Survivor // newtmas fanfiction

0. Porto Sicuro

Dalla morte di Newt, Thomas pensava molto a lui.
Pensava a come lo faceva sorridere anche in momenti a dir poco terribili. Si ricordava che nonostante tutto fosse rimasto al suo fianco, senza mai lasciarlo solo.

Se solo avesse fatto in tempo con la cura, se solo fosse riuscito a trattenerlo per qualche minuto in più, sarebbe ancora lì con lui.
Non meritava di morire.

Soltanto quando vide il ragazzo sanguinante, privo di vita sulla strada, si rese conto di quanto lo amava.
E questo lo feriva.

Quando era ancora in vita, non poteva pensare a loro due, dovevano pensare soltanto a sopravvivere, in quel momento era la cosa più importante.
Però Thomas sapeva che era diverso con lui, sapeva che non era un semplice amico, ma non aveva avuto il tempo di realizzarlo a pieno.

Se solo avesse saputo prima che Newt era infetto, quando ancora Minho non era stato preso dalla W.C.K.D., avrebbe avuto la possibilità di salvarlo. Forse non sarebbe andato a succedere tutto quello.

Aveva visto la persona che amava di più trasformarsi lentamente in uno di loro.

Da quando era arrivato a Porto Sicuro aveva smesso di essere il ragazzo di prima: determinato e sicuro di sé.
Aveva cominciato ad essere più silenzioso, faceva ciò che gli veniva richiesto.
Questo lo notarono un po' tutti.

Quasi ogni settimana arrivavano nuovi sopravvissuti, alcuni feriti altri no.
Alcuni erano ragazzi più o meno della sua età, altri invece erano molto più piccoli, dagli 8 ai 12 anni.

Porto Sicuro era l'unico posto dove del virus non era presente traccia. Quello era il luogo in cui chiunque sia sopravvissuto sarebbe stato, al sicuro.

Thomas rileggeva come una preghiera l'ultima cosa che gli era rimasta di Newt, la lettera che gli diede sul letto di morte.
Dall'accaduto erano passati due mesi che per il bruno sembravano anni, si era reso conto di quanto avesse bisogno del suo migliore amico.

Spesso si soffermava davanti alla pietra in cui erano incisi tutti i nomi di tutti quelli che erano morti per via del virus: parenti, genitori, fratelli, sorelle, amici..
Lui tendeva la mano e la appoggiava sempre sullo stesso nome, ovvero quello di Newt. Da quando aveva inciso quello di Teresa gli diede soltanto un paio di occhiate. Se solo non avesse perso tempo con lei, forse avrebbe fatto in tempo a salvare colui a cui teneva di più, forse sarebbe stato affianco a lui adesso.
Se solo non avesse fatto tante cose, tutto sarebbe andato diversamente.

Avevano costruito una casetta dove al suo interno erano presenti le fiale della vera cura, il necessario per medicare i feriti che arrivavano dall'esterno, armi..

Nessuno ha mai lasciato Porto Sicuro dopo averci messo piede dentro. Invece, il desiderio di Thomas si faceva ogni giorno più grande, voleva varcare quella soglia, salvare il salvabile, e soprattutto andare alla ricerca del corpo dell'amico. Può sembrare un pensiero macabro, ma l'unico motivo per cui aveva questa idea impressa nella sua mente era perché voleva dare al biondo una degna sepoltura, anche se probabilmente del suo corpo non ci sarebbe stata più traccia, si ricordava dell'improvviso attacco da parte degli Spaccati nell'Ultima Città.

Spesso domandava a Vince se, con le precauzioni adatte, ci fosse la possibilità di uscire da Porto Sicuro e tornarne senza il virus.

Non era entusiasta di uscire di nuovo la fuori e riaffrontare tutto, ma per Newt questo era il minimo.

A conoscenza di questa idea era Minho: gli aveva assicurato che lo avrebbe seguito in caso avessero avuto la possibilità di poter uscire da Porto Sicuro, anche se in due là fuori era troppo rischioso.

Ne era anche a conoscenza Gally, non che glielo avesse detto Thomas stesso, aveva semplicemente sentito parlare lui e Minho al riguardo.
La trovava un'idea molto stupida e rischiosa oltre che inutile.

Spesso Thomas era aggressivo con chiunque gli si trovava davanti, era molto suscettibile.
Spesso finiva per litigare, o addirittura picchiarsi, con dei ragazzi che si osavano a nominare Newt o a fare battutine su quello che lui aveva passato là fuori.
Cercava di ignorare le istigazioni, ma era più forte di lui.