10. Mano nella mano

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Quel bacio durò a lungo, forse troppo.
Appena si staccarono, Newt si limitò a girarsi dalla parte opposta di dove si trovava l'amico.

«I-io..» balbettò Thomas.
«Caspio.»

«Scusami..» sibilò Newt, imbarazzato.

«Non scusarti, è colpa mia alla fine..»

«No, Tommy, non lo è, sono io che mi sono lasciato prendere dalla situazione.»

«Stessa cosa vale per me»

Thomas sbuffò, prese delicatamente il viso di Newt tra le mani e lo girò verso il suo, avvicinandosi pericolosamente, entrambi si erano fatti rossi in viso.
Gli lasciò un altro delicato bacio sulle labbra.
Poi un altro.
Ancora un altro.
Newt dopo ricambiò il bacio con più prepotenza, si vedeva che fino a poco prima cercava di contenersi, anche se la voglia di quel contatto era tanta.
Andarono avanti scambiandosi baci umidi e brevi per qualche minuto pieno.

Avevano i respiri leggermente affannati, gli occhi lucidi e le guance arrossate.
«Caspio, Tommy..» balbettò il biondo.
«Ti rendi conto di che effetti hai su di me?»

«E tu ti rendi conto che mi sto contenendo dal saltarti addosso?»

Newt spalancò gli occhi, adesso era ancora più imbarazzato ed era rosso fino ai lobi delle orecchie.
Thomas gli accarezzò delicatamente il viso con la mano destra, con l'altra prese per un fianco il biondo per avvicinarlo a se.
Appoggiò la testa sulla sua spalla, poi, alzò gli occhi al cielo per guardare le stelle.
Newt era un po' confuso dalla situazione, ma si limitò a fare la stessa cosa.
Si sentì le palpebre pesanti non molto tempo dopo, ma rimase in silenzio, non voleva rovinare il momento.

Quando Thomas si girò a guardarlo, il biondo era caduto in un sonno profondo.
Lo trovava carino mentre dormiva, infatti decise di non fare niente, continuò a guardarlo.
Aveva il viso rilassato, guance arrossate e le labbra ancora umide.
Lentamente spostò Newt ancora più vicino a lui, poi, lo appoggiò su di se, in modo da non farlo dormire su una pietra.
Non capiva cosa prima lo aveva portato a baciarlo, ma nonostante ciò non se ne preoccupò più di tanto finché lui era ancora lì al suo fianco.

***

«Vuoi andare a fare una passeggiata? Giusto per rilassarci un po', sai com'è, è accaduto tutto molto in fretta» propose Minho a Brenda, parlavano da una mezz'oretta.

«È buio Minho, in più sto sistemando, piuttosto aiutami, non credo che le boccette della cura camminino.»

«Daai! Ci pensiamo domani mattina! Adesso andiamo a fare un giro, sono sicuro che ti aiuterà.»

La ragazza castana sbuffò, non poteva dire di no al suo amico, gli avrebbe dato fastidio fino allo sfinimento pur di convincerla, non c'era niente da fare.
«Okay, okay, però promettimi che domani non troverai scuse per non aiutare.»

«Si, ai suoi ordini!» disse, imitando un saluto militare.
«Ora andiamo!» continuò, tenendo la voce alta.
Gli prese la mano e la trascinò in riva alla spiaggia.

«Aah! Come non detto, sediamoci qua alla riva, non ho voglia di camminare adesso.» si lamentò Minho.

«Scusami ma non eri un velocista quando eri nel labirinto?»

«Beh, non c'entra niente, voglio approfittarne e riposare il più possibile»

«Pigro.»

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now