7. Isaac

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Erano tutti e tre in macchina da due ore, Minho non permetteva a loro di guidare, con la scusa che "non si fidava".
Thomas e Newt erano nei posti dietro, il sedile del passeggero era occupato dalle ricariche della pistola di Minho.
Il biondo abbracciava il suo amico accarezzandogli i capelli, che era evidentemente agitato.

Non aveva paura di morire, bensì di mettere a rischio la vita di Newt, di nuovo.

«Allooora..» cominciò Minho, il bruno sbuffò appena sentì la sua voce e si strinse più forte al suo amico.
«Quando lo ammetterete?»

«Cosa Minho, cosa.» disse Newt.

«Non vi pare strano coccolarvi così e poi dire che siete soltanto amici?» ridacchiò.

«Non ho mai detto "solo amici".» si aggiunse Thomas.
Il biondo lo guardò sorpreso e diventò rosso.

«Ti sei appena messo le mani nel sacco da solo, pive.» continuò Minho, sembrava divertito.
Per un attimo Thomas non aveva capito, finché poi non realizzò quello che aveva detto poco prima. Il suo cuore cominciò a battere più veloce, si stacco da Newt, imbarazzato.
Entrambi si guardarono, poi tutti e due si girarono verso finestrini diversi.
«Forza ragazzi, ammettetelo e finitela lì, realizzate un po' come vi state comportando da quando ti abbiamo trovato, Newt?»

«Stiamo facendo così soltanto per.. darci conforto a vicenda, nulla di più» concluse il biondo, la sua voce tremava lievemente.
Thomas lo guardò silenziosamente, poi si girò di nuovo verso il finestrino e si rannicchiò.

«Muoviti e abbraccialo, testa di caspio, non sparare cavolate, e palese che vi amate.»

Newt lo guardò male, ma poi lo ascoltò e abbraccio il suo amico, rannicchiato.
Il cuore del bruno perse un battito, il suo petto si scaldò.
«È soltanto per.. conforto, non perché ho bisogno di tenerti vicino.» specificò, si voleva picchiare da solo per aver parlato.
Thomas sorrise.

«Bacio! Bacio! Bacio!» cominciò ad urlare Minho con un braccio alzato, con l'altro teneva più stretto di prima il volante.

«Vai a fanculo!» gli disse Thomas, cosa che non aveva mai fatto, perciò l'asiatico si era domandato se fosse serio oppure no.


***

«Benvenuto.»

Gally come risposta lasciò un grugnito infastidito, la donna che gli parlava assomigliava ad Ava Paige.

«Caro, per favore, parla, noi non siamo come gli altri.» disse la donna, aveva un sorriso stranamente sincero.
«Noi ti abbiamo salvato per poterti permettere di vivere, non ti useremo come esperimento, stessa cosa vale per gli altri.»

Il ragazzo non la guardava negli occhi, non si fidava.

«Noti una certa somiglianza fra me e Ava, vero? È per questo che non mi rispondi?» chiese, come se gli leggesse nel pensiero.

Lui annuì silenziosamente.

«Sono sua sorella, mi chiamo Lillian Paige, so che non ti fidi di me, e ora che sei a conoscenza di ciò probabilmente ti fiderai ancora meno, ma io volevo soltanto salvarti, come ho fatto con gli altri.»

«Mh..» fu l'unica cosa pronunciata da Gally, non voleva spiccicare parola.

«Desidero che tu mi trova come una figura materna, come gli altri ragazzi che ho salvato, ti tratterò come un figlio.» cominciò.
«Sai..mia sorella aveva spedito anche mio figlio nel tuo stesso labirinto. Isaac. Anche mia figlia era stata spedita in un labirinto ma era scappata, il suo nome era Sonya. Ora non so dove si trovino, perciò, visto che non ho avuto la possibilità di fare la madre a loro, voglio esserlo per qualcuno che non ha avuto la possibilità di averne una.» disse con gli occhi lucidi, Gally aveva ascoltato attentamente, e aveva capito che non mentiva.
Ma chi era Isaac?

