31. Sincero

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Il pomeriggio finalmente Thomas si riprese un po' dopo il prelievo. Riusciva di nuovo a stare in piedi ma ancora gli girava un po' la testa e non era totalmente lucido dati gli antidolorifici presi.

Teneva la mano intrecciata a quella di Newt, non si erano separati un secondo e si erano uniti a Frypan e Minho infastiditi da come aveva reagito prima Thomas.
«Adesso che sei mezzo rincoglionito sei contento?» si lamentò l'asiatico a braccia conserte.

«Sì, molto.» ridacchiò lui, sembrava divertirsi.

«Ti vedo anche più sincero» sbuffò Frypan alzando gli occhi, e, come Minho, incrociò le braccia.

«Vi dispiace se lo sono?» continuò a ridere il bruno, Newt gli diede una spallata e smise immediatamente di farlo.
Minho e Frypan spalancarono gli occhi sorpresi, Thomas aveva appena non fatto di testa sua.

«È fritto.» balbettò Frypan senza smettere di fissarlo.

«Non sono fritto, sono innamorato perso.» rispose fermo Thomas, ovviamente non si stava rendendo neanche conto di quello che stesse dicendo nonostante fosse sincero, a stento capiva ciò che gli dicevano.
Newt diventò rosso in viso e con la mano libera si coprí una parte della faccia.

Minho aprì la bocca per lo stupore e Frypan lo imitò.
«Caspio, non riuscirebbe a dire certe cose ad alta voce..che gli hanno dato» sibilò l'asiatico quasi spaventato.

«N-non lo so! Avevano detto che erano antidolorifici!» balbettò Newt senza staccare la mano dal viso, silenziosamente Thomas alzò la mano del biondo ancora intrecciata alla sua e la baciò.
Poteva giurare che si sentiva svenire, il suo cuore batteva velocemente, forse troppo, e il suo viso era bollente per l'imbarazzo e l'emozione che stava provando in quel momento.

«Di solito non fanno questo effetto..» continuò Minho, quasi stava per mettersi a ridere in quel momento.

«Ti ricordo che è sballato per via del prelievo» si aggiunse Fry cercando anche lui di trattenere una risata, era veramente molto imbarazzante quel momento.

Nessuno parlò più e Thomas appoggiò la testa sulla spalla di Newt nel frattempo.
Rimasero tutti fermi nella stessa posizione per cinque minuti buoni, poi arrivò Brenda con un sorrisetto stampato in volto, lì tutti si girarono nella sua direzione per guardarla. Lei, però, guardava solo Minho.

«Hey ragazzi, scusate se vi interrompo, Minho, puoi venire un attimo?» chiese, l'asiatico annuì e si alzò senza guardare gli altri che invece lo fissavano sorpresi.

Una volta che entrambi si allontanarono si lanciarono tutti e tre uno sguardo sbalordito.

«Non ci ha neanche pensato un attimo» disse Frypan.

«Mi sa che c'è sotto qualcosa» continuò Thomas che finalmente sembrava starsi riprendendo.

Newt e Frypan annuirono all'unisono e poi guardarono in direzione dove di erano diretti i loro amici.

-

Passarono come minimo 3 ore, ormai Frypan aveva finito di preparare la cena e Newt e Thomas erano in cabina che stavano per andare da lui, ma di Minho e Brenda non c'era traccia.

«Non posso rimanere qua a riposare? Sono ancora mezzo rincoglionito!» si lamentò Thomas buttandosi sulla branda a peso morto.

«Okay, rimani qua. Prendo da mangiare e torno» disse Newt mentre si metteva i suoi soliti scarponi.

Il bruno sbuffò annoiato e rimase lì a guardare Newt incantato chiedendosi ancora se tutto quello che stava vivendo era un sogno oppure la realtà.
Incrociò le braccia silenzioso senza smettere di osservarlo, in quel momento avrebbe voluto alzarsi e saltargli addosso ma il suo giramento di testa e il suo corpo indebolito non glielo permettevano.

Il biondo lasciò la stanza chiudendo la porta dietro e così facendo sparì dalla visuale di Thomas.

Alzò lo sguardo verso il soffitto e rimase a fissarlo per 4 minuti buoni, poi guardò verso il suo comodino disordinato e rimase a fissare alcuni indumenti che penzolavano al bordo.

