Capitolo 38

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Dante sorrise a quella frase capendo che il ragazzo al suo fianco stava cercando un modo per scoprire la data del suo compleanno e che probabilmente voleva fargli tirare fuori la carta di identità proprio per quello. Far vedere quel documento avrebbe significato anche rivelare al suo Musmus la sua vera identità quindi Dante ci pensò un po' prima di cercarla all'interno del suo zaino.

-sono venuto mille volte meglio di te- ridacchiò passandogli il documento che Niko gli tolse dalle mani per poi rimanere deluso nel notare che veramente il suo ragazzo era venuto bene nella foto del documento e poi abbassò lo sguardo per controllare la data di nascita dell'altro senza prestare attenzione al nome in un primo momento.

-sei nato lo stesso giorno di Izac- sussurrò Niko accorgendosi della cosa.

-ah si?- domandò divertito Dante che stava aspettando ancora la reazione di Nikodemus al suo nome anche se doveva ammettere di essere leggermente preoccupato.

-si si, non ti preoccupare non mi voglio perdere il tuo compleanno quindi nel peggiore dei casi mi divido- rise a sua volta Niko continuando a guardare quel documento per poi sgranare gli occhi verdi nel leggere il nome sullo stesso -co...non ti chiami Daniel?- chiese con un filo di voce.

-no- confermò Dante -scusa se ti ho mentito ma non volevo rivelare la mia presenza all'accademia- gli spiegò con calma mentre Nikodemus iniziava a realizzare tutto.

-lo sapevi che ero io?-

-di cosa stai parlando?- domandò non capendo veramente Dante.

-quella sera al locale quando ci siamo incontrati, sapevi che ero io?-

-no- rispose sinceramente Dante -l'ho scoperto quando quello stronzo ti ha chiamato Nikodemus. Quando tua cugina ti ha chiamato Niko ho pensato fosse solo una coincidenza- Niko osservò attentamente quello che era il gemello del suo migliore amico ancora sconvolto dalla cosa. Si diede anche dello stupido da solo, il rosso, per non essersi accorto prima della cosa: doveva capirlo quando l'altro l'aveva chiamato Musmus visto che solo Dante aveva usato quel nomignolo con lui. -Musmus?- domandò preoccupato Dante dal suo silenzio.

-tu mi odi- sussurrò allora il rosso con le lacrime agli occhi -lo stai facendo per vendicarti?- chiese poi terrorizzato e Dante sgranò gli occhi.

-non sono così orribile- borbottò Dante. -Musmus non ti ho mai odiato ero solo geloso. Passavi tutto il tempo con mio fratello e quando io provavo a parlare con Izac per due minuti di numero lui mi snobbava per stare con te. Ero geloso del tempo che passavi con lui ma non ti ho mai odiato e adesso mi piaci seriamente- Nikodemus lo osservò negli occhi azzurri cercando qualcosa che gli dicesse che l'altro stesse mentendo ma vedeva che era sincero e anche il tono con cui lo chiamava era diverso.

-cazzo- sussurrò Niko chiudendo gli occhi -cosa...cosa hai pensato quando hai capito che ero io?-

-che ero così stupido da innamorarmi del migliore amico di mio fratello- sorrise Dante sporgendosi per asciugare le lacrime del suo ragazzo -voglio essere sincero con te e mi dispiace averti mentito, davvero-

-sei cambiato tantissimo- sussurrò Niko osservandolo attentamente cercando di accettare che il ragazzo che amava era il gemello del suo migliore amico. -aspetta un attimo- sussurrò poi -Pascal aveva parlato di collegio non di collegio militare-

-non ho detto che era militare- sussurrò Dante -sarebbe esploso-

-è esploso- borbottò Niko -è corso da Izac insultandolo e rivelandogli del collegio tutto furioso, però conoscendolo hai ragione se avesse scoperto che era anche militare sarebbe stato mille volte peggio-

-è così che Izac ha saputo del collegio?- chiese sorpreso Dante e Niko annuì.

-si, ha anche chiamato i vostri genitori cercando di dire loro quello che era successo ma...-

-loro non gli hanno creduto pensando che glielo avessi detto io di fare- concluse per lui Dante -hanno visto il servizio e hanno capito che io avevo detto loro sempre la verità ed è uscito anche il fatto della telefonata di Izac...io non sapevo l'avesse fatto- spiegò Dante tirandosi più vicino Nikodemus che chiuse un momento gli occhi.

-Izac si è sempre pentito di quello che è successo- parlò con occhi chiusi -è caduto in depressione e ho temuto davvero tanto per lui quando ho notato che aveva smesso di mangiare. C'è voluta tanta pazienza e tutto il mio aiuto e quello di Pascal per far si che Izac si riprendesse. A volte ha ancora dei momenti no-

-è stato così tanto male?- domandò seriamente sconvolto Dante e Nikodemus aprì gli occhi annuendo.

-posso chiederti perché hai smesso di scrivere a Pascal?-

-eh?-

-Pascal ha detto che dopo un po' non gli hai più scritto e lui si è avvicinato molto a noi anche per questo motivo-

-non è stata una mia volontà- sussurrò Dante -sai li io ero quello nuovo arrivato a metà anno e straricco: un figlio di papà da prendere di mira. Il mio telefono è stato gettato nel cesso la seconda settimana e io non sono mai riuscito a recuperare il numero di Pascal-

-non lo hai fatto...- Nikodemus si alzò di colpo -aspetta tu non hai mai bloccato Izac vero?-

-cosa...no- rispose sinceramente Dante -non ho risposto ai primi messaggi che mi ha mandato ma poi da quando ho il nuovo numero lui non mi ha mai scritto-

-oh no Dante- sussurrò Nikodemus -Izac ti ha scritto ogni giorno a questo punto immagino al numero vecchio-

-cosa?- Dante guardò sorpreso il suo ragazzo mentre continuava a scoprire troppe cose che non gli piacevano -credevo che i miei genitori gli avessero dato il nuovo numero e che lui non volesse parlarmi-

-ti ha scritto anche quando...quando avete incastrato la preside Deplus- continuò Niko mordendosi il labbro inferiore -devi parlare con loro- aggiunse poi osservandolo attentamente.

-non so se sono pronto per affrontarlo. Con te è diverso perché sei il mio ragazzo ma Izac...dopo quello che ho scoperto non so se riuscirò a guardarlo in faccia-

-avete sofferto entrambi ma credo che sia meglio per voi parlarvi- sussurrò Niko risedendosi con calma e andando a rintanarsi nuovamente tra le braccia del suo ragazzo.

-che ci fai qui tu?- domandò divertito Dante -poco prima sembravi schifato da me Musmus-

-sei il mio ragazzo...devo solo accettare che il mio ragazzo e il fratello del mio migliore amico sono la stessa persona-

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