2. Gli Spaccati

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Thomas rimase seduto per tutto il viaggio, alla ricerca dell'Ultima Città.

Appena arrivati dove l'ultima volta il bruno aveva visto Newt, presero tutti delle armi, in caso di attacchi da parte degli Spaccati.
Il luogo non era cambiato di una virgola, era rimasto tutto come lo aveva lasciato, stranamente. L'unica cosa che era cambiata era la posizione di un corpo, di quel corpo.

«Chi caspio ha spostato il suo corpo?!» urlò Thomas, evidentemente arrabbiato, tirò fuori una pistola carica.
«State attenti, potrebbero essere stati qua in ogni caso, anche se non è cambiato un bel niente.»

Si avvicinò al corpo del biondo, e notò un lieve movimento del torace, per poi udire il suo respiro, affannato.
«Tommy..» si sentì chiamare per poi rimettere la pistola al suo posto.

«Newt, come..» disse Minho, uscito dal famigerato drone gigante.
«L'ultima volta..eri..morto?»

Thomas lo zittì velocemente e tirò fuori dalla tasca una boccetta, dove all'interno era contenuta la cura.
«Sono ancora in tempo..Siamo ancora in tempo per salvarti.»
Minho si mise dietro al ragazzo mezzo morto, pronto a bloccarlo se avesse perso il controllo.
Gally e Brenda si affrettarono a cercare il necessario per poter levare il coltello incastonato nel petto di Newt, medicazioni e bende.

Il bruno gli somministrò la cura il più veloce possibile, il ragazzo di fronte a lui più indebolito di prima.
I suoi occhi si alzarono, puntati nei suoi occhi scuri, fece un lieve sorriso, qualche lacrima colorata dal sangue gli bagno il volto secco.
Intanto la coppia si avvicinò a loro, con tutto pronto, il rasato sempre in allerta, guardandosi intorno.

Thomas gli teneva la mano stretta, come per far capire all'amico che era presente.
Durante il processo non c'era alcun suono, soltanto qualche ansimo da parte del biondo, per il dolore, e gli attrezzi utilizzati dai ragazzi.

Come aveva fatto a sopravvivere in quei tre mesi?

Cotone e garza erano stretti al petto di Newt, ancora sofferente, i segni del virus si trasformarono lentamente in cicatrici lasciando un brutto ricordo su di lui.
«Tommy, per favore..» continuava, nessuno ne capiva il motivo.
«Guardate..dietro..» il braccio tremante del biondo si alzo per puntare dietro a Thomas.

Minho alzò la testa, seguito dagli altri: un ammasso di spaccati si stavano avvicinando a loro, difronte a quelli era presente una figura a loro conosciuta.
«Io.. cosa ci ho guadagnato?» recitava l'uomo dalla voce rauca, i residui del naso già inesistente lasciavano gocce di sangue cadere sul pavimento asciutto.

Gally era paralizzato, non riusciva a muoversi. Il suo capo era ancora vivo, evidentemente li stava osservando già da quando erano arrivati.

Minho gli puntò la pistola contro, non lo conosceva, e dalla reazione dei suoi amici non sembrava una buona cosa che si trovasse lì.
Gli Spaccati si facevano sempre più vicini, il ragazzo dai tratti asiatici diede a tutti un colpo in testa, intanto Thomas prese in braccio il biondo, facendogli appoggiare la testa sul suo petto, in modo da metterlo in una posizione comoda e meno dolorosa.

«Gally, che cazzo aspetti a sparagli?» urlò Minho.
Brenda lo guardò, aspettando un cenno, i colpi del velocista erano finiti e l'ultima ricarica che avevano dietro era in possesso di Ali di gabbiano.
Le sue mani cominciarono a tremare, pian piano la pistola di Gally era puntata verso il petto del vecchio e sibilò «Mi dispiace, la ringrazio ancora per quello che ha fatto per me, quando ero sul letto di morte.» e premette il grilletto.

Sangue bluastro uscì dalla ferita del vecchio capo, un sorriso stampato sulle sue labbra. La ragazza guardo verso il loro unico strumento per tornare a Porto Sicuro, e quello che vide la portò a coprirsi la bocca con le mani.
Si girò anche Minho, che poi passò a guardare il rasato. Sparò tutti i colpi che possedeva agli spaccati.
Ne mancava uno, ma quello che trovarono fu devastante.

Fra loro si trovava Winston, infettato completamente, in condizioni ben molto peggiori rispetto all'ultima volta che lo avevano visto.
«Voi salvate lui e non me?!» strillò, gli occhi colmi di rabbia.
A Thomas si creò un nodo alla gola, osservò il ragazzo fra le sue braccia, tremolante, i respiri affannati facevano capire che faticava a respirare.
Si guardò intorno, poi punto lo sguardo sulla vecchia pistola. Si ricordò ogni singolo momento di quella sera.

«Gally, Minho, Brenda.. guardate laggiù.» e tutti guardarono dove i suoi occhi puntavano.
«Dovrebbe essere ancora carica, non so se abbiamo ancora la possibilità di salvarlo, ma se aspettiamo troppo ci attaccherà, prima o poi.»

Brenda si era lentamente avvicinata alla pistola, intanto l'infetto digrignava i denti.
La prese, poi la puntò verso Winston.

«Aspetta» disse Minho.
«Forse so perché è entrato in quel coso senza attaccarci..»
Tutti lo guardarono, compreso il vecchio, ormai inginocchiato per terra, sembrava non volersi arrendere.

«Vuole rivedere Frypan.»

Gli occhi dello spaccato rilasciarono qualche goccetta di lacrime macchiate dal suo stesso sangue contaminato, solcando il suo viso.
«Frypan..» sibilò.

Gally si avvicinò a Brenda, gli tolse la pistola delle mani, stavolta era lui che puntava la pistola contro Winston.
«Niente infetti a Porto Sicuro.»

«Aspetta.. io non so chi è lui.. ma non potremmo semplicemente dargli la cura?»
parlò la ragazza al suo fianco.

«È troppo tardi per lui, non lo vedi? Se ci avviciniamo ci attaccherà, ora non abbiamo la possibilità di bloccarlo da dietro, e Thomas non potrebbe aiutarci.» fu l'ultima cosa che disse il rasato, per poi sparare un colpo al petto del vecchio amico.

Gli occhi di Minho di riempirono di lacrime, singhiozzò per qualche secondo e si girò verso Newt, ancora sofferente.
Il vecchio si accasciò per terra.

Alcuni Spaccati si rialzarono.

Il biondo aggrappò dalla tasca di Thomas una pistola e la lanciò verso Minho.
«Proteggili..» sibilò, intanto l'asiatico prese la pistola al volo.

Si avvicinarono al loro famigerato drone gigante, ci entrarono. Gally doveva mettere i comandi, ma niente partiva.

«Caspio, siamo fottuti!» urlò, lanciando la prima cosa che si era ritrovato in mano.

«Che intendi?!» chiese spaventato Thomas, tenendo stretto il suo amico.

«Non parte nulla, prepariamoci al peggio, o troviamo un altro mezzo per spostarci o siamo tutti morti.» rispose, spostando lo sguardo per terra.

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now