-ehi- disse Izac notando Niko entrare in camera loro mentre sospirava.
-ehi- gli rispose con lo stesso tono il ragazzo buttandosi a peso morto sul letto chiudendo un momento gli occhi.
-il tizio misterioso di ieri ti ha marchiato- ridacchiò Izac notando il succhiotto sul collo dell'amico.
-uh- fu la sua risposta atona anche se fu costretto ad aprire gli occhi visto che aveva sentito qualcun altro entrare in camera e sorrise leggermente a Pascal che aveva portato delle buste nella quali c'era di sicuro cibo.
-visto che Izac sembrava uno zombie ho ordinato dei panini- spiegò loro per poi guardare verso Niko -hai finito di fare comunella con quelli?-
-con chi eri?- domandò confuso Izac.
-con i poliziotti che stanno indagando sul laboratorio- rispose sinceramente il rosso facendo spazio a Pascal sul suo letto.
-ah-
-e tra loro indovina chi c'è?- ridacchiò Pascal.
-chi?-
-la tua bella di ieri-
-Merida?- Izac guardò sorpreso Pascal, sapeva certo che Merida facesse parte della polizia ma non se l'era aspettata li, non quando gli aveva detto che la sua centrale era lontana.
-esatto e questo coglione l'ha messa a disagio chiedendole di te- sbuffò Niko.
-non è vero-
-certo che si! Si vedeva lontano un miglio che voleva solo scappare da quel tavolo dove si trovavano i suoi amici che di sicuro adesso la staranno riempiendo di domande- continuò Nikodemus osservando il suo cellulare per vedere se Daniel avesse notato il suo messaggio ma il moro non gli aveva ancora risposto e non aveva nemmeno visualizzato.
-maledizione. Dov'è adesso?- domandò Izac che aveva una voglia matta di andare a parare con la castana per spiegarle che non era realmente stato lui a fare quel disastro.
-a controllare il laboratorio insieme al loro capo e a Daniel- sussurrò Niko.
-Daniel sarebbe?-
-il moro che era seduto accanto a me-
-ah quello...a proposito lo conosci? Sembravi molto confidente con lui-
-è il ragazzo di ieri- si decise a dire Nikodemus mordendosi il labbro inferiore.
-quello al quale non avevi nemmeno chiesto il nome? Lui? Sei serio?- domandò a raffica Pascal e Niko annuì.
-adesso ci stiamo frequentando- aggiunse poi il rosso al quale la cosa non sembrava ancora vera.
-wow...aspetta un attimo è uno degli amici di Merida no?- e Niko annuì -allora è quello che ieri aveva puntato qualcuno che a questo punto dovresti essere tu- ragionò il moro per poi sorridere -ci siamo trovati due poliziotti ottimo anche se credo che Merida adesso mi odi-
-solo a voi due poteva succedere una cosa del genere- ridacchiò Pascal anche se doveva ammettere di essere felice di vedere finalmente Niko tranquillo, solitamente infatti il rosso era sempre un concentrato di ansia quando iniziava a frequentarsi con qualcuno mentre con quel moro sembrava non esistere -sei tranquillo con lui- disse ad alta voce i suoi pensieri.
-perché sa- sussurrò Niko -Gabriel lo ha beccato di nuovo oggi e visto che non gli è andata giù che ieri lo ha allontanato da me è partito all'attacco chiamandomi puttana. Daniel mi ha difeso e poi mi ha chiesto la verità dicendomi anche che se non avessi parlato avrebbe fatto ricerche per conto suo e io gli ho detto tutto-
-okay tiene a te- Izac annuì con la testa per rimarcare le sue parole.
-siete impossibili tutti e due rimarcò il concetto- borbottò Pascal prima di guardare verso la porta confuso visto che qualcuno aveva appena bussato.
-apro io- disse Izac alzandosi dal suo letto per aprire la porta e guardare prima confuso un ragazzo moro dagli occhi azzurri leggermente più alto di lui e dietro al quale c'erano un uomo e quella che a tutti gli effetti era Merida -si?- domandò confuso.
-siamo qui per delle domande- disse l'uomo entrando per primo nella stanza per poi guardare gli altri due ragazzi presenti -possibilmente solo a te-
-noi andiamo via subito- disse Pascal prendendo per un braccio Niko per farlo alzare e il rosso riuscì a scambiare un sorriso con Daniel prima di uscire dalla sua camera.
-sono pronto a rispondere- disse Izac.
-sei Izac Monstant?-
-si sono io-
-eri nei pressi del laboratorio quando è esploso?-
-no, stavo andando in mensa-
-quindi affermi di non essere stato tu-
-no, ho sentito l'esplosione ma non sono stato io a provocarla-
-c'è qualcuno che può confermare e che era con te quel giorno-
-no, ero solo mentre mi dirigevo in mesa-
-lo sai vero che sei in una posizione scomoda visto che dicono di averti visto entrare nel laboratorio poco prima che questo esplodesse e non ci sono telecamere per verificare?-
-lo so...io...avete interrogato chi dice di avermi visto?- domandò poi Izac guardando soprattutto verso Merida che divenne leggermente rossa e poi distolse lo sguardo mentre a Dante veniva da ridere a quella reazione da parte dell'amica.
-non ancora ma non appena la preside ci fornirà il nome procederemo- rispose Dante al gemello, gemello al quale non assomigliava più tanto. Forse con lo stesso taglio di capelli e i vestiti identici qualcuno poteva ancora scambiarli ma erano cambiati molto in quegli anni.
-grazie, l'unica cosa che posso fare è giurare che non sono stato io- Merida osservò preoccupata il moro, vedeva chiaramente quanto fosse teso e quasi si spaventò quando avvertì il telefono vibrare nella tasca dei jeans che indossava. Si allontanò con cautela prima di rispondere a Felip.
-ehi, dimmi-
-Dante ha già ringhiato contro al gemello perché ci hai fatto sesso?- domandò il castano ridacchiando mentre osservava insieme a Yamato l'analisi che avevano appena fatto.
-no, si sta comportando come se non lo conoscesse e io devo assolutamente parlare con lui se solo Ryan ci lasciasse da soli. Per cosa mi avete chiamato voi due?-
-il liquido che ci avete fatto analizzare e che era sulla scena- disse prontamente Felip -aveva ragione Dante è vernice fluorescente che è caduta. Probabilmente la persona che ha messo l'olio leggero infiammabile nel laboratorio ha fatto cadere distrattamente quella vernice e quindi...-
-dovrebbe avere ancora le mani sporche visto che è successo da pochi giorni- continuò per lui Merida con un leggero sorriso -procediamo con il controllo allora-
YOU ARE READING
New rooky
RomanceDante e Izac sono gemelli e frequentano la Royal Academy, accademia di formazione per figli di famiglie ricche, fino a quando un giorno l'esplosione del laboratorio di chimica dell'accademia cambierà per sempre il loro futuro.