Capitolo 25

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-ti sei divertito?- fu la prima cosa che disse Felip vedendo entrare in centrale Dante in completo ritardo e con i capelli ancora leggermente bagnati segno che era appena uscito dalla doccia.

-eh?-

-tu e Merida siete scomparsi quindi immagino che vi siate divertiti no?- domandò Yamato con il volto fisso su quello che era uno dei due monitor che era riuscito ad ottenere sulla sua scrivania che era accanto a quella di Felip.

-è stata una bella serata- si decise a dire Dante ripensando al suo bel rosso e alla sua faccia confusa quando aveva detto che non gli avrebbe dato subito il suo numero, in realtà voleva prima capire quanto fosse preso da lui e poi forse si sarebbe esposto un altro po'.

-con il rosso vero?- domandò proprio Merida osservandolo attentamente.

-e con chi? L'ho portato in hotel perché quei bagni erano impossibili-

-lo so- sussurrò Merida senza accorgersene e si ritrovò con tre paia di occhi addosso e sospirò.

-credete di essere stati gli unici a fare sesso ieri?- domandò quindi divertita.

-eh?- chiesero in coro i tre.

-dimmi non i quei bagni- sussurrò invece Dante.

-no in camera del ragazzo con cui sono stata- rispose sinceramente la castana -i bagni erano più vicini ma anche lui non era tanto propenso a stare li-

-ecco spiegato dove erano scomparsi entrami- sbadigliò leggermente Yamato -vi vedrete nuovamente?-

-non credo- disse sinceramente Merida -è stato solo per ieri sicuro-

-io forse ritornerò per il mio rosso-

-tuo?- domandò curioso Felip che era divertito dal comportamento di Dante.

-si...devo capire-

-oh vuoi vedere che Dante ha trovato qualcuno finalmente?- ridacchiò Yamato che poi schivò una pallina di carta che Dante stesso aveva appena accartocciato e lanciato nella sua direzione.

-ehi sarebbe una cosa carina, tu diversamente da noi non hai mai avuto una relazione seria- disse Merida con calma -e quel rosso sembra carino-

-lo so- ridacchiò Dante -qualche nuovo caso?- domandò poi sedendosi alla sua scrivania.

-non li chiamare ti prego, non abbiamo fatto altro che lavorare a più casi da quando siamo stati mandati qui- si lamentò Felip il tempo preciso per far si che quello che era il loro capo entrasse in ufficio.

-ragazzi- li richiamò e Felip con il labiale disse un "ti ammazzo Dante" in direzione del moro -abbiamo un nuovo caso-

-di cosa si tratta?- domandò Merida curiosa un po' come tutti.

-la Royal Academy ci ha...-

-LA ROYAL ACADEMY?- domandarono in coro e urlando sia Dante che Merida.

-mi aspettava una cosa del genere da Dante non da te Mer- sussurrò Felip guardando confuso la castana così come stavano facendo anche Yamato e Dante.

-mi sono fatta prendere dalla cosa- sussurrò lei iniziando a giocare con la penna nervosamente.

-come stavo dicendo la Royal Academy ha deciso che aveva bisogno del nostro aiuto per risolvere una piccola questione e quindi siamo stati interpellati. Il laboratorio di chimica è esploso e stanno cercando il responsabile-

-il laboratorio di chimica?- domandò Felip guardando verso Dante che era confuso a sua volta da quelle parole.

-si, due giorni fa. Vogliono trovare il colpevole e dobbiamo indagare noi- concluse il discorso Ryan sospirando.

-che stiamo aspettando?- domandò Dante alzandosi di colpo con un sorriso sulle labbra che tradiva la sua felicità -andiamo a cercare il colpevole-

-così mi piaci Dante- ridacchiò Yamato alzandosi a sua volta mentre Ryan li guardava leggermente confuso.

-io vi precedo per parlare con la preside, voi raggiungetemi appena siete pronti- disse poi l'uomo scomparendo.

-alla faccia del "non avrò mai l'occasione di trovare il colpevole"- borbottò Felip prendendo la tracolla del portatile di Yamato e passandola al suddetto mentre anche Merida si alzava a rallentatore.

-non è detto che sia la stessa persona di sette anni fa ma se posso scagionare qualcuno sarò felice di farlo- sospirò Dante con l'adrenalina che aveva preso a scorrergli nelle vene anche al pensiero che probabilmente si sarebbe trovato faccia a faccia con il fratello che ormai non vedeva da anni.

-Merida che hai?- le domandò Yamato.

-ecco...il ragazzo con cui sono stata ieri è della Royal- si decise a svuotare il sacco la castana.

-ecco perché hai reagito in quel modo prima, tutto torna- borbottò Felip uscendo dalla stanza insieme agli altri e raggiungendo la macchina di servizio per primo in modo da mettersi alla guida, non amava tanto fare il passeggero quindi cercava di guidare sempre e comunque.

-già-

-ma alla Royal non fanno mai entrare nessuno di solito- sussurrò stranito Dante pensandoci attentamente -e tu hai detto di essere andata nella camera del ragazzo-

-be' ho dannato un po' ma non mi hanno notata ne quando sono entrata ne quando questa mattina sono uscita-

-di la verità hai scavalcato e ti sei arrampicata- ridacchiò Felip mentre Dante gli diceva da che parte andare per la Royal.

-con quei tacchi e quel vestito? Manco morta. Spero solo di non incontrarlo se no potrei dare di matto letteralmente-

-perché non ti piace lui?- domandò serio Yamato preoccupato per la sua migliore amica.

-no lui mi piace altrimenti non lo avrei baciato, mi ero semplicemente messa in mente che non l'avrei più rivisto tutto qui- sussurrò lei.

-o hai paura che lui sia troppo ricco per te?- fu schietto Dante che aveva capito i veri pensieri della sua migliore amica -sono certo che se tu piaci a lui e lui piace a te i soldi e tutto il resto non conta-

-la fai facile tu- sussurrò ancora Merida dandosi poi dei leggeri schiaffetti sulle guance -concentriamoci solo sul caso adesso okay?- e gli altri tre ragazzi annuirono.


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