30. Harriet

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(Se vi fanno impressione i cadaveri o le descrizioni di essi saltate la parte con scritto (!!) all'inizio, saranno poche frasi perciò vedrete subito quando finisce)

HARRIET

Lei non era particolarmente legata a qualcuno, era una ragazza abbastanza silenziosa, era se stessa soltanto con i suoi amici e Vince.

Tutto quello che stava accadendo lei lo stava vivendo in modo confuso, non sapeva come reagire a qualsiasi cosa, non sapeva come comportarsi. Stavano succedendo tante cose in un lasso di tempo veramente breve e questo peggiorava le cose.

Poteva giurare di sentirsi vuota in un certo senso, che gli mancasse un pezzo di se era certa, ma ovviamente non sapeva cosa, lei non poteva ricordare.
Aris sembrava anche lui non avere risposte per lei dato che nella sua vita passata non si conoscevano, perciò non poteva aiutarla.

Avrebbe voluto ricordare, avrebbe dato tutto per poterselo permettere, avrebbe anche lasciato i suoi amici. Anche se fosse un pensiero egoistico lei aveva bisogno di sapere e non poterlo fare invece la rattristava di più.

Era entrata nell'esercito da quando erano arrivati a Porto Sicuro e per questo non era spesso insieme agli altri. Gli piaceva come "lavoro" da svolgere, si sentiva più a suo agio. Da quando Minho era stato nominato come Generale aveva ricevuto anche dei meriti in più, non che non se lo meritasse, anzi, se li meritava eccome ma chi c'era prima in carica non sembrava stargli a genio.

Quella mattina era obbligata a saltare gli allenamenti perché era stata svegliata prima del solito da Vince che gli aveva chiesto di controllare Nathan, lei ovviamente non aveva rifiutato.
Era però rimasta in pigiama perché avrebbe riposato in ogni caso nonostante fosse lì per un altro motivo.
Aveva anche parlato col bambino che sembrava capirla anche bene, si sentivano a proprio agio entrambi.
Da lui era venuta a sapere che la fuori non c'erano così tanti infetti come prima, ma che erano più aggressivi e assetati di sangue, quindi le cose non erano tanto più facili. Quella sera in ogni caso sarebbe andata a perlustrare delle zone al di fuori di Porto Sicuro insieme alla sua squadra. Minho non sarebbe venuto con loro, bensì uno di qualche grado sotto di lui, non era certa di chi fosse perciò non gli importava più di tanto. Nathan parlava continuamente di quando aveva sparato lui stesso a degli Spaccati quando i suoi genitori erano feriti: la raccontava come un'esperienza bellissima, "epica" addirittura anche se i suoi genitori non si sentivano bene, si sentiva un eroe.

Peccato che quando Vince tornò nella cabina e lei era andata a prendersi la colazione venne a sapere della morte dei suoi genitori. Frypan gliene stava parlando mentre gli lasciava una macedonia.
Gli dispiaceva per quel bambino, aveva già sofferto tanto, figuriamoci la morte dei genitori come avrebbe potuto reagire, a stento parlava con le persone, riusciva a dire frasi complete soltanto con lei e Vince in pratica. Per questo aveva preso una decisione: avrebbe cominciato ad essere presente per Nathan, gli sarebbe stata accanto come una sorella maggiore, e, se mai ci sarebbe il bisogno si era giurata che avrebbe lasciato gli allenamenti, o addirittura l'esercito per lui, non lo avrebbe abbandonato.
Con quel ragazzo sapeva che le cose erano diverse, era come se un pezzo di puzzle si fosse attaccato ad un'altro e così via. Aveva un legame speciale con lui probabilmente, avrebbe fatto di tutto per lui nonostante avesse avuto una discussione completa soltanto quel giorno con lui.

Decise di andare a vedere i genitori del bambino in che condizioni erano, tanto non gli facevano impressione i cadaveri, ne aveva visti abbastanza che ormai neanche si schifava, era una cosa un po' di tutti i giorni.

Una volta lì vide i corpi dei due adulti molli sulle brandine e avevano dei teli sopra, non li avevano tolti perché volevano fare delle ricerche, forse avrebbe portato a qualcosa, lei spostò le coperte per poterli vedere meglio.

(!!)

Erano pallidi e la pelle sembrava già marcire, gli occhi della donna erano ancora aperti e pieni di sangue, alcuni tagli nuovi erano sui polsi e sul collo. L'uomo invece era messo allo stesso modo in cui era arrivato, soltanto il colorito del viso era cambiato, una delle sue mani erano appoggiate sul petto e un'altra invece penzolava al di fuori della branda. Non era uno spettacolo meraviglioso da vedere, ma non era così tanto orribile dato quello che aveva visto la fuori.

(!!)

Poteva dedurre dalle loro condizioni che avevano sofferto molto prima di morire, questo era un po' triste.

Rimise i teli su di loro e lasciò la stanza senza dire niente. Gli dispiaceva per Nathan, avrebbe voluto parlargliene lei di questa cosa ma non era per niente brava con le parole.

Perché stava accadendo tutto così velocemente? Da quando era arrivato Newt a Porto Sicuro quasi nulla stava andando bene, e se fosse colpa sua?

Si pentì subito di aver pensato una cosa del genere, oltre che non era logicamente possibile, percepiva che quel ragazzo era buono, era semplicemente un periodo sfigato.

Non si presentò più insieme agli altri soldati quel giorno, voleva prendersi del tempo per pensare. Avrebbe voluto parlarne con Sonya e Aris di quella sua confusione in quel periodo ma non voleva essere un peso per nessuno, lo era già per se stessa.

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now