Passarono altri 15 minuti e finalmente Newt arrivò con dei panini e il bere.

«Ci hai messo tanto» parlò per primo Thomas, l'altro lo guardò e ridacchiò.

«Non ci ho messo così tanto dai, poi dai anche la colpa a Frypan, mi aveva chiesto come stavi» disse con un sorrisetto, si avvicinò a lui e gli porse uno dei panini.
Lui si sedette e prese il panino, poi si sedette anche Newt di fronte a lui.

Silenziosamente addentarono entrambi i loro panini senza guardarsi in faccia.

Fra i due il biondo era il più lento a mangiare, faceva un morso ogni 10 minuti, spostava lo sguardo perlustrando tutta la stanza e poi mangiava, andando avanti così fino a metà panino, poi si fermò.

«Hai intenzione di lasciare il favoloso panino di Fry?» disse imitando una faccia offesa Thomas, ovviamente in realtà si chiedeva cosa avesse.

Newt ridacchiò.
«Può darsi, non ho fame» disse, poi si alzò per buttare il panino, e, prima che Thomas gli facesse un altra domanda parlò.
«Sta tranquillo, ho semplicemente lo stomaco un po' sottosopra» continuò lasciando cadere il panino nel cestino.

«Se non mangi potrebbe anche essere peggio»

«Oppure meglio, no?»

Il bruno alzò gli occhi ingoiando l'ultimo boccone del suo panino, poi tornò a sdraiarsi. Newt gli si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla fronte, Thomas mentre si stava per staccare gli prese il viso a coppa e lo baciò. Il biondo arrossì violentemente visto che non se lo aspettava e si divincolò dalla sua presa.

«I-io vado un attimo a vedere se Minho o Brenda si sono fatti vivi» balbettò imbarazzato, l'altro sbuffò e prima che Newt si allontanasse dal letto lui si sedette e  gli prese il polso. Si guardarono negli occhi per qualche secondo senza dire nulla.

Thomas lo tirò sulla branda e lo fece cadere su di lui, poi gli cinse i fianchi con le braccia per non farlo allontanare.
Il biondo si sentì il cuore uscire fuori dal petto in quel momento, appoggiò le mani sul petto del ragazzo sotto di lui.
Thomas lo strinse di più a se e appoggiò il viso sulla spalla dell'altro.
«Rimani qui? Per favore..» balbettò quasi sbadigliando.
Newt provò un brivido lungo la schiena e le guance bruciargli, senza parlare annuì e finalmente ricambiò l'abbraccio.

Dopo qualche minuto entrambi si addormentarono.

-

Il mattino seguente, ovviamente, senza preavviso la porta si aprì e un Minho felice balzò all'interno della cabina.
«RAGAZZI, NON POTETE IMMAGINARE COSA MI È SUCCESSO!!» strillò, gli altri due aprirono gli occhi annoiati. Quella notte si erano svegliati per dei rumori che venivano dall'esterno e si erano cambiati, in quel momento entrambi erano a petto nudo, Thomas aveva i pantaloncini e Newt invece dei pantaloni della tuta lunghi.

«La parola bussare non fa proprio parte del tuo vocabolario, vero?» sbuffò Thomas mentre si sedeva appoggiando un gomito per tenersi, così facendo Newt dovette spostarsi indietro e sedersi anche lui.

«Sono troppo felice per pensare a quello!» continuò ad urlare sorridente.

«Cosa vuoi?» sbadigliò Newt stropicciandosi gli occhi.

«Ieri io e Brenda abbiamo passato tutto il tempo insieme dopo che mi ha chiamato, abbiamo mangiato insieme e ci siamo pure addormentati insieme nella mia cabina! Non potete capire!» continuava a strillare allegro.

«E pensare che ieri eri ancora depresso prima che arrivasse» continuò il biondo alzandosi. Si diresse verso la solita cassettiera e dal secondo cassetto tirò fuori una maglia di Thomas e gliela lanciò e l'altro la prese al volo. Ne prese poi una seconda che invece si sarebbe messo lui.
«Comunque togliti il vizio di entrare senza bussare e di urlare di prima mattina.» disse annoiato.

Entrambi si misero la maglietta e guardarono storto Minho che ancora saltellava sul posto come un bambino.

«Come fa ancora ad essere mio amico sto qua..» disse Thomas mettendosi le mani in faccia.

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now