Capitolo 23

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Merida sorrise soddisfatta nel notare Dante e il rosso che si baciavano in mezzo alla pizza. Almeno per quella sera tutti i suoi amici erano impegnati. Si sentiva un po' sola in quel momento in realtà ma aveva chiaramente visto come Dante aveva osservato per tutto il tempo il rosso e uno sguardo del genere non lo aveva lanciato a nessuno dei ragazzi con i quali l'aveva visto uscire in quegli anni: non poteva rovinargli quell'opportunità. Il suo sorriso si trasformò in un ghigno quando vide Dante e il rosso scomparire nella zona nella quale di sicuro erano presenti i bagni e la castana stava per dirigersi a passo svelto verso cip e ciop, ormai lei e Dante avevano preso a chiamare così Yamato e Felip da un po', solo che venne bloccata da due ragazzi.

-si?- domandò tranquilla con il ghigno che andava ad allargarsi.

-una bella ragazza come te non l'avevamo ancora vista qui-

-infatti è la prima volta- sorrise Merida che voleva un po' divertirsi con i due facendoli credere con la situazione in pugno prima di stenderli -sono qui con i miei amici-

-e dove sono adesso? Sei tutta sola- disse l'altro facendo il finto preoccupato.

-oh due stanno ballando e l'altro ha trovato la sua preda per la serata- Merida si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-come si fa a lasciarti sola? Sono dei pessimi amici-

-sanno che me la so cavare- continuò Merida sorridendo anche se aveva notando alla sua destra con la coda dell'occhio qualcuno che si stava avvicinando e anche velocemente.

-che ne dici per sicurezza di stare con noi?-

-in modo tale che voi possiate scoparmi a turno? Anche no- disse con lo stesso tono Merida incrociando le braccia al petto serissima.

-cosa?- domandò il primo dei due sorpreso.

-andiamo fatti toccare- disse invece il secondo provando ad allungare le mani ma Merida fu più veloce e gli piegò il braccio destro in una posa innaturale.

-riesco a buttare già un tizio più grosso di voi due messi insieme sparite prima che vi arresti- sussurrò al suo orecchio -sono una poliziotta- aggiunse poi con un ghigno. I due ragazzi si lanciarono un'occhiata prima di andarsene via e Merida si voltò a destra per osservare il ragazzo moro che le si era avvicinato -si?-

-ecco...credevo avessi bisogno di aiuto ma non serve- disse lui sospirando di sollievo. Quando aveva visto quei tizi avvicinarsi alla castana apparentemente da sola si era preoccupato.

-è per questo che mi hai raggiunto alla velocita della luce?- chiese ridendo Merida -non serviva ma grazie per il pensiero-

-ohi io torno da Roxy all'accademia- disse una terza voce e Merida osservò attentamente il castano che aveva messo una mano sulla spalla del moro con cui stava parlando. "Quindi sono dell'accademia" fu il suo pensiero.

-ehi non lasciarmi da solo- protestò Izac in direzione del suo amico.

-c'è Niko-

-è scomparso chissà dove- sbuffò Izac incrociando le braccia al petto -e non con Gabriel tranquillo- aggiunse accorgendosi dello sguardo che aveva messo su Pascal.

-comunque devo tornare da Roxy per aiutarla, divertiti- continuò imperterrito Pascal andandosene e Izac sospirò.

-siete dell'accademia quindi- disse ad alta voce Merida osservando il moro che annuì.

-Royal Academy si- confermò anche a voce -tu no vero? Non mi ricordo di averti mai vista prima-

-no, sono qui solo per festeggiare la laurea con i miei amici che sono tutti per fatti loro come i tuoi da quanto ho notato- sorrise Merida. Dante aveva detto che voleva evitare quelli della Royal ma se lui non era nei paraggi lei poteva parlarci tranquillamente.

-wow complimenti. Sono Izac comunque-

-Merida piacere- e la castana porse la mano ad Izac che gliela strinse con forza -ci facciamo compagnia chiacchierando? Siamo rimasti entrambi da soli e io non ho voglia di atterrare altri tizi molesti-

-certo, vieni- e Merida seguì Izac fino a uno dei divanetti con tavolino presenti del locale -allora in cosa ti sei laureata di bello?-

-sono una poliziotta- rivelò sinceramente la castana -tu cosa studi invece? Se non sbaglio l'accademia forma cantanti, musicisti e attori-

-non solo, sono un fumettista o meglio sto ancora studiando per diventare un fumettista- spiegò con calma Izac -uno dei miei amici, quello che hai visto prima, è un cantante e la sua ragazza un'attrice-

-quindi ci sono anche gli artisti-

-o gli scappati di casa come ci definisce la madre dell'altro mio amico-

-deve vedere la vera gente scappata di casa allora- sbuffò Merida scuotendo la testa -voi artisti avete solo fantasia da esprimere-

-già- concordò con lei Izac che si stava sentendo stranamente bene anche solo a chiacchierare con la castana che aveva accanto e quasi ringraziava Pascal per essersene andato in quel modo visto che gli aveva concesso di passare un po' di tempo con Merida.

-lavori qui vicino?-

-la mia centrale non è proprio qui vicino ma è in questa città. Uno dei miei amici si è impuntato che dovevamo andare in un posto decente, anche se in realtà credo fosse solo un modo per avere un bagno decente dove portare una sua preda- sospirò Merida sperando che Dante non avesse la malsana idea di sparire dal locale senza avvertirli come era successo la seconda sera che erano usciti insieme quando ancora studiavano al collegio. Erano impazziti a cercarlo per tutta la notte e lui era andato a casa del ragazzo che aveva rimorchiato per fare sesso in un luogo più comodo.

-questi bagni non sono poi chissà cosa- sospirò Izac -ma io non posso parlare visto che non ho mai cambiato locale-

-credimi io ho visto il peggio schifo soprattutto uno degli ultimi dove abbiamo lavorato su un caso- borbottò facendo sorridere Izac e fu anche quel sorriso a spingere Merida a fare qualcosa che non si era premeditata di fare: baciò Izac. Solo per quella sera poteva andare bene no? Infondo non si sarebbero più rivisti.


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