9. Fa troppo male

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Thomas si allontanò da tutti dopo quella scoperta.
Compreso Newt.

Non gli interessava di niente quella notte.
Se solo quel giorno, quando stavano scappando, avesse fermato Gally in tempo, avrebbe avuto la possibilità di salvare la vita ad entrambi in qualche modo, oppure sarebbero riusciti a salvare come minimo Chuck. Ma invece aveva fallito, si era limitato a piangergli addosso.
Non accennava di chiudere occhio, era rimasto rannicchiato sulla brandina e le lacrime che minacciavano di non smettere di uscire.

Newt era nella branda affianco, lo guardava. Provava il suo stesso sentimento.
Anche lui si dava colpe.
Se avesse soccorso Chuck forse sarebbe ancora lì con loro, forse sarebbe andato tutto in modo diverso.
Un senso di apatia cominciò ad occuparlo.
Non riusciva a piangere.
Si sdraiò sul lettino, le mani appoggiate al petto.
I suoi occhi si chiusero lentamente.

Invece, il bruno rimase nella stessa posizione fino al mattino seguente.

Il biondo aprì lentamente gli occhi.

«Fa troppo male..» disse una voce, soffocata dal pianto.

Era la voce di Thomas.
Si sedette e si girò verso di lui, gli occhi socchiusi, mezzo addormentato.
Lo vedeva tremare, si dondolava un po'.
In quel momento l'unica cosa a cui Newt riuscì a pensare fu dargli sostegno.
Si alzò e si mise vicino a lui, il suo amico non lo degnava di uno sguardo.
Lo abbracciò.
Qualche singhiozzo uscì dal ragazzo ancora rannicchiato.

«Sai, Tommy, dovresti dormire un po'..» disse, cercando di evitare quel discorso.
Thomas non spiccicò parola.
«Ti farà bene riposarti un po', ieri a stento hai dormito quella mezz'ora in cui ti avevo portato la colazione..credo.»

Di scatto Thomas ricambiò l'abbraccio, stringendolo a se.
Il biondo gli lasciò un bacio sulla fronte e cominciò ad accarezzargli i capelli.
Lentamente si sdraia, obbligando il bruno ad abbassarsi con lui per mantenere il contatto fisico. Incastrò la testa nell'incavo del collo di Newt, dove gli lasciò un leggero bacio.
A quel tocco il ragazzo provò un brivido lungo la schiena, il suo viso era arrossato.

Rimasero abbracciati a lungo, infatti poco dopo entrambi si addormentarono.
Minho passò per andarli a vedere, dato che anche lui era scosso quanto loro, ma appena li vide così com'erano un sorriso gli spuntò sul volto.
«Io cosa aspettate non lo capisco..» bisbigliò, poi si allontanò, lasciandoli di nuovo soli.
Lentamente, il bruno riaprì gli occhi, tormentato dai sogni che invadevano i suoi pensieri.

«Fa seriamente troppo male..» balbettava Thomas.
A sentire la sua voce e il fiato dell'amico sul collo, si svegliò anche Newt.
Lo guardò in silenzio limitandosi a fargli grattini alla testa, che provocarono un sospiro di sollievo al ragazzo a lui tanto vicino.

«Shh.. non pensarci..» bisbigliò Newt per tranquillizzarlo un minimo, e, stranamente funzionò.
«Vado a prenderti qualcosa?»

«Mh..no..»

«Okay» sorrise.

«Rimani qui..con..me..» disse Thomas sbadigliando.
Il biondo arrossì, il suo cuore aveva cominciato a battere velocemente.
Poi però pensò a cosa stava provando il suo amico in quel momento e decise di contenersi.
L'abbraccio si fece molto presto più stretto.
«Cavolo..con te proprio non riesco a resistere» ridacchiò il bruno, le sue labbra sfiorarono il collo di Newt.

«Che intendi?» chiese con la voce tremante.

«Non riesco a starti lontano manco quando sto male..se fossi stato qualcun'altro ti avrei mandato a fanculo senza pietà»

«Sono fantastico, lo so» rise Newt sdrammatizzando.

«Già..»

Qualche secondo dopo apparì Sonya.
«Ragaazzi..non è il momento di flirtare, so che non dovrei trovarmi qua adesso ma Frypan ha preparato qualcosa di nuovo»

Survivor // newtmas fanfictionWhere stories live. Discover now