lo sai anche tu visto che domani la preside lo vuole cacciare via. Non ti preoccupare per il tuo letto porto le coperte dalla mia camera e ci mettiamo nel letto di Dante- spiegò ancora Niko sperando in un si da parte del castano.

-è tutta tua la camera- ridacchiò Pascal e Niko gli sorrise felice che avesse accettato correndo prima a prendere le lenzuola e il cuscino dalla sua camera per poi buttare tutto a caso sul letto che era stato di Dante. Poi uscì e raggiunse la mensa dove era rimasto il suo ragazzo a parlottare con Felip e Yamato.

-avete bisogno di coperte?- domandò ai due ragazzi che erano seduti l'uno accanto all'altro mentre Felip gli faceva vedere che aveva già una coperta.

-sei venuto a chiamarmi per caso?- domandò Dante al rosso che annuì -io vado ragazzi, metto la sveglia presto così vengo da voi il prima possibile-

-tranquillo ci sono io qui tu pensa al tuo ragazzo- ridacchiò Felip facendo ai due segno di andarsene e Dante dopo aver sospirato seguì Niko per solo in un secondo momento accorgersi che non stavano andando verso la sua camera.

-Musmus ma dove stiamo andando? La tua camera non era dall'altro lato?-

-si ma ho chiesto a Pascal di fare cambio per oggi. Lui è da solo in camera e di certo non volevo dar fastidio a Izac- spiegò Nikodemus e per un momento Dante si bloccò nel riconoscere la porta di quella che era stata la sua camera li. Si accorse di essere rimasto un po' troppo davanti alla porta e si affrettò ad entrare per trovare Nikodemus che stava sistemando le coperte in quello che era il suo letto.

-non è il letto del tuo amico vero?-

-no...so che un letto singolo è scomodo per due ma...- il rosso non riuscì a finire la frase che si trovò con le labbra impegnate a baciare quelle di Daniel.

-tu non hai visto i letti che avevamo noi- gli sussurrò a fior di labbra Dante -questi sono da una piazza e mezzo mentre quelli che usavo io erano a una piazza e credimi in due in un letto ci entravamo bene- aggiunse aiutando il rosso a sistemare per bene le coperte e poi si tolse le scarpe e la felpa per stendersi sul letto e far cenno all'altro di fare lo stesso. Niko dopo un primo momento di spaesamento si tolse a sua volta le scarpe e ringraziando di essersi messo quello che era il suo pigiama, pantalone nero di tuta e una maglia a maniche corte blu, si posizionò tra le braccia di Daniel. -che hai?-

-nulla...solo non avevo pensato al fatto che ti eri trovato a dormire con qualcun altro in un letto minuscolo- e a quelle parole Dante sorrise.

-i miei due compagni di stanza del collegio, e sto parlando di Yamato e Felip, stanno insieme da anni e io dovevo trovare un modo per lasciarli da soli-

-senti...Merida...-

-devo parlare per capire perché ha rifiutato quella proposta- lo bloccò Dante -sono certo che a lei Izac piaccia ma devo indagare a fondo. Ci è rimasto molto male?-

-un po' si ovviamente, pensa di aver fatto una cazzata con quella proposta. La conosci da molto Merida: hai idea di cosa possa esserle passato per la mente?-

-forse il fatto che Izac è di una famiglia facoltosa e lei no...credo sia questo che la blocca più di tutto ma fino a quando non parlo con lei non posso saperlo- "anche perché pensavo di aver risolto la questione gemello almeno con lei".

-va bene, fammi sapere se scopri qualcosa- sussurrò infine Nikodemus chiudendo un momento gli occhi e accoccolandosi meglio sul moro che gli sorrise prima di sciogliergli i capelli e pettinarli con calma pensando a quanto fossero diventati lunghi in tutti quegli anni e doveva anche ammettere che stava benissimo così.

-vuoi davvero dormire?- domandò al suo orecchio dopo un po' iniziando ad accarezzargli un fianco con calma.

-secondo te?- Niko alzò il suo sguardo verde in quello azzurro di Dante prima di baciarlo allacciandogli le braccia dietro al collo mentre Dante faceva in modo di trovarsi sopra il rosso mentre, staccandosi dal bacio, si sfilava la maglia e la toglieva anche a Niko che si trovò ancora una volta a fissare quel petto muscoloso.

-non mi stancherò mai di osservare quell'espressione- sussurrò Dante sulle sue labbra prima di baciarlo nuovamente.


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