Capitolo 24

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Niko guardò il suo riflesso allo specchio cercando di sembrare il più presentabile possibile. Il bel moro lo aveva prima trascinato nei bagni e per poco Niko non si era preso un colpo quando aveva notato che si era fermato ad osservarli con sguardo critico: aveva davvero creduto che non sarebbero andati oltre i baci. Il moro però l'aveva pensata diversamente da lui e lo aveva trascinato fuori dalla discoteca per poi prenotare una camera in un hotel li vicino, e non uno scrauso ma uno a quattro stelle, e avevano passato l'intera notte li. Un po' gli era dispiaciuto non poter avvisare Pascal e Izac ma poco gli era importato quando il moro lo aveva nuovamente baciato.

Niko prese un respiro profondo prima di uscire dal bagno e sorridere nel notare il moro con solo i pantaloni addosso e si beò un po' a guardare quel torace scolpito. La sera prima quando ancora indossava la maglia non aveva minimamente immaginato quel corpo e quando lo aveva visto senza maglia gli era venuta quasi la bava alla bocca. Per un momento si era sentito anche orribile in confronto a lui.

-ti piace ciò che vedi?-

-non ne hai già avuto la conferma?- gli domandò invece Niko leggermente dispiaciuto nel vedere la maglietta coprire quei muscoli fantastici.

-non del tutto- ridacchiò Dante avvicinandosi al rosso per lasciargli un altro bacio sulle labbra.

-dimmi quanto hai pagato la camera che ti do i soldi- sussurrò dopo un po' Nikodemus che davvero non voleva far pagare tutto all'altro.

-tranquillo-

-sono serio, se non tutto almeno metà-

-non accetto i tuoi soldi, l'ho fatto volentieri visto che quel bagno era orribile- ridacchiò ancora Dante lasciando un altro bacio su quelle labbra morbidissime -devo andare a lavoro ci vediamo-

-ehi aspetta- sussurrò Niko mentre vedeva il moro vicino alla porta della camera per uscire -il tuo numero-

-no-

-no? E come ci facciamo a vedere se non so come contattarti?- domandò serissimo Niko mentre Dante sorrideva.

-ci incontreremo al locale tranquillo, al momento non avrai il mio numero- concluse il discorso il moro scomparendo dalla vista di Niko che sbuffò incrociando le braccia al petto. Non aveva nemmeno chiesto il nome dell'altro. Sospirò ancora prima di prendere la sua giacca e uscire a sua volta da quella camera per ritornare all'accademia certo che Pascal e Izac gli avrebbero fatto il terzo grado.

Il rosso cercò di fare il più piano possibile quando aprì la porta della camera che condivideva con Izac certo che l'altro stesse ancora dormendo ma si dovette ricredere quando trovò ad aspettarlo Izac, Pascal e sua cugina.

-siete spaventosi così lo sapete?- domandò loro chiudendosi la porta alle spalle.

-dove sei stato? Credevo saresti tornato qui con Izac!- protestò Pascal.

-eh?-

-è andato via a metà serata- spiegò Izac -con la scusa di aiutare tua cugina-

-tu non parlare che è stato un miracolo che la ragazza che ti sei portato dietro sia riuscita ad uscire di qui senza che nessuno si accorgesse di lei-

-chi? E perché dovevano fare storie?- domandò curioso Niko che era felice che le attenzioni si fossero spostate su Izac.

-una ragazza che ho conosciuto ieri e non è dell'accademia ed ero certo che Niko sarebbe andato da qualcun altro per questo l'ho portata qui-

-il problema è stato che Niko non era in accademia come al solito quindi dov'eri?- domandò ancora Pascal -non farci preoccupare-

-ero con un ragazzo bellissimo in un hotel- spiegò velocemente Niko -e credetemi di lui non dovete preoccuparvi perché mi ha anche tolto dalle grinfie di Gabriel- sorrise ancora il rosso ricordandosi di come aveva conosciuto il bellissimo moro.

-e come si chiama?-

-non lo so-

-non lo sai?- domandò confusa Roxanne.

-non ci siamo presentati-

-io almeno ho avuto la decenza di chiacchierarci prima con Merida- sussurrò Izac alzando gli occhi al cielo -la prossima volta manda un messaggio o davvero quel cretino inizierà a pedinarti- concluse il discorso il moro indicando con la testa Pascal.

-scusate se sono rimasto incantato ad osservare i suoi addominali- borbottò Nikodemus passandosi una mano tra i capelli -novità dalla preside?-

-sto aspettando ma non ha ancora niente- rispose sinceramente Izac, non l'avesse mai detto visto che poco dopo bussò alla loro porta proprio la preside stessa.

-signorina Roxanne che ci fa qui?-

-stavo parlando con mio cugino- disse velocemente la bionda indicando Nikodemus che annuì per confermare le parole della cugina. Non voleva vedere lei nei guai.

-ha novità sull'incidente?- domandò prontamente Izac alzandosi dal letto per osservare la donna negli occhi. Qualche giorno prima era nuovamente esploso il laboratorio di chimica, proprio come era successo quando era stato incolpato Dante sette anni prima e come quella volta era stato fatto volontariamente. Era anche per quello che Niko e Pascal avevano trascinato Izac in discoteca la sera prima cercando di farlo distrarre un po' e non pensare a quel maledetto laboratorio di chimica -se scopriamo chi è stato adesso possiamo trovare anche chi ha incastrato mio fratello-

-sei stato tu Izac-

-e?- domandò sconvolto Izac mentre la preside era più che seria -come posso essere stato io se mi trovato da tutt'altra parte e li non ci sono telecamere?-

-sette anni fa videro uno dei gemelli ed è stato espulso tuo fratello ma i fatti recenti dimostrano che in realtà sei stato tu-

-no, non ci guadagno niente nel distruggere il laboratorio di chimica mi deve credere preside Deplus- sussurrò Izac che aveva preso a tremare -pretendo che si vada a fondo nella questione perché sono certo di non aver fatto nulla di male e che qualcuno stia cercando di incastrarmi-

-Izac ha ragione- si intromise Nikodemus guardando malissimo la preside -sette anni fa era con me e non è stato lui e nemmeno adesso ha fatto qualcosa. È uno studente modello e non farebbe mai esplodere un maledetto laboratorio di chimica-

-le prove sono chiare-

-quali prove?- sbottò Pascal infuriato -le parole di qualcuno che può anche essersi inventato tutto? Non ho nessuna intenzione di vedere un altro dei miei migliori amici venir espulso per qualcosa che non ha fatto quindi o ci mostra prove fisiche o non ci fidiamo- concluse il discoro Pascal furente.


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