11. Cena in spiaggia

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Newt e Thomas stavano aiutando Minho e Brenda a sistemare le medicazioni, in disordine per via del vento che aveva buttato giù tutto quella mattina.

«Caspio, che sfiga!» si lamentò Minho.

«Non hai tutti i torti» disse Thomas.

«Io non ho mai torto.»

«Ne sei convinto?» si aggiunse Brenda ridacchiando.

«Hai qualcosa da ridire al riguardo?»

«Onestamente sì.»

«Ragazzi, zitti e muoviamoci, prima finiamo meglio è.» continuò Thomas. Intanto Newt non proferiva parola, sembrava non essere proprio attento.
«Tutto bene, Newtie?» chiese, sottolineando l'ultima parola.

A sentirsi chiamare in quel modo Newt arrossisce lievemente.
«Si, tutto okay, sto semplicemente cercando di essere il più veloce possibile.» mentì.
Thomas lo aveva notato, ma decise di fare finta di nulla, se non glielo avesse chiesto lui ci avrebbe già pensato Minho. In ogni caso glielo avrebbe chiesto dopo, da soli.

«Newt, hai un tono di voce che fa pena.»
disse l'asiatico, scrutandolo con gli occhi semi-chiusi.

«Wow, Min ha ragione per una volta!» ridacchiò Brenda, poi tornò seria.
«Comunque è vero, sei sicuro di non volerne parlare?»

«Sto bene ragazzi, sono solo un po' stordito.» ribatte velocemente, cercando di chiudere il discorso lì.
Guardò Thomas, e lui lo guardò a sua volta, annuì e sorrise, come per dire "ne parliamo dopo".
Tornò a guardare gli altri due suoi amici.

«Aah! Non capisco perché non mi dite mai niente, sono sempre obbligato ad origliare ultimamente!»

«TU COSA?!» urlò Thomas, la sua faccia si era colorita di un rosso acceso.
Minho scappò via, seguito dal bruno con un pezzo di ferro in mano.

Erano rimasti solo Newt e Brenda.

«Sono complicati sti due.» ridacchiò lei.

«Già.»

La ragazza mollò tutto quello che stava facendo e si avvicinò al biondo, poi gli appoggiò una mano sulla spalla.
«È per Thomas, vero?»

Lui si limitò ad annuire, non riusciva a nasconderlo.

«Ne vuoi parlare? Forse ti posso aiutare, in qualche modo.»
Aveva uno sguardo preoccupato.

«Non c'è bisogno, tranquilla, sei già stressata di tuo, non aggiungo problemi»

«Uno dei miei problemi sei tu perché pensi che tu sia un problema.»

Newt non aveva capito tanto il senso della frase, ma annuì ridacchiando.
«Semplicemente..sono successe tante cose troppo velocemente, e..mi stanno confondendo.»

«Parti dall'inizio» gli rispose lei con tono rassicurante, si spostarono poco dopo sulla spiaggia.

«È accaduto tutto troppo in fretta.. Da quando mi avete salvato sono cambiate tante cose. Il rapporto fra me e Thomas si è fatto molto più stretto, Gally è morto, mia madre, poi..ieri.»

«Ieri?» chiese la ragazza intimandolo a continuare, cercando di ignorare il fatto che aveva nominato Gally.

«Ieri..io e Thomas ci siamo baciati, tante volte..ma non siamo andati oltre, e stessa cosa sta mattina.. Non ho ancora capito cosa siamo, nonostante abbia fatto mettere un bigliettino da Frypan nella mia macedonia di sta mattina con scritto sopra "per me sei più di un amico".» disse tutto d'un fiato, prese un respiro e continuò.
«E io gli ho risposto..cioè, gli ho detto che per me è la stessa cosa, poi però non ne abbiamo più parlato! Non mi sono mai sentito così strano in vita mia, non mi riconosco!»

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now