«Okay..riguardo a tuo figlio, che come hai detto era nella Radura con me, chi sarebbe? Non so chi sia Isaac.»

«Oh, è biondo, alto, occhi scuri.. all'inizio correva insieme ai tuoi amici nel labirinto.»

Ad Ali di gabbiano si spalancarono gli occhi: parlava di Newt.

«Lui.. non è immune.»

Sì, parlava proprio di lui.

«Ah..mi ricordo ancora quando era piccolo, era sui dodici anni, giocava continuamente con un ragazzo, il penultimo che è arrivato nel vostro labirinto.. Thomas credo si chiamasse.»

Okay, era sorpreso.

«Quando a Isaac è stata cancellata la memoria e spedito nel labirinto, mi ricordo che Thomas stava appiccicato alle telecamere a guardarlo, poi.. tradì la Wicked e mandò informazioni estremamente private al Braccio Destro. Pensavo sarebbe morto.. e invece è anche lui finito insieme a mio figlio nel labirinto.»

«Perché mi sta raccontando tutto ciò?»

«È perché ho ripensato a quegli attimi.. Sai, ho fatto io in modo che quel ragazzo non venisse ucciso, se non lo avessi fatto, probabilmente non lo avresti neanche conosciuto.»

***

La macchina dei tre era stata parcheggiata non molto lontano dalle pareti esterne di quella che sembrava una città. Armati, erano usciti dall'auto, e osservarono i rampicanti -che non avrebbero dovuto essere lì probabilmente- tentando di farsi venire qualche idea poco rischiosa.
Come si sarebbe arrampicato Newt? Già era zoppo, in più aveva il petto fasciato con un taglio abbastanza profondo.

«Newt, salimi sulle spalle» disse Thomas, continuando a fissare i rampicanti.

«C-cosa?! No, no e no, ci ammazziamo così»

«Fa ciò che ti dice il pivello, se lo ha detto è perché sa quello che fa.» si aggiunse Minho.

«Non credo sia una buona idea.» continuò il biondo.

«Ti fidi di me, Newtie?» disse Thomas, guardandolo negli occhi. Realizzò dopo l'utilizzo del soprannome.
«I-io-»

«Si Tommy, mi fido di te.» gli sorrise.
«Promettimi che non ci ammazzeremo però»

«Questo non posso promettertelo..» ridacchiò, cercando di rendere la situazione meno pesante.

L'asiatico li guardò in silenzio.
«Okay, ora possiamo andare?»

I due annuirono. Thomas prese Newt sulle spalle.
«Tieni strette le gambe sulla mia vita, le braccia tienile bene sulle spalle o collo, come fa comodo a te, perché non potrò tenerti, sennò ci cadiamo, chiaro?»

«Mhm.»

Thomas e Minho si attaccarono ai rampicanti, intanto, a distanza si era messa Brenda pronta a copiare le loro azioni subito dopo che si sarebbero allontanati.

Appena saliti in cima erano esausti, Newt scese subito dalle spalle dell'amico, lo girò verso di lui e gli prese il viso tra le mani.
«Sei un idiota.»

«Come scusa? Dopo che mi sono impegnato così tanto a portarti sulle spalle?!» scherzò, in realtà il biondo era molto leggero.

«Ragazzi, non possiamo aspettare, flirterete dopo.»

«Zitto per una volta ci stai?» gli disse Thomas, prese poi la mano di Newt e la strinse.
«Tu non mi mollare, chiaro?»

«Come tengo la pistola così?»

«Semplice, la staccherai soltanto quando avrai veramente il bisogno di farlo.»

Newt sbuffò annuendo, non gli dispiaceva tenergli la mano in ogni caso, stesso valeva per il bruno.